Digital Advertising: definizione e attività per iniziare
Uno degli ambiti in cui le aziende investono maggiormente negli ultimi anni è il digital advertising. Più semplicemente si può dire pubblicità online, un sistema perfetto per dare visibilità anche alle imprese minori. I costi che prevede infatti sono molto più bassi rispetto a quelli previsti dai canali offline.
Quello del prezzo non è l’unico vantaggio che offre questo tipo di pubblicità. Per esempio è facile monitorarne i risultati ottenuti per capire se modificare la propria strategia di advertising o mantenere quella che si è scelta.
Vedremo meglio di seguito come funziona e come si deve gestire.
Quali canali sfrutta il digital advertising
Parlare di pubblicità online raggruppa tutte le attività volte a diffondere il nome e i prodotti dell’azienda sfruttando gli strumenti di promozione digitale. Principalmente si sfruttano i seguenti:
- I canali offerti dai social media. Tra i più usati dalle aziende ci sono Instagram, TikTok e Facebook, dove gli annunci pubblicitari possono variare fra semplici post, reel o stories per le promozioni condivise sul sito aziendale. L’importante è che siano coinvolgenti e accattivanti per attirare l’attenzione.
- Messaggi di posta elettronica. Il digital advertising passa anche dalle email da ormai diversi anni, e permette di raggiungere un maggior numero di utenti rispetto agli altre canali online. Di solito si usano per comunicare ai clienti le promozioni e le offerte in corso oltre agli aggiornamenti in caso ci siano nuovi prodotti.
- Profili di influencer affiliati all’azienda. Come ci sono testimonial come calciatori o volti noti della tv nella pubblicità offline per quella digitale ci sono figure che hanno seguiti di milioni di persone. Vale a dire gli influencer, che sanno come inserire ad arte nei propri contenuti i prodotti o i servizi dei loro sponsor.
- Inserzioni su altri siti web. Si chiama display advertising e serve a “intercettare” gli utenti che stanno navigando su una pagina web incoraggiandoli ad aprire un annuncio pubblicitario.
Come organizzare una strategia per il marketing sul web
Quando si inizia una campagna di digital marketing per prima cosa occorre stabilire quale sarà il tuo target.
Alcuni tipi di pubblico (parlando di clienti) possono portare maggiori profitti a un’azienda rispetto ad altri. Per capire a chi rivolgersi si può partire dalle statistiche aziendali ricavate dai clienti attivi. Così da capire ad esempio se il target sia giovane oppure maturo.
Il passaggio successivo è quello di definire gli obiettivi che l’azienda vuole raggiungere.
Ognuno di questi deve avere una scadenza temporale fissata, la possibilità di misurarlo e naturalmente essere realizzabile in modo concreto. Sulla base dei traguardi da raggiungere andranno scelti i canali digitali su cui puntare di più.
Per decidere se sfruttare di più le email, i social o altri strumenti per il proprio digital advertising occorrono delle analisi e delle statistiche a cui fare riferimento.
Si può correggere la strategia in corso d’opera. I risultati si possono monitorare attraverso i KPI (Key Performace Indicator), concentrandosi naturalmente su quelli principali.
Ad esempio il ROAS stima le entrate che la pubblicità online sta portando all’azienda. Poi il tasso di conversione, ossia la percentuale di utenti attivi che la strategia riesce a convertire in clienti effettivi o che completano un’azione specifica (es. iscrizioni alle newsletter, scaricamento white paper, acquisto di un corso, ecc…).
L’efficacia degli annunci la evidenzia anche l’indicatore CTR, ossia la percentuale di persone che clicca sugli annunci dopo averli visti.
Le forme alternative del digital advertising
Oltre ai canali elencati al primo paragrafo ci sono alcune sperimentazioni in corso per estendere la pubblicità digitale anche su altri mezzi.
Uno di questi è l’addressable tv advertising che è una sorta di ibrido tra il classico spot pubblicitario televisivo e una forma di annuncio digitale. Anche la televisione ora si può collegare alla rete e da qui nasce l’idea di unire i due mondi.
La ragione per cui l’anno precedente c’era stato un grosso calo degli investimenti su questo tipo di annunci è prevalentemente legato alla pandemia. Non essendoci più gli spostamenti di prima era difficile attirare clienti e la spesa sulle bacheche digitali diveniva superflua in confronto a canali come i social.
L’importanza del canale mobile
Ben il 65% infatti predilige navigare sul web con il proprio smartphone o tablet, che può avere sempre a portata di mano. Il PC si utilizza più per lavoro che non per altre attività, e pure le mail si gestiscono meglio dal cellulare.