Scrittura creativa: cos'è e 5 esercizi per risultati sorprendenti
Se sei uno scrittore in erba allora saprai già tutto sulla scrittura creativa. La base per romanzi e racconti, ma anche elaborati più personali come un diario segreto. I testi per intrattenere per quanto spontanei però devono essere organizzati a dovere per raggiungere il loro obiettivo. Che sia commuovere, terrorizzare o divertire, serve la giusta impalcatura della storia.
Ecco alcuni semplici esercizi per dare il giusto input alle capacità di scrittura creativa che ognuno possiede. Chissà che frutti potrebbe portare…
Scrittura creativa per tutti.
Quando si esula dalla scrittura tecnica di cosa si può parlare? Negli scritti creativi non ci sono argomenti prefissati o prediletti. Sta allo scrittore scegliere di cosa trattare: sogni, esperienze reali o personali…tutto è lecito. La scrittura creativa coinvolge tutta la dinamica del pensiero. Questo significa che non ci sono paletti come invece per stendere un documento formale, un rapporto o un saggio.
La libertà è totale, anche sul registro da usare. Nessuna formula di apertura o di chiusura, e nemmeno tabù linguistici. Onomatopee, licenze poetiche e neologismi sono i benvenuti. Se un personaggio vuole dare una denominazione alternativa ad un oggetto comune non serve l’approvazione dell’Accademia della Crusca per scriverlo. Basta ricordare di non perdere per strada questo tratto.
Esercizio 1: partire dal proprio patrimonio di esperienze.
Nessuno può conoscerci meglio di noi stessi. E allo stesso modo il narratore migliore delle esperienze personali di qualcuno non può essere che l’individuo stesso. Partire da un terreno familiare è ottimo per esercitarsi, e ciascuno ha vissuto almeno un’esperienza unica che ci terrebbe a condividere.
La scrittura creativa nei ragazzi infatti si incoraggia partendo dal genere più intimo: il diario personale. Raccontare a un interlocutore imparziale episodi importanti è un buon modo per imparare a dare struttura al contenuto da riportare. Si può partire con aneddoti di poche righe per poi ampliare man mano che ci si sente più fiduciosi. O anche rielaborare lo stesso avvenimento arricchendolo di particolari.
Dato che si tratta di vicende vissute in prima persona anche l’aspetto emozionale dovrebbe risultare più naturale. Chi scrive ricorda le sensazioni provate, senza bisogno di immaginarle come avviene invece nei racconti di fantasia.
Esercizio 2: testare la propria immaginazione.
Per la scrittura creativa non è importante il genere di spunto che si sceglie quando la capacità di rielaborarlo. Si può partire da qualunque cosa, un’immagine o un suono. Le immagini soprattutto vengono usate per vedere quali strade prende la nostra mente se lasciata libera di vagare.
Una persona incrociata per strada, uno scorcio suggestivo…una foto vecchia di cui non ricordiamo niente e si può iniziare. Partendo da una descrizione sommaria si possono via via aggiungere dettagli e da lì sviluppare teorie o ipotesi varie. Come mai quella macchia sul colletto? Perché tenere una collana rovinata? Senza immaginazione non c’è scrittura creativa, quindi meglio nutrirla e coltivarla quando si può.
Si resta stupiti dei voli pindarici che il cervello può fare se opportunamente esercitato. Potrebbe anche nascere l’idea per un romanzo…
Esercizio 3: fanfiction.
Per capire come sviluppare un racconto perché non partire da personaggi già pronti? Nessuno può negare di avere almeno una volta provato ad ipotizzare sviluppi diversi in un film o addirittura un finale opposto a quello “canonico”. Esistono diversi siti di fanfiction, ossia brevi digressioni, linee temporali alternative relativi ad un’opera che può essere cinematografica o scritta. Una scrittura più creativa di così…
Non si tratta affatto di elaborati semplici come può sembrare. Mantenere i personaggi coerenti con il loro concept è una sfida non da poco. Non lo è per chi crea personaggi propri mantenerli fedeli a sé stessi per tutto il romanzo. Ereditare quelli di qualcun altro richiede attenzione per rendere la propria reinterpretazione “plausibile”.
Senza voler esprimere giudizi sul titolo in questione, occorre ricordare che 50 sfumatura di grigio apparve sul web come fanfiction inizialmente. Mai sottovalutare cosa può fruttare un’idea apparentemente banale.
Esercizio 4: scrittura creativa en plein air.
Quando non è più impegnata in questioni pratiche alla mente si presentano diversi pensieri in un flusso continuo. Iniziando ad annotarne alcuni può nascere una poesia o uno spunto per una storia in breve, per libera associazione. I ricordi affiorano spesso quando si è in mezzo alla natura e lo stress smette di annebbiare i pensieri.
Se non è stagione per stare a lungo fuori si può sempre ricorrere a una veranda o una passeggiata nel verde. Al ritorno si sarà più rilassati e inclini ai voli di fantasia. Basta non forzare la penna, la scrittura creativa deve essere spontanea.
Esercizio 5: nomi, cose, città…
Non molti hanno un vocabolario ricco quanto vogliono far credere. Anche con l’uso sempre più diffuso della comunicazione rapida via messaggio il linguaggio si è via via impoverito. Di conseguenza si rischia di suonare ripetitivi e banali nei propri elaborati, scrittura creativa o meno.
Per esercitarsi basta fare una specie di sfida autoguidata (ma anche in gruppo) per vedere quanti termini si conoscono. Scegliere una lettera, una categoria ed elencare i vocaboli che si presentano alla nostra mente. In gruppo forse l’esercizio risulta anche più utile grazie al confronto con gli altri.
Se si fa quest’esercizio da soli conviene avere un dizionario a portata di mano quando si rimane a corto di idee. Non solo quello di italiano ma anche quello dei sinonimi e dei contrari. Oltre ad arricchire il proprio vocabolario, si imparerà ad utilizzarlo in modo sempre più rapido.