Scuole d’eccellenza: allarme depressione in USA
Uno studio del National Academies of Sciences Engineering and Medicine ha sottolineato come i ragazzi che studiano nelle migliori scuole del paese, quelle considerate d’elite siano ad alto rischio di depressione.
Troppa pressione sui ragazzi
L’obiettivo è quello di crescere ragazzi vincenti, che abbiano successo nella vita e riescano a realizzare tutte le loro ambizioni, ma il risultato che ottengono spesso non è questo. I ragazzi fin dalle scuole elementari soffrono una forte pressione sociale da parte della famiglia, degli insegnanti e dalla società forse troppo presto.
Rischio di depressone molto alto
Per questo motivo sono considerati ad alto rischio depressione come figli di tossicodipendenti, adolescenti che hanno subito un trauma o che sono stati traumatizzati o discriminati, in un’età in cui spesso non si hanno gli strumenti per affrontare questo disagio.
Spesso si rifugiano in abuso di alcool o addirittura sostanze stupefacenti non riuscendo a superare questa problematica.
Il ruolo dei genitori
La colpa sarebbe dei genitori che spingono troppo i figli verso i successi scolastici, portandoli a identificare la loro identità con i voti e con i risultati che raggiungono. Questo va a minare l’equilibrio già labile che è tipico di quell’età, per cui porta ad avere dei giovani e poi degli adulti competitivi ma fondamentalmente infelici.
Secondo lo psicologo statunitense, Suniya Luthar, le eccessive aspettative nei confronti dei ragazzi sono troppo precoci, addirittura emergono a partire dalla scuola elementare e non fa bene alla loro crescita umana ed emozionale.
Un nuovo progetto di sensibilizzazione per loro
Per questo ha proposto un progetto di sensibilizzazione nelle scuole in modo da portare agli occhi dei genitori una maggiore attenzione nei confronti dei figli, monitorando i messaggi nascosti che spesso si celano dietro a commenti o ad osservazioni apparentemente innocui.
L’obiettivo è far passare il messaggio che l’amore per i figli dovrebbe prescindere dai voti o dai successi scolastici e dovrebbe essere, invece, incondizionato.