Teoria del Tutto: in cosa consiste questa teoria fisica?
La scienza ha fatto passi da gigante, negli ultimi tempi, raggiungendo livelli di conoscenza che lasciano – letteralmente – a bocca aperta. Tra le teorie più interessanti e quotate nel campo della fisica, vi è senza dubbio la cosiddetta Teoria del Tutto, sostenuta dal celebre scienziato e ricercatore, recentemente scomparso all’età di 76 anni, Stephen Hawking.
La Teoria del Tutto – come si può intuire dal suo stesso nome – nasce con l’intento di spiegare tutti i fenomeni della fisica (e non solo…), utilizzando un’unica “struttura teorica”.
Nello specifico, essa mira ad unire i principi cardine della Teoria della Relatività, scoperta e dimostrata nientemeno che da Albert Einstein, alle nozioni proprie della meccanica quantistica.
Cos’è la Teoria del Tutto?
La Teoria del Tutto, in realtà… non esiste! Allo stato attuale, infatti, il mondo della fisica è dominato da teorie più o meno complete ed affermate, che cercano di dare una spiegazione quanto più generale ai numerosi fenomeni osservati a livello micro e macroscopico.
Non tutti gli scienziati, tuttavia, concordano sull’effettiva possibilità di elaborare una teoria così globale, da prendere a tutti gli effetti il nome di Teoria del Tutto. Un’ampia fetta del panorama scientifico, infatti, trova difficile, se non impossibile, conciliare relatività e fisica quantistica e ritiene che una teoria capace di “spiegare l’universo” richieda un atto di fede.
Nonostante i pareri avversi, la Teoria del Tutto trova, tra i suoi sostenitori, anche figure di spicco del mondo scientifico: uno su tutti, il celebre ricercatore Stephen Hawking, cui è stato addirittura dedicato un bel film biografico, intitolato proprio “La Teoria del Tutto”.
Quali sono le teorie fisiche più accreditate?
Attualmente, le teorie fisiche che godono di maggiore credito, da parte della comunità scientifica mondiale, sono tre:
- la teoria quantistica dei campi, che è riuscita ad unificare meccanica quantistica e relatività speciale (pur senza includere, ad oggi, le leggi della relatività generale);
- la teoria delle stringhe, tra le più affascinanti, che sostiene la multidimensionalità dell’universo (tuttavia, nonostante i numerosi esperimenti, non ha conseguito risultati degni di nota);
- la gravità quantistica a loop, di recente formulazione, che considera lo spazio-tempo come discreto (e non, come avveniva in passato, continuo).
Quest’ultima, per quanto non ancora “sondata” a sufficienza, sembra possedere tutte le carte in regola per diventare, un domani, una vera e propria Teoria del Tutto.
Dunque, non ci resta che attendere per scoprire, negli anni a venire, quali saranno i progressi della scienza e, in particolare, della fisica e se potremo, finalmente, parlare a tutti gli effetti di una Teoria del Tutto.