I numeri degli studenti iscritti al semestre filtro di Medicina
Oltre 54.000 studenti iscritti Medicina al semestre filtro per accedere ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria per l’anno accademico 2025-2026. Questo rappresenta un importante passo verso la riforma introdotta dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, volta a rendere più accessibile e inclusivo il sistema di selezione.
Sono 64.825 gli studenti che hanno completato l’iscrizione agli atenei per il semestre aperto, con 54.313 candidati che hanno scelto il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, confermando l’elevato interesse per questa disciplina. Gli iscritti a Odontoiatria e Protesi Dentaria sono 4.473, mentre 6.039 studenti hanno optato per Medicina Veterinaria.
Da quest’anno, l’accesso alla laurea in Medicina e Chirurgia, che resta a numero chiuso, prevede un percorso introduttivo di tre mesi. In questo periodo, i futuri medici parteciperanno a lezioni universitarie, prevalentemente online o in modalità blended, con una componente in presenza per garantire una formazione completa.
Lo scorso anno i posti disponibili per Medicina erano circa 21.000, ma il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha richiesto agli atenei di aumentare i posti di 3.000 unità, portandoli a quasi 24.000.
Se i 50 milioni di euro messi a disposizione dal MUR risulteranno sufficienti per sostenere la riforma, quasi uno studente su due potrebbe ottenere l’ammissione, rendendo più accessibile il percorso verso la laurea in Medicina, una delle più ambite nel panorama accademico italiano.
I numeri dell’iscrizione al semestre filtro
I dati ufficiali mostrano che 64.825 studenti si sono iscritti al semestre aperto presso gli atenei italiani. Tra questi:
- Medicina e chirurgia: 54.313 iscritti
- Odontoiatria e protesi dentaria: 4.473 iscritti
- Medicina veterinaria: 6.039 iscritti
La riforma permette anche un’opzione innovativa di doppia iscrizione.
Gli studenti, oltre all’iscrizione a Medicina, possono scegliere un corso affine come strategia “paracadute” in caso non si superino le prove di valutazione.
Sono disponibili oltre 23 mila posti, offrendo a quasi 1 studente su 2 la possibilità di superare le prove del semestre filtro. In cima alla classifica delle università con più posti c’è Roma Sapienza con 4.821 studenti, seguita da Federico II di Napoli (3.113 iscritti), Bologna (2.674) e Padova (2.658).
Differenza economica tra Test e Iscrizione
La situazione, anche dal punto di vista economico, cambia in modo notevole.
In passato, il test d’ingresso aveva un costo di 50 euro non rimborsabili, rendendo più facile iscriversi senza poi partecipare effettivamente.
Questo accadeva ogni anno, inclusa la sessione del 2024.
Lo scorso anno, ad esempio, si sono presentati 56.838 candidati alla prima data e 55.175 alla seconda, grazie alla doppia possibilità offerta agli studenti. Tuttavia, questi dati non possono essere sommati, poiché lo stesso candidato poteva scegliere di partecipare a una sola delle due prove o a entrambe.
Con il nuovo sistema, il costo per accedere al semestre aperto è decisamente più elevato: parliamo di 250 euro, poiché rappresenta un anticipo sulle tasse universitarie. Questo cambiamento rende prevedibile un calo del tasso di abbandono tra l’iscrizione e la partecipazione effettiva ai test del semestre filtro.
Come funziona il semestre aperto?
Il semestre filtro offrirà tre insegnamenti principali agli studenti iscritti Medicina, Odontoiatria e Veterinaria:
- Chimica e propedeutica biochimica
- Fisica
- Biologia
Ogni corso conferirà 6 CFU, per un totale di 18 crediti formativi. Al termine, gli studenti dovranno affrontare esami di profitto nazionali, programmati per il 20 novembre e il 10 dicembre 2025. Ogni esame consisterà in 31 domande suddivise tra:
- 15 domande a risposta multipla (con una sola risposta corretta)
- 16 domande a completamento
Per accedere alla graduatoria nazionale, è richiesto un minimo di 18/30 per ogni esame, senza possibilità di compensazione tra le prove.
Novità sulle penalizzazioni: -0,10 punti per ogni risposta sbagliata
Il Decreto Ministeriale n. 557 del 04-08-2025 ha introdotto un aggiornamento riguardo le penalizzazioni nelle risposte errate:
- Penalità ridotta da -0.25 a -0.10 punti per ogni risposta sbagliata
- Confermati 1 punto per ogni risposta corretta e 0 punti per ogni risposta omessa
Questo cambiamento rende la valutazione più equa, garantendo maggiori opportunità per tutti gli studenti.
Cosa accade se non si supera il semestre filtro?
Gli studenti iscritti Medicina che non ottengono l’accesso al secondo semestre possono continuare i propri studi iscrivendosi a un corso affine, scelto al momento dell’iscrizione al semestre filtro. Tra i corsi affini più scelti:
- Biotecnologie
- Scienze Biologiche
- Farmacia
- Zoologia
- Alcune lauree delle Professioni Sanitarie (con specifiche condizioni d’accesso, ad esempio Fisioterapia non è affine)
Questa soluzione permette comunque il riconoscimento dei CFU acquisiti e un percorso formativo continuo.
La parole della ministra Bernini
«Studiare Medicina non è solo una scelta professionale, è un atto di responsabilità e coraggio verso la vita stessa», ha dichiarato la ministra Bernini.
Il suo intento con questa riforma è chiaro: spostare l’obiettivo dalla selezione pura alla valorizzazione dei talenti attraverso una formazione inclusiva e meritocratica. Con un investimento di 50 milioni di euro nel 2025, si mira a garantire a tutti i giovani aspiranti medici le risorse necessarie per affrontare il percorso.
«Siete protagonisti di un cambiamento epocale, che abbandona il vecchio test d’ingresso – ha dichiarato la ministra – Non si tratta di un semplice dettaglio tecnico, ma di un vero cambio di paradigma. Si passa dalla selezione alla formazione, dal quiz a crocette all’impegno per valorizzare il talento. L’università torna a essere quello che dev’essere: una palestra di crescita, non un muro da superare».
Le sfide delle università di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria
Nonostante l’entusiasmo, alcuni atenei hanno espresso preoccupazioni logistiche.
L’aumento degli iscritti richiederà maggiori risorse, come aule e corsi aggiuntivi. Tuttavia, il Ministero ha confermato che sosterrà il necessario adeguamento per garantire un’esperienza educativa di qualità. Inoltre, l’incremento degli studenti potrebbe mettere a dura prova la capacità delle università di mantenere standard accademici elevati.
Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, ha dichiarato che il semestre filtro potrebbe trasformarsi in un “maxi corso di preparazione all’esame”, compromettendo l’obiettivo di offrire un autentico semestre universitario.
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha espresso forti perplessità sul numero chiuso e sul semestre-filtro: “Il numero chiuso rimane, ma viene semplicemente posticipato. Il semestre-filtro rischia di escludere molti studenti dopo sei mesi di università”.
Secondo Anelli, questa nuova modalità rischia di creare un’illusione di accesso, seguita da un’esclusione drastica per chi non rientrerà tra i migliori. “Il problema principale riguarda i giovani – ha spiegato – perché la selezione non viene eliminata, ma diventa ancora più competitiva, dopo un semestre già vissuto come studenti universitari”.
Ha inoltre evidenziato che il momento ideale per orientarsi verso Medicina è il liceo, con una preparazione mirata e consapevole: “Abbiamo già sperimentato con successo progetti in centinaia di scuole superiori. Quello poteva essere il punto di partenza per migliorare il sistema di accesso, invece di introdurre un semestre così incerto”.
Con questa riforma, il sistema universitario italiano si prepara a un cambiamento epocale. Il semestre filtro rappresenta un esempio di accesso, aprendo le porte a un modello più equo e orientato alla formazione. Non resta che vedere come studenti e atenei affronteranno questa nuova sfida.