Wattora WH: tutto quello che devi sapere sull'unità di misura dell'energia
Per la vendita dell’energia elettrica si fa riferimento all’unità di misura nota come Wattora (Wh). Si può utilizzare anche per indicare il calore e il lavoro ma non è inclusa all’interno del Sistema Internazionale (S.I.) delle unità di misura. Ufficialmente infatti si utilizzano i joule (J) che corrispondono a 1 Watt al secondo (1 W/s).
Fare la conversione fra le due unità di misura non è difficile. In un’ora ci sono 60 minuti e ciascuno corrisponde a 60 secondi. Dato che 1 J corrisponde a 1 W/s basta calcolare i secondi a cui corrisponde un’ora (60 x 60 = 3600 s) e si ottiene che 1 Wh equivale esattamente a 3600 J.
Il Wattora e i suoi multipli
Nel mercato dell’energia elettrica non si usa il Wh in quanto si erogano quantità superiori. In genere i venditori mettono il prezzo al kWh (si legge chilowattora) che corrisponde a 1000 Wh. In questo modo si può stabilire quanto in fretta un elettrodomestico consuma la corrente che gli viene fornita durante il suo funzionamento.
Il kWh si utilizza sia per la vendita dell’energia agli impianti industriali che per le bollette delle utenze private, come scritto all’interno dei contratti di fornitura. Il calcolo per la fatturazione si svolge in euro/kWh e per la rilevazione del consumo ci si basa sul contatore della luce. I prezzi dell’energia variano a seconda del mercato (libero o tutelato).
Quanto costa oggi un kWh?
Il prezzo dell’energia elettrica varia a seconda della fascia oraria, per la precisione ne esistono quattro. Stando al mese di aprile 2023 i costi medi sono i seguenti:
- F0, detta anche monoraria. Nel mercato tutelato il prezzo è di circa 0,067 €/kWh Si tratta della tariffa che ha lo stesso costo indipendentemente da giorni e orari.
- La fascia F1, che è in vigore nei giorni feriali negli orari compresi fra le 8:00 e le 19:00. In questi periodi i wattora tendono a costare di meno perché c’è una maggiore richiesta. Il prezzo medio per kWh in questa fascia in media è di 0,064 €/kWh.
- Le fasce F2 e F3 sono ora quelle più costose ma si riferiscono a tempi diversi. Gli orari in F2 sono tra le 7:00 e le 8:00 del mattino e tra le 19:00 e l 23:00 nei giorni feriali. Le ore notturne dalle 23:00 alle 7:00 e tutti i giorni festivi si trovano nella fascia F3. In media 1 kWh costa 0,075 €/kWh.
Il mercato libero prevede tariffe in genere più alte per wattora e kWh ma data la competitività alta tendono a essere meno stabili. Esistono offerte con costi bloccati o variabili e spesso ci sono servizi accessori compresi all’interno del prezzo. Spesso infatti i fornitori formano partnership con gli operatori di rete mobile o servizi streaming.
Cosa influenza il prezzo dei wattora e dei kWh?
A livello di borsa in realtà il costo delle fornitura di energia e dunque il costo del wattora/chilowattora si stabilisce ogni giorno per quello dopo. La media dei prezzi è ciò che poi risulta essere il PUN. Le offerte a prezzo variabile si basano su questo valore considerandolo a livello mensile, ma se aggiungono degli extra questo può alzarsi ancora.
L’aumento del costo del gas naturale è il fattore che più ha avuto ripercussioni in questo senso. La quantità di CO2 che viene rilasciata nell’atmosfera dalla combustione del metano è inferiore rispetto a quella che deriva dal carbone. Per questa ragione la quotazione dell’energia elettrica è strettamente legata a questa fonte.