Lotta contro la violenza sulle donne: il progetto del ministro Valditara
Per combattere la violenza sulle donne è sceso in campo anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Pochi giorni fa ha infatti presentato il progetto “Educare alle relazioni”, dedicato alle scuole italiane, contro la cultura maschilista del nostro Paese.
Scopriamo insieme di che cosa si tratta!
Che cos’è la violenza sulle donne
- il termine “genere” indica ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini;
- la violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione;
- essa comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano danni e sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica. Anche le minacce di compiere tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria della libertà lo sono;
- l’espressione designa qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato.
Combattere la violenza sulle donne: il progetto “Educare alle relazioni”
- ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara;
- Eugenia Roccella, ministro della Famiglia e Pari Opportunità;
- Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura.
- gruppi di discussione tra studenti e professori;
- 30 ore complessive extracurricolari;
- 15 milioni di euro di fondi Pon come finanziamento;
- psicologi ed esperti in supporto.
- violenza di genere;
- maschilismo;
- violenza psicologica e fisica nei confronti del genere femminile;
- prevenzione del fenomeno;
- promozione di una cultura basata su rispetto, pari opportunità, rigetto delle discriminazioni e di qualsiasi altra forma di violenza;
- educazione alle conseguenze penali che comportamenti impropri generano.
L’importanza di consapevolezza ed istruzione nelle scuole
Il progetto “Educare alle relazioni” per l’educazione affettiva è il primo progetto governativo di contrasto al maschilismo all’interno del sistema di istruzione italiano.Per la prima vola in Italia è infatti stato avviato un esperimento che intende combattere alla radice il tema della violenza sulle donne.
Il progetto si svilupperà su più piani, con ore di educazione civica fin dalle scuole elementari. Obiettivo: far entrare la cultura del rispetto in tutti gli insegnamenti. Il progetto specifico si svilupperà poi nelle scuole superiori articolandosi con gruppi di discussione e il coinvolgimento degli studenti in prima persona.
Il ministro Valditara si è espresso in prima persona affermando:
“È inaccettabile che la donna debba subire vessazioni, violenze, fino ad arrivare ai tragici fatti di questi giorni. Proprio per questo, anche dialogando con vostri colleghi, mi venne in mente l’idea di creare dei gruppi di discussione. La scuola si occupa del fenomeno culturale, quel maschilismo imperante che si manifesta in tante situazioni della vita quotidiana, a scuola nel lavoro, per strada. Così fastidioso per la donna come subire complimenti non voluti da parte del maschio di turno che fa apprezzamenti volgari, anche questa è una forma di violenza, in questo caso psicologica.”
Valditara: altre importanti iniziative per gli studenti
Non è la prima volta che Valditara prende iniziative importanti a salvaguardia della popolazione. A favore degli studenti il ministro dell’Istruzione ha dichiarato il suo impegno nel favorire la personalizzazione dell’istruzione
Per indirizzare la scuola verso queste finalità e migliorare il sistema scolastico è necessario:
- combattere la dispersione scolastica;
- istituire un tutorato individuale;
- amplificare la scuola digitale, una didattica flessibile, nuova e collaborativa;
- modificare il sistema sul voto di condotta e la sospensione anti-bullismo;
- vietare l’utilizzo di smartphone e tablet in classe durante gli orari di lezione.
Valditara ha inoltre focalizzato l’attenzione sulla sperimentazione nel campo dell’istruzione tecnico professionale, che consiste in:
- garantire un futuro ai giovani e dare alle aziende gli strumenti per essere competitivi;
- fornire un percorso che potenzi le materie di base;
- collegare il mondo dello studio con quello del lavoro.
Infine il Ministro dell’Istruzione ha elaborato il Piano Casa a favore degli insegnanti, nello specifico in supporto dei docenti che si trasferiscono al Nord per ottenere la cattedra fissa dichiarando di:
- dover rendere più attrattivo il lavoro del docente;
- mettere a disposizione degli appartamenti a canoni agevolati per chi è costretto a trasferirsi;
- utilizzare una politica intelligente che valorizzi e stia accanto a questa figura professionale.