Stephen Hawking: 10 curiosità che (forse) non conoscevi
Tra i più grandi fisici teorici del XX secolo, Stephen Hawking ha saputo trasformare la scienza in un racconto accessibile, rendendo concetti complessi come i buchi neri e la relatività comprensibili a un vasto pubblico.
Con il suo spirito indomito e la sua straordinaria capacità di comunicazione, ha ispirato milioni di persone a guardare oltre i limiti, a porsi domande e a cercare risposte nel vasto universo.
Icona indiscussa della scienza moderna, Stephen Hawking è stato un fisico rivoluzionario, una mente brillante e un grande divulgatore scientifico della cosmologia moderna. Scomparso il 14 marzo 2018, all’età di 76 anni, ci ha lasciato in eredità un patrimonio scientifico di inestimabile valore.
Non tutti conoscono le 10 curiosità che hanno caratterizzato la vita del grande fisico, che ha ispirato la pellicola cinematografica “La teoria del tutto“. Scopriamo insieme alcuni aneddoti e dettagli meno noti al grande pubblico.
10 curiosità sul fisico Stephen Hawking
La vita di Stephen Hawking è costellata di episodi sorprendenti e aneddoti meno noti che mettono in luce il lato umano e ironico di un genio della fisica teorica. Dietro le sue grandi scoperte scientifiche e il suo impegno nella divulgazione, si nascondono storie di resilienza, determinazione e persino umorismo.
Hawking, infatti, amava stupire il pubblico con affermazioni provocatorie e apparizioni inaspettate nei media. Dalla sua iconica voce sintetizzata, resa celebre anche dai Pink Floyd, alle sue riflessioni sugli alieni e la vita extraterrestre, ogni curiosità su di lui ci offre uno spaccato inedito sulla sua personalità.
Scopriamo ora dieci curiosità che forse non conoscevi sul grande fisico britannico.
#1. A scuola non eccelleva
Nonostante si possa pensare che fosse un piccolo Einstein, le pagelle di Stephen Hawking non erano eccellenti. I suoi voti rientravano tra i peggiori della classe, dimostrando che il genio può manifestarsi in modi imprevedibili.
#2. “Costretto” a laurearsi in fisica
Durante gli anni universitari, Stephen Hawking si iscrisse a Oxford con l’intenzione di studiare matematica, la disciplina che più lo appassionava fin da giovane.
Tuttavia, all’epoca, l’Università di Oxford non offriva un corso di laurea specifico in matematica, costringendolo a scegliere un’altra facoltà. Fu così che decise di dedicarsi alla fisica, un campo che gli consentiva comunque di esplorare le sue inclinazioni per i numeri e le teorie scientifiche.
Nonostante le iniziali difficoltà, Hawking si distinse per la sua capacità di risolvere problemi complessi e di affrontare argomenti avanzati con una logica fuori dal comune. Laureatosi con lode in Scienze Naturali, proseguì poi gli studi a Cambridge, dove si avvicinò alla cosmologia, una branca della fisica che gli consentì di unire il rigore matematico con le grandi domande sull’origine dell’universo.
#3. Stephen Hawking Amante del canottaggio
Prima di ricevere la diagnosi della malattia, il giovane Stephen Hawking era un timoniere nella squadra di canottaggio dell’università, dimostrando una grande determinazione e spirito di squadra.
#4. Più forte della SLA
Dopo la diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), Stephen Hawking continuò a studiare cosmologia e sposò Jane Wilde, dimostrando una forza d’animo straordinaria.
#5. Non vinse alcun Premio Nobel
Sebbene considerato uno dei fisici più brillanti della cosmologia moderna, non ricevette mai il Premio Nobel. Le teorie di Stephen Hawking, pur innovative, non furono mai comprovate sperimentalmente.
#6. Hawking e la rivoluzionaria teoria sui buchi neri
Nel 1975, Hawking fu il primo a sostenere che i buchi neri potessero emettere radiazioni, ipotesi che contraddiceva le leggi della meccanica quantistica e aprì nuovi orizzonti nello studio dell’astrofisica.
#7. Non solo grandi volumi accademici
Ebbene sì, oltre ad averci lasciato in eredità una poderosa bibliografia e libri accademici, il fisico Stephen Hawking scrisse anche libri per bambini: George’s Secret Key to the Universe, George’s Cosmic Treasure Hunt, George and the Big Bang.
#8. Gli alieni sugli altri pianeti esistono
Durante il 50° anniversario della NASA, Hawking ipotizzò che potrebbero esistere forme di vita extraterrestri su altri pianeti, invitando alla prudenza nei tentativi di contatto.
#9. Il disco con i Pink Floyd
Nel 1994, i Pink Floyd pubblicarono l’album “The Division Bell“.
Nella nona traccia, “Keep Talking“, si può ascoltare la voce sintetizzata di Stephen Hawking, immortalando il suo iconico tono metallico.
#10. Gravità zero a 65 anni
All’età di 65 anni, Stephen Hawking sperimentò per alcuni secondi l’assenza di peso durante un volo parabolico con la Zero Gravity Corporation, dimostrando ancora una volta il suo spirito indomito.
L’eredità di Stephen Hawking: un lascito scientifico senza tempo
Il contributo di Stephen Hawking al mondo della scienza va ben oltre la cosmologia.
Ha ispirato generazioni di giovani scienziati e ha dimostrato che la curiosità e il desiderio di conoscenza possono superare qualsiasi barriera fisica.
Dal celebre “A Brief History of Time” alle sue apparizioni pubbliche, Hawking ha portato la scienza nelle case di milioni di persone, rendendo accessibili concetti complessi e rivoluzionari.
Oggi, il suo nome è sinonimo di genialità, resistenza e impatto culturale: un modello per chiunque voglia lasciare un segno indelebile nel mondo.