Il ruolo del peptide natriuretico atriale (ANP) nel sistema cardiovascolare
Tra gli ormoni peptidici ce n’è uno prodotto dal cuore, il peptide natriuretico atriale, più comunemente riportato con l’acronimo ANP. A scoprirne l’esistenza fu un gruppo di ricercatori canadesi guidati dal professor Adolfo J. de Bold. Il suo team svolse un esperimento sui topi dove iniettarono dell’estratto del tessuto del muscolo cardiaco della zona atriale.
Esistono altri due ormoni chiamati natriuretici, che però sono prodotti dal miocardio dei ventricoli (BNP) e dall’endotelio dei vasi sanguigni (CNP). Pare che il BNP possa essere rilasciato anche da alcuni neuroni nei mammiferi, in quanto analizzando il tessuto nervoso dell’encefalo del maiale se ne è evidenziata una presenza abbondante.
Perché si produce il peptide natriuretico atriale (ANP)
Come indica il nome sono i cardiomiociti degli atri a rilasciare questo ormone peptidico. Questo perché tra gli stimoli che ne inducono la produzione c’è una variazione nella distensione degli atri, ossia di un rilassamento muscolare del tessuto cardiaco. Tale condizione è un effetto dell’ipervolemia, ovvero un aumento della quantità di sangue in circolo.
Ci sono anche degli ormoni in grado di stimolare gli atri a produrre il peptide natriuretico atriale. Uno di questi è l’angiotensina II, che ha il ruolo di regolare la pressione e che induce anche la produzione di aldosterone dalla corteccia surrenale. In più varia la pressione arteriosa provocando una costrizione delle pareti di questi vasi sanguigni.
Un effetto analogo lo ha anche l’endotelina. In realtà con questa denominazione si fa riferimento a un’intera famiglia di molecole peptidiche secrete dalle cellule endoteliali dei vasi sanguigni. Hanno un’azione vasocostrittrice che può durare da qualche minuto fino a delle ore intere. Esistono tre isoforme di questo ormone: Et-1, ET-2 ed ET-3.
Un aspetto poco menzionato è che la secrezione di ANP è stimolata anche quando ci si trova in acqua (al mare o in piscina) e in risposta all’esercizio fisico. Essere immersi cambia infatti la disposizione del sangue nel corpo, perché la densità dell’acqua è maggiore dell’aria quindi cambia la gravità a cui siamo soggetti.
Gli effetti dell’ANP
Il peptide natriuretico atriale agisce a livello dei reni, dove sono presenti tre diversi recettori di membrana in grado di legarlo. Per indicarli si usano ANPA, ANPB e ANPc. I primi due hanno attività guanilato ciclasica, ossia trasmettono il segnale dalla membrana all’interno delle cellule grazie alla conversone del GTP in pirofosfato e cGMP.
Il terzo invece, ANPc, ha un ruolo diverso in quanto pur legando questo ormone ha la funzione di rimuoverlo dal flusso ematico e perciò non genera alcuna risposta. Attraverso gli altri due recettori però l’ANP ha diversi effetti sui reni, tra cui la dilatazione dell’arteriola glomerulare afferente. che aumenta la velocità di filtrazione del glomerulo (VFG).
A livello del tubulo distale e del dotto collettore il peptide natriuretico atriale diminuisce il riassorbimento di sodio (Na+) da parte del nefrone. Inoltre inibisce la secrezione di renina da parte del rene, un enzima proteolitico che entra in circolo in caso di ipovolemia e ha effetti opposti, perché aumenta il riassorbimento di sodio e potassio.
Oltre che a livello dei reni però l’ANP agisce anche sui vasi sanguigni e in particolare su arteriole e venule, dove contrasta l’effetto delle catecolamine. Adrenalina e noradrenalina sono sintetizzate dalla midollare del surrene e causano una vasocostrizione periferica e un aumento della pressione arteriosa diastolica.
Cosa indicano valori alti del peptide natriuretico atriale
Se i vasi sanguigni si restringono il sangue circola più velocemente e il suo filtraggio a livello dei reni aumenta. Se invece il volume di sangue stressa il ciclo cardiaco il peptide natriuretico atriale cerca di compensare portando il corpo a eliminare più acqua. Ci sono però anche delle condizioni non patologiche che portano l’ANP a salire.
Tra queste ci sono restare a lungo in posizione supina o tenere le gambe sollevate. Questa posizione porta infatti il sangue a defluire dagli arti inferiori verso il torace, e quindi al cuore tornerà un volume maggiore. Ma visto che questo ormone abbassa l’assorbimento di sodio avere una dieta ricca di questo sale minerale porterà a una sua produzione maggiore per non farne salire troppo la concentrazione.
Di conseguenza anche in caso in ospedale si debba ricevere una flebo con soluzione salina gli atri rilasceranno più ANP del normale. Parliamo di variazioni leggere, quindi valori molto alti devono comunque mettere in allarme.