I sistemi rappresentazionali VAK
I sistemi rappresentazionali VAK (Visivo, Auditivo, Cinestesico) costituiscono uno dei modelli più utilizzati per comprendere come le persone percepiscono, organizzano e interpretano la realtà. Secondo questo approccio, ognuno di noi tende a privilegiare uno o più canali sensoriali nel modo di pensare, comunicare, apprendere e prendere decisioni.
Conoscere il modello VAK significa andare oltre le differenze superficiali e riconoscere che non tutti elaborano le informazioni allo stesso modo: c’è chi “vede” le idee sotto forma di immagini, chi le “sente” come parole o suoni, e chi le “vive” attraverso sensazioni ed esperienze corporee. Questo influisce profondamente sul linguaggio utilizzato, sulle reazioni emotive, sulle preferenze comunicative e persino sulle dinamiche relazionali.
Nel campo della comunicazione, della formazione, del coaching e della Programmazione Neurolinguistica, i sistemi rappresentazionali VAK rappresentano uno strumento prezioso per migliorare l’empatia, ridurre i fraintendimenti e rendere i messaggi più efficaci e mirati. Saper riconoscere il canale dominante di un interlocutore permette infatti di adattare il proprio stile comunicativo, facilitando la comprensione reciproca e creando connessioni più autentiche.
In questo articolo analizzeremo come funzionano i sistemi rappresentazionali VAK, in che modo influenzano comportamento, linguaggio ed emozioni, e perché possono diventare una chiave concreta per migliorare apprendimento, relazioni e comunicazione quotidiana.
Cosa sono i sistemi rappresentazionali VAK
Essi indicano le modalità attraverso cui le persone processano le informazioni provenienti dai sensi, trasformando l’esperienza esterna in esperienza interna. Essi si identificano in tre sistemi principali: visivo, auditivo e cinestesico, che comprendente tatto, gusto e olfatto.
- filtrano la realtà ed ogni esperienza attraverso specifici processi cognitivi, ad esempio cancellazioni e distorsioni, che influenzano ciò che si sceglie di comunicare e il modo in cui lo si fa;
- determinano la Struttura Profonda dell’esperienza, ovvero la rappresentazione interna, e la Struttura Superficiale, ovvero ciò che viene comunicato e condiviso con gli altri;
- selezionano ciò che diventa rilevante per la memoria e per la comprensione personale;
- trasformano le percezioni in esperienze soggettive.
I sistemi rappresentazionali VAK, infatti, non solo modellano il modo in cui memorizziamo e interpretiamo le esperienze, ma condizionano anche la comunicazione, la scelta delle parole, la gestualità e il tono della voce. Di conseguenza, comprendere il loro funzionamento in modo ottimale permette di adattare la comunicazione, migliorare la comprensione reciproca e creare un rapporto di empatia con gli altri.
Caratteristiche comportamentali e linguistiche
- visive: tendono a parlare in modo veloce, respirare superficialmente e muovere spesso le mani per mostrare ciò che vedono nella mente. Spostano gli occhi per seguire le proprie immagini interne e usano espressioni come “vedo tutto chiaro”, “ti immagini”, etc. Questi individui elaborano e comunicano principalmente attraverso immagini, colori e rappresentazioni visive. Nello studio, sono facilitati dal supporto di mappe concettuali, diagrammi e grafici;
- uditive: utilizzano la voce modulando tono, ritmo e musicalità, muovono poco il corpo ma spesso inclinano la testa per ascoltare meglio. Gli occhi si muovono seguendo suoni o dialoghi e parlano con frasi quali “mi suona bene” etc. Si tratta di persone che apprendono meglio ascoltando spiegazioni e registrazioni, partecipando a discussioni e ripetendo verbalmente concetti;
- cinestesiche: parlano lentamente, con tono basso e respirazione profonda, muovendosi con gesti lenti e misurati. Il loro focus è sulle sensazioni corporee, e il linguaggio riflette esperienze fisiche, ad esempio “sto vivendo un momento duro”, “sento che”, etc. La gestualità è minima perché l’attenzione è centrata sul vissuto interiore. Questi individui apprendono attraverso il movimento e l’esperienza diretta, prediligendo attività pratiche e laboratori.
Submodalità e influenza sugli stati d’animo
- livello visivo: le immagini possono essere grandi o piccole, luminose o scure, colorate o in bianco e nero, statiche o in movimento.
Per esempio, un ricordo felice è spesso percepito come grande, nitido e luminoso, mentre un’esperienza negativa appare più scura o sfocata. Modificando consapevolmente queste caratteristiche, è possibile trasformare la percezione emotiva di un evento; - canale uditivo: volume, tono, ritmo, distanza e musicalità.
Ascoltare una voce calma e armoniosa può generare relax e concentrazione, mentre un suono intenso e rapido può creare tensione o stress; - livello cinestesico: intensità, durata, temperatura, pressione e movimento corporeo.
Ad esempio, una sensazione di calore o leggerezza può trasmettere piacere o sollievo, mentre freddo o tensione possono generare disagio o ansia.
VAK: vantaggi ed applicazioni pratiche
- miglior comunicazione e comprensione reciproca;
- maggiore motivazione e coinvolgimento nello studio e nel lavoro;
- ottimizzazione delle strategie di apprendimento personalizzate;
- riduzione dello stress e aumento della fiducia in sé stessi;
- miglioramento delle performance, della memoria e della ritenzione delle informazioni;
- capacità di adattare il linguaggio e i comportamenti e di rendere ogni interazione più efficace.
- visivo: strategie efficaci includono mappe mentali, schemi grafici, evidenziatori e diagrammi. L’uso dei colori e la rappresentazione di concetti in forma visiva facilitano la memorizzazione e la comprensione;
- uditivo: i metodi più efficaci prevedono la registrazione di spiegazioni, la partecipazione a discussioni di gruppo e la ripetizione verbale dei concetti. Ascoltare podcast, lezioni registrate o spiegare a voce ad altri concetti complessi aiuta a consolidare l’apprendimento.
- cinestesico: apprendimento pratico ed esperienza diretta risultano fondamentali. Laboratori, simulazioni, giochi di ruolo e applicazioni interattive consentono di assimilare le informazioni attraverso il movimento e l’azione.