Calcolatrice grafica: tecnologia 3D
Una calcolatrice grafica è una calcolatrice su cui vengono espressamente disegnati in 2 D ed in 3 D i calcoli che devono essere effettuati.
Si tratta di uno strumento che sembra uno smartphone, ma che non ha alcuna connessione alla Rete Internet, quindi si può utilizzare anche durante le prove degli esami di maturità.
La calcolatrice grafica lavora su più livelli di calcolo contemporaneamente, assicurando la possibilità di non perdere di vista il ragionamento posto dietro una qualsiasi forma più complicata di operazioni.
Parliamo di equazioni di diverse entità, che possono sottoporre lo studente ad una tensione notevole, durante la risoluzione di un problema.
Calcolatrice grafica: come funziona?
La calcolatrice grafica accompagna lo studente durante tutto il ragionamento utile alla ricerca della soluzione, con la possibilità di non perdere il filo riguardo alla sequenza di calcoli da effettuare.
Per comprendere come funziona, bisogna analizzare le funzioni che la caratterizzano, poiché questo strumento arriva a mostrare in forma di disegno grafico qualsiasi operazione che vi si adatti in tal senso.
I vantaggi
Avendo la certezza della correttezza dei calcoli, il risparmio di tempo durante un qualsiasi compito è garantito: può capitare anche agli studenti più dinamici di “incappare” sulle equazioni, sottraendo del tempo importante al ragionamento che dovrebbe essere il fine ultimo dell’esercizio in sè.
Grazie alla calcolatrice grafica non si riscontreranno questi problemi e si potrà procedere con lo svolgimento del compito in totale spensieratezza.
Questo dispositivo può essere collegato al proprio computer, in modo tale da riportarvi i dati che si desidera memorizzare.
L’altro vantaggio relativo a questo strumento innovativo è quello di non dover utilizzare in modo furtivo gli smartphone in classe per lo svolgimento di calcoli più complessi, in modo da non dover subire conseguenti penalità nel contesto scolastico: l’uso dei telefoni cellulari moderni in classe è del tutto vietato, almeno che il professore non dia esplicitamente il permesso.