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Delusione: come accettarla e reagire con nuovi stimoli

Delusione: come accettarla e reagire con nuovi stimoli

delusione accettarla e reagire
  • Nausicaa Tecchio
  • Gennaio 19, 2023
  • Vendita e comunicazione
  • 4 minuti

Delusione: come accettarla e reagire con nuovi stimoli

Chi non è mai andato incontro a una delusione alzi la mano. Di fronte a tale dichiarazione probabilmente non risponderebbe nessuno, ma del resto si tratta della normalità. Che si tratti di un fatto rilevante o di qualche disguido prima o poi ci si trova ad avere a che fare con una situazione che non soddisfa le aspettative.

Se evitare in toto la delusione è un’utopia è però impossibile imparare a reagirle senza lasciarsi condizionare. In questa guida vedremo quali strategie prediligere. 

 

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Gli effetti della delusione

Si sente spesso usare questo termine ma saperlo definire nel modo adeguato non è da tutti. Si tratta dello scarto, della differenza che intercorre fra le aspettative di una persona e ciò che riesce a ottenere nel concreto. Può verificarsi sia nell’ambito lavorativo che in quello emotivo, come quando la relazione in cui ci si trova non si rivela ciò che ci si aspettava all’inizio. 

Una delusione colpisce sempre in modo forte, soprattutto quando non c’erano avvisaglie che qualcosa potesse andare storto. Una promozione a lungo attesa, la conferma del rinnovo di un contratto, il passaggio a un posto indeterminato…sono tante le declinazioni. Però quando si è stati in sospeso e sulle spine la risposta negativa ha un impatto non indifferente.

A livello neurologico pare che la risposta dell’organismo di fronte a qualcosa che delude le aspettative è simile a quella di chi entra in depressione. Ma delusione è anche sinonimo di frustrazione, poiché i due stati d’animo sono molto spesso collegati. L’ennesimo rinvio di un evento delude ma rende anche frustrati per la sensazione di impotenza che ne deriva. 

Se però è vero di fronte a eventi che ci deludono ci si sente sopraffare senza poter intervenire non è detto che la realtà sia così. Apprendere come accettare questi sentimenti negativi e reagire di conseguenza sono la chiave d’uscita. In questo modo situazioni che prima sembravano un blocco insormontabile possono diventare strumenti per crescere. 

Non soffocare i sentimenti

Si fa sempre più evidente negli ultimi tempi come lo stress e la delusione non siano aspetti da nascondere. Nuocciono alla salute mentale e fisica, perché fingere che tutto sia a posto porta un dispendio di energia notevole. Il sorriso falso regge fino a un certo punto, ma dentro fa sentire peggio dover mettere sotto chiave le proprie emozioni. 

Avere autocontrollo non significa essere statue di marmo, e tutti abbiamo diritto a volere stare un po’ da soli, e perché no anche a piangere. Il pianto è un bisogno fisiologico, e le “lacrime di rabbia” non sono rare. Lo sfogo va bene come reazione iniziale, per tirare fuori la frustrazione. Dopo, è possibile passare a un approccio più razionale.

Per evitare di lasciarsi andare però è bene darsi dei tempi per riprendersi dalla delusione subita. Qualche giorno può essere più che sufficiente. magari approfittando per attività pensate per sentirsi meglio. Anche confidarsi con qualcuno che può capire o che ci è passato può essere d’aiuto. 

Cambiare prospettiva 

Superato il primo momento di confusione per il fallimento della propria strategia o per altri eventi è il momento di riesaminare quanto accaduto. Una volta che i sentimenti sono sbolliti può essere più semplice magari realizzare di aver sbagliato qualcosa. Magari un aspetto dato per scontato che poi è stato determinante per il risultato deludente.

Quando si riceve una delusione poi ci si concentra sugli aspetti negativi della situazione. Questo senza magri realizzare che però così si sono aperte altre opportunità. Perdere un incarico o un cliente per esempio può dare modo di rimettersi in gioco con altri che magari apprezzeranno di più il lavoro svolto.
 
Ciò che è importante per ripartire è ridimensionare la tragedia, per capire quale sia stato effettivamente l’impatto. Magari a un primo sguardo ciò che sembrava una catastrofe non era così grave e magari addirittura si può ancora sistemare la situazione. Oppure a distanza di poco tempo tutto potrebbe anche sistemarsi da sé. 

Infine occorre accettare la situazione, arrivando a comprendere che fare sbagli o ricevere un rifiuto può capitare a tutti. Magari ciò che ha portato a ricevere una delusione era indipendente da noi e sarebbe potuto succedere a chiunque altro. Oltre a ricordarsi che forse sarebbe anche potuto accadere qualcosa di più grave. 

Imparare dalla delusione

Una volta compresa la situazione, è il momento di guardare al futuro. Se il lavoro non sta andando come dovrebbe, per esempio, è ora di reimpostare la programmazione e la strategia da zero. Invece qualora si tratta di dover cercare un nuovo impiego è il momento di capire come orientarsi nella ricerca. 
 
A questo punto però la delusione può aiutare a guidare nelle scelte da fare. Può far comprendere quali aspetti considerare di più e quali invece trascurare per evitare di commettere gli stessi errori. In più forse può permettere di cambiare aspettative e prepararsi anche a esiti negativi in seguito ai propri sforzi. Una dura lezione ma che aiuta a pensare. 
 
Se non è la prima volta che si viene delusi invece è ora di ripensare a come si era riusciti a ripartire già in un’occasione precedente. Un pensiero ottimista è una buona base di partenza. 
 

Non cedere alle insicurezze

Dopo una delusione è facile sentirsi improvvisamente inadeguati e soprattutto insicuri sulle proprie capacità. Tuttavia abbandonarsi a questi pensieri finisce con l’essere un vero e proprio auto sabotaggio poiché crea difficoltà a ripartire. I pensieri di questo tipo quindi sono proprio quelli da evitare il più possibile. 
 
Certo per ripartire può essere che occorra rivedere alcuni dei propri atteggiamenti. Le critiche costruttive, posto che si deve essere pronti ad ascoltarle, possono aiutare molto. Considerare invece di apprendere nuove skill o di ampliare la propria formazione può dare le motivazione giusta a riprovare. Sentirsi in grado è buona parte del successo di un lavoro. 
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