Fisioterapia: la guida completa alla facoltà
Si avvicina, a poco a poco, il momento delle decisioni rispetto a quali test effettuare per entrare ad un corso in Università. Molto studenti dell’ultimo anno di scuola superiore, in tutta Italia, si trovano infatti a prendere delle decisioni assai importanti per il loro futuro: come se non bastasse avere in testa il pensiero fisso dell’esame di maturità, bisogna anche pensare ad un piano (o più di uno) per il ‘dopo’.
Al giorno d’oggi, le possibili strade che uno studente ha la possibilità di intraprendere in ambito universitario sono davvero tante. Dagli ambiti umanistici a quelli linguistici, scientifici, e tanti altri, le Università italiane offrono una scelta davvero ampia. Ciò nonostante, ogni anno si assiste ad un particolare flusso di studenti di quinta superiore verso i test di ammissione di alcune facoltà in particolare. Forse a causa dell’alto profilo, a livello di reputazione e di stipendio, delle figure professionali che si formano all’interno di queste facoltà, o forse per altre cause che non sta a noi investigare. Si tratta infatti del test per Medicina e Odontoiatria, e di quello per le Professioni Sanitarie; tra queste ultime, una in particolare sembra destare l’interesse di molti studenti, ovvero Fisioterapia.
Ma cosa trova uno studente di così allettante nella prospettiva di fare carriera come fisioterapista? Molto probabilmente, la fama di questo corso di laurea si deve in gran parte al mondo dello sport, di cui moltissimi italiani sono notoriamente appassionati: ne consegue che tantissimi giovani siano attratti dalla prospettiva di una carriera a fianco di grandi squadre sportive e di grandi atleti, non come spettatori ma come loro punto di riferimento. Per non parlare delle grandi quantità di denaro che circolano nel mondo dello sport ad alti livelli! Insomma, una carriera, all’apparenza, appagante e ben pagata allo stesso tempo. Ma attenzione, non tutti i neolaureati in fisioterapia si ritrovano assunti da una squadra di Serie A o dal CONI: esistono tanti altri ambienti in cui il fisioterapista è una figura di riferimento.
Il corso di laurea in Fisioterapia in breve
Per diventare fisioterapista, è necessario prima conseguire la laurea in Fisioterapia. Il corso, che rientra nel gruppo delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione, ha una durata di tre anni, ed è composto da corsi ed esami la cui somma di CFU ammonta a 180. In particolare, i Crediti Formativi Universitari per Fisioterapia si suddividono come segue:
- 33 CFU da materie di base
- 122 CFU da materie caratterizzanti (incluso il tirocinio)
- 25 CFU da una combinazione di materie affini, corsi a scelta dello studente, laboratori professionalizzanti e prova finale.
Nel caso di Fisioterapia, la dicitura ‘materie di base’ si riferisce ad un insieme di scienze biomediche di base (anatomia, fisiologia, chimica e biochimica, eccetera) e di poche altre materie rilevanti come la fisica applicata. Come suggerisce il numero di CFU ad esse associato, sono le materie cosiddette ‘caratterizzanti’ a formare il cuore del corso: si tratta di settori specifici delle scienze mediche e chirurgiche (principalmente relative all’apparato locomotore, più altre), ai quali si affiancano studi interdisciplinari, infermieristici, delle tecniche diagnostiche, fino ad arrivare alle scienze umane e psicopedagogiche.
Da notare, nel caso di Fisioterapia, l’enorme importanza data all’esperienza sul campo. Lungo buona parte della durata del corso, lo studente viene affiancato da professionisti esperti affinché impari già quasi da subito ad applicare le conoscenze acquisite. Il tirocinio si divide secondo l’area di specializzazione d’interesse allo studente, e si distribuisce su un ammontare di ore molto ampio durante gli anni di studio. Tale enfasi sull’esperienza da acquisire sul campo permette al neolaureato in Fisioterapia di esercitare la professione immediatamente, così da avere tutte le nozioni ‘fresche’ ma anche un certo grado di esperienza alle spalle al momento di inserimento nel mondo del lavoro.
Come si fa ad entrare a Fisioterapia
Il corso di laurea in Fisioterapia è a numero programmato nazionale. Così come per Medicina, Odontoiatria e tutte le altre lauree delle Professioni Sanitarie, è necessario sostenere un test di ammissione erogato direttamente dal MIUR, che ne stabilisce modalità e data di svolgimento, unica per tutta l’Italia.
Lo studente dovrà indicare, al momento dell’iscrizione, per quale ateneo intende iscriversi alle graduatorie di accesso; in seguito all’ottenimento del proprio risultato, verrà quindi inserito in esse e saprà se è entrato o meno. Per maggiori informazioni riguardo posti disponibili, modalità di erogazione ed altro, è necessario fare riferimento al decreto ministeriale pubblicato per l’anno in cui si intende fare il test.
Per sapere su che argomenti verte il test di ammissione, vi rimandiamo alla nostra pagina dedicata al test di Medicina: le conoscenze richieste sono infatti le stesse.
Sbocchi occupazionali e prospettive lavorative
Come abbiamo già anticipato prima, la figura del fisioterapista non è unicamente presente nel mondo dello sport e della riabilitazione atletica: la maggior parte dei laureati in Fisioterapia, infatti, lavora presso strutture cliniche, pubbliche o private, che si occupano di riabilitare e seguire tutti i tipi di pazienti.
Secondo i dati raccolti da AlmaLaurea, ben tre quarti dei laureati in Fisioterapia sta già lavorando ad un anno dal termine degli studi. Un dato importante, che dimostra anche la validità del mega-tirocinio!