Vocabolario: perché è ancora fondamentale e come usarlo al meglio
Imparare ad usare il vocabolario della lingua italiana è ancora importante ai giorni nostri?
Siamo la generazione iper-connessa tra pc, tablet e telefonini ed assistenti vocali. Lavoriamo in smart working e facciamo studiare i nostri bambini in DAD. Se è vero che la tecnologia è all’ordine del giorno, l’educazione basilare conoscere la lingua italiana è ancora fondamentale e da trattare con strumenti tradizionali.
In un’epoca dominata da assistenti vocali, app di traduzione automatica e motori di ricerca pronti a rispondere in tempo reale, potremmo pensare che il buon vecchio vocabolario della lingua italiana sia ormai uno strumento obsoleto. Eppure, è proprio oggi – nell’era del digitale – che il dizionario torna a essere una risorsa strategica per studenti, professionisti e appassionati della lingua.
Scopriamo insieme perché il vocabolario è ancora essenziale, quali vantaggi offre e come utilizzarlo nel modo più efficace.
Vantaggi nell’utilizzo del vocabolario
Un esperto di lingua italiana ne conosce mediamente 100.000. Ma se andiamo ad esaminare i dizionari storici vantano un novero di parole ben più ampio di queste 100.000. Anche la persona più colta, troverà sempre una parola sconosciuta!
Il vocabolario non è solo un elenco di parole con i relativi significati. È un archivio della cultura linguistica, uno strumento per comunicare con precisione, per comprendere testi complessi e per esprimersi con consapevolezza.
- trovare affidabilità ed autorevolezza: il dizionario, al contrario di Internet, è un’istituzione in cui trovare certezze non opinioni;
- scrivere in maniera corretta, aiutando a risolvere dubbi ortografici e ad esprimere concetti chiari;
- aiutare a comprendere l’uso corretto di una parola, oltre al significato, attraverso esempi corretti che possono sviluppare meglio capacità di scrittura, il lessico e dialogo;
- allenare il ragionamento veloce, metodico e logico;
- sviluppare la capacità di problem solving: prendere il dizionario e sviluppare capacità di ragionamento e logica aiuterà in un futuro a sviluppare idee che aiuti a superare o aggirare un problema in maniera proficua;
- incrementare curiosità e pazienza.
Le tecnologie, nonostante ci supportino, non possono sostituire il pensiero critico e la conoscenza profonda della lingua. Il vocabolario aiuta a
- Evitare errori ortografici e ambiguità;
- Comprendere il significato esatto delle parole, con esempi d’uso concreti;
- Migliorare il lessico personale e la capacità di espressione;
- Potenziare il pensiero logico e la velocità di ragionamento;
- Costruire competenze linguistiche solide e durature.
Curiosità linguistica e precisione lessicale: sono questi i veri valori che un buon vocabolario può offrire.
Come imparare il vocabolario italiano in modo efficace
Imparare nuove parole e utilizzarle correttamente non è solo questione di memoria, ma anche di metodo. Ampliare il vocabolario personale è un processo graduale, che richiede costanza, esposizione e strategie mirate.
Vediamo insieme alcune tecniche efficaci per arricchire il proprio lessico e fissarlo nella memoria a lungo termine.
1. Usa la ripetizione dilazionata per memorizzare meglio
Una delle tecniche più efficaci è la ripetizione distanziata nel tempo.
Anziché ripetere una parola 10 volte nello stesso giorno, è più produttivo ripeterla una volta al giorno per 10 giorni. Questo meccanismo si basa sulla curva dell’oblio di Ebbinghaus e consente di consolidare le informazioni nella memoria a lungo termine.
Puoi utilizzare strumenti digitali come Anki o Quizlet, che automatizzano i tempi di ripasso grazie a un algoritmo intelligente.
2. Concentrati prima sul vocabolario più utile
Non tutte le parole hanno lo stesso valore d’uso.
Per questo motivo, è consigliabile partire dalle parole ad alta frequenza, ovvero i termini più comuni nella lingua parlata e scritta. Questi costituiscono il nucleo del vocabolario attivo e sono le parole che realmente ti serviranno ogni giorno.
Un buon metodo è quello di creare liste tematiche (es. lavoro, casa, scuola, emozioni, ecc.) e procedere per aree semantiche, così da rendere l’apprendimento più naturale.
3. Impara associando le parole a immagini e contesti concreti
La memoria visiva è potentissima. Associare un nuovo termine a un’immagine mentale, a un’esperienza vissuta o a un oggetto reale ne facilita la memorizzazione.
Per esempio, se impari la parola “anfiteatro”, puoi visualizzare il Colosseo e collegarla a una visita fatta o a un film ambientato nell’antica Roma.
Questo tipo di apprendimento multisensoriale rafforza il legame tra parola e significato.
4. Inserisci subito le parole nuove nel tuo linguaggio attivo
Non limitarti a imparare le parole: usale attivamente. Scrivi frasi, crea brevi testi, inseriscile in conversazioni quotidiane o post sui social. Ogni nuova parola va “testata sul campo” per passare dal vocabolario passivo (quello che capiamo) a quello attivo (quello che usiamo).
Esempio pratico: se impari la parola “scrupoloso”, prova a usarla parlando di un collega o scrivendo una recensione (“È un professionista molto scrupoloso“).
5. Mantieni un diario di parole e rileggi periodicamente
Una tecnica classica ma sempre efficace è quella di tenere un quaderno personale del vocabolario. Ogni volta che incontri una parola nuova:
- scrivila con la corretta ortografia,
- annota il significato,
- inserisci un esempio d’uso,
- evidenzia eventuali sinonimi o contrari.
Rileggere le parole già annotate a distanza di tempo è un ottimo modo per rafforzare la memoria e fare collegamenti tra vocaboli simili.
6. Esponiti costantemente alla lingua in contesti reali
La lingua viva si apprende anche e soprattutto attraverso l’ascolto e la lettura. Per questo è utile:
- ascoltare podcast e audiolibri in italiano,
- guardare film o serie con i sottotitoli attivi,
- leggere articoli, blog o quotidiani,
- seguire contenuti su YouTube o social incentrati su cultura, storia o attualità.
L’esposizione frequente aiuta a interiorizzare non solo le parole, ma anche le strutture linguistiche, i registri e le sfumature di significato.
7. Crea collegamenti tra parole e famiglie lessicali
Non imparare le parole isolate: impara le famiglie di parole. Se stai studiando il termine “costruire”, esplora anche:
- costruzione (sostantivo),
- costruttivo (aggettivo),
- costruttore (nome di mestiere),
- ricostruire (verbo con prefisso).
Questo approccio permette di ampliare il vocabolario in modo esponenziale e con maggior coerenza semantica.
Come cercare una parola nel vocabolario
Le parole nel vocabolario sono ordinate alfabeticamente, secondo la normale sequenza. Nell’ordinamento alfabetico sono invece trascurati:
- accenti;
- trattini;
- spazi;
- parentesi;
- altri segni.
Per facilitare la ricerca spesso esistono sugli angoli superiori delle pagine delle parole, delle parole – guide.
Queste sono di supporto nel trovare più velocemente la parola cercate. La prima parola indica il primo vocabolo in quella pagina, la seconda parola indica l’ultimo vocabolo in quella pagina. Leggendo le parole – guida nel vocabolario possiamo capire subito se il vocabolo che stiamo cercando si trova in queste pagine o meno.
Alcuni vocaboli invece non seguono l’ordine alfabetico. Si trovano nella definizione del lemma principale ovvero nel testo che segue il vocabolo base da cui sono formati:
- alterati: inseriti nella parte di testo che segue il corrispondente sostantivo non alterato. Quindi se vogliamo sapere quali alterati possiede un determinato sostantivo, bisogna cercare quel sostantivo e scorrere il testo. In fondo in grassetto ci sono queste forme seguite dalla qualifica alterativa: diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo, peggiorativo;
- avverbi: se cerchiamo le èarole che terminano con -mente dobbiamo individuare l’aggettivo corrispondente da cui deriva l’avverbio;
- varianti di forma: parola che presenta, rispetto a un’altra più comune, differenze fonetiche o grafiche. La base etimologica e i significati sono però gli stessi.
Per esempio:
- Bellino si trova sotto bello, nella sezione delle forme alterate.
- Velocemente si trova sotto veloce.
- Colorato potrebbe apparire come derivato di colore.
Cosa cercare sul dizionario
Ogni parola è registrata sul vocabolario nella forma che per convenzione è considerata fondamentale:
- sostantivi: la forma singolare per i sostantivi di genere fisso;
- aggettivi: il maschile singolare al grado positivo;
- verbi: l’infinito presente;
- avverbi in -mente: l’aggettivo corrispondente;
- forme alterate: cercheremo la forma non alterata.
Inoltre non dobbiamo assolutamente tralasciare né doppie né accenti, che in diversi casi, possono far sì che il vocabolo in questione abbia un’accezione completamente diversa da quella che ci aspettavamo.
Infine, vale la pena ricordare che ogni vocabolario fornisce per ogni parola contenuta al suo interno:
- significato;
- etimologia;
- pronuncia;
- eventuali esempi di locuzioni;
- fonetica.
Ciascuno di noi dovrebbe utilizzare più o meno regolarmente, il vocabolario per ricercare il senso di tutti i termini che non conosciamo e aumentare le nostre skills. Come abbiamo potuto analizzare insieme infatti, contrariamente a ciò che si è soliti pensare, il dizionario non è utile solo per chi intende imparare una lingua straniera. Lo è anche per chi vuole approfondire la propria, imparando a conoscerla e adoperarla al meglio.
Quale vocabolario scegliere?
Oggi esistono vocabolari:
- Cartacei, ideali per lo studio approfondito
- Online, sempre accessibili da PC o smartphone
- Monolingue o bilingue, utili per chi studia anche altre lingue
Tra i più affidabili vocabolari della lingua italiana troviamo lo Zingarelli, il Devoto-Oli e il Treccani. Molti di questi offrono anche versioni digitali gratuite o in abbonamento.