“Punti di vista” è l’espressione più utilizzata per indicare visioni differenti relativamente ad una stessa cosa, un fatto o – anche – una persona.
Nella rappresentazione grafica, la riproduzione e la visualizzazione di un oggetto tridimensionale su un foglio fanno parte di un insieme di tecniche che prendono il nome di “Proiezioni Ortogonali”.
Proiezioni Ortogonali: Pianta, Prospetto, Profilo
Per la loro realizzazione, quindi, necessitano l’oggetto, i piani di riferimento (che non vengono mai cambiati) e tre punti di vista differenti, grazie ai quali vengono riprodotte le tre dimensioni, ovvero lunghezza, larghezza e altezza che si tradurranno – in termini tecnici – in:
- Pianta: vista dall’alto
- Prospetto: vista frontale
- Profilo: vista laterale
Queste sono le 3 “p” di questa tecnica antica, la cui paternità viene attribuita a Gaspard Monge, lo studioso francese che le diede vita inizialmente per scopi militari segreti.
Come realizzare una proiezione ortogonale?
Per la realizzazione delle proiezioni ortogonali, ogni punto di vista dovrà essere proiettato perpendicolarmente rispetto ai piani di riferimento in modo da rendere visibile, di volta in volta, una delle tre dimensioni.
Per meglio comprendere come procedere per mettere in pratica questa tecnica, bisognerà immaginare che l’oggetto venga illuminato in base al punto di vista che si sceglie di proiettare: questo permetterà di creare l’ombra dello stesso sul piano.
Allora, se vogliamo riprodurre la vista dall’alto, la luce dovrà essere posizionata al di sopra dell’oggetto in modo che l’ombra sarà proiettata sul “piano orizzontale”, così definito proprio per via della sua posizione.
Il Prospetto, invece, sarà realizzato ponendo la luce di fronte all’oggetto e, di conseguenza, l’ombra troverà posto sul piano retrostante.
Se la luce verrà posizionata a lato dell’oggetto, l’ombra apparirà sul piano laterale dando vita al profilo.
Ovviamente, l’unica cosa che viene spostata è la sorgente luminosa che, in pratica, corrisponde al punto di vista dell’osservatore mentre l’oggetto ed il piano di riferimento devono essere mantenuti sempre inalterati.
Ed è proprio questo che consente la creazione di proiezioni congruenti sui diversi piani di riferimento perpendicolari tra loro.
Proiezioni ortogonali: la riproduzione sul foglio da disegno
È chiaro che queste proiezioni ortogonali dovranno essere trasferite sul foglio da disegno sul quale – come specificato – dovranno essere rappresentati i tre punti di vista corrispondenti ai piani verticale, laterale ed orizzontale che, una volta assemblati, saranno tutti complanari ed assumeranno la forma di una scatola ed il disegno realizzato sarà tridimensionale.