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Ora di religione: come funziona l’esonero e quali sono i termini

Ora di religione: come funziona l’esonero e quali sono i termini

Religione a scuola come funziona l'esonero e come richiederlo
  • Nausicaa Tecchio
  • 24 Febbraio 2023
  • News
  • 4 minuti
  • 25 Febbraio 2023

Ora di religione: come funziona l'esonero e quali sono i termini

Come è noto dal 1984 frequentare l’ora settimanale di religione cattolica nelle scuole non è più obbligatorio. La scelta se avvalersi o meno di tale insegnamento, presente in tutte le scuole di ogni ordine e grado (escluse le università) è libera. Serve però richiedere l’esonero entro i termini temporali concessi, o almeno così sembrava fino a una sentenza del TAR del 3/12/2022.

Al posto dell’ora di religione è possibile svolgere altre attività di studio o eventualmente non frequentare la scuola. Ciò dipende sia dalla disponibilità dei docenti che dall’orario.

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IRC: insegnamento della religione cattolica 

La scelta di avvalersi o meno di questo insegnamento avviene all’inizio di ogni ciclo scolastico. Ovvero: al momento dell’ingresso alla scuola materna, in prima elementare, in prima media e in prima superiore. La scelta fatta vale non solo per l’anno di ingresso ma anche per i successivi. Se richiesto l’opzione esercitata può essere modificata entro l’iscrizione per l’anno dopo.

Chi decide di frequentare le ore di religione cattolica accetta questo insegnamento come disciplina curricolare. Quindi lo studente riceve anche le relative valutazioni che vengono inserite in pagella. Occorre inoltre precisare che l’IRC è un insegnamento facoltativo ma non opzionale perché è comunque previsto dalla scuola. 

Solitamente per la scuola primaria ci sono 2 ore settimanali di religione cattolica mentre si scende a una quando si passa alla scuola secondaria. Non va confusa, come spesso accade, con l’attività catechistica perché formulata per essere una materia scolastica indirizzata anche a persone non credenti.

Per essere qualificati per l’IRC nella scuola secondaria di 1° e 2° grado gli insegnanti devono possedere almeno il titolo accademico chiamato Baccalaureato. Per conseguirlo occorre aver frequentato un’Università Pontificia e si ottiene con il ciclo di 3 anni. Chi prosegue con il 2° ciclo di 2 anni ottiene la Licenza (una specie di laurea magistrale). 

Richiesta di esonero 

La scelta che lo studente o la famiglia compiono relativamente all’insegnamento della religione cattolica non ha effetto discriminante. Inoltre il fatto che una classe abbia più o meno alunni che frequentano l’IRC non porta a variazioni sulla sua collocazione a livello di orario. Spesso infatti l’ora può presentarsi a metà della mattinata anziché all’inizio o alla fine. 

Anche se è possibile eventualmente apportare variazioni per gli anni successivi: il 1° anno contattando la segreteria; in corso d’anno non sono ammesse modifiche. Dunque chi avesse cambiato idea dopo qualche settimana di scuola dovrà attenersi alla scelta effettuata al momento dell’iscrizione.

La sentenza del  TAR Lombardia, Sez. II, Brescia, n. 1232/2022 però è esemplare. Essa infatti ha annullato il diniego di un preside verso una richiesta di esonero per religione cattolica arrivata oltre il termine. Una sentenza che ha ribadito l’importanza di garantire la libertà di culto a prescindere. 

Si tratta di un diritto che oltretutto è espresso chiaramente anche nella Costituzione Italiana con il principio della laicità dello stato. Non si vuole infatti in alcun modo forzare nella scelta. Invece è possibile pensare di prevedere delle  attività didattiche alternative per chi si avvale dell’esonero. Un modo per mantenere gli studenti occupati e non privilegiarli. 

La didattica alternativa alla religione cattolica 

Non è prevista una vera a e propria materia per sostituire l’IRC, ma gli studenti che si ritrovano un’ora o due libere hanno la possibilità di svolgere comunque una formazione. Si tratta di attività che vengono predisposte all’inizio dell’anno dal Collegio dei docenti, entro il 1° mese di scuola.

La norma dispone che ciò che gli alunni svolgono durante queste ore non preveda lo svolgimento del programma di altre materie. Questo infatti avvantaggerebbe gli studenti con l’esonero dalla religione cattolica.  Si può solo prevedere eventualmente una forma di studio assistito con un docente di sorveglianza. 

In altri casi la scuola può permettere ai ragazzi di fare i compiti o studiare individualmente in un’aula apposita. Per la scuola primaria è sempre prevista la presenza di un insegnante, mentre per la scuola secondaria questa non è più vincolante. Nei casi in cui l’IRC si svolga alla prima o all’ultima ora si può pensare a un’entrata posticipata o un’uscita anticipata (non frequenza).

Le attività didattiche alternative possono essere soggette a valutazione anche se non risultano come disciplina scolastica a tutti gli effetti. Solitamente si trattano argomenti di educazione civica per la scuola primaria e secondaria di 1° grado. In alcuni casi anche approfondimenti attinenti a Filosofia per i licei. 

Storia della materia, prima un obbligo poi una scelta 

In Italia la religione entrò nelle scuole ancora prima che il paese venisse unificato, per la precisione nel Regno di Sardegna. All’epoca veniva insegnata solo durante la prima e la seconda elementare dal maestro come tutte le altre lezioni. Non c’era però una vera e propria ora dedicata, ma veniva inclusa in altre materie come storia, geografia e di lingua italiana.
 
Sotto il regno d’Italia esisteva il vincolo secondo cui le scuole magistrali per gli insegnanti avrebbero dovuto includere la religione cattolica. Nelle università inoltre non era possibile fornire contenuti che fossero in contrasto con i principi religiosi. In generale però l’idea della fede era considerata un modo per rafforzare l’autorità anche delle istituzione e del re. 
 
A partire dal 1988 l’insegnamento della religione fu soppresso e solo nel 1923 fece ritorno nel programma delle scuole elementari ma sotto forma di materia obbligatoria. L’anno seguente una circolare specificava però che per chi fosse legato a un’altra fede era possibile non frequentare tali lezioni.
 
Con l’avvento del fascismo nel 1929 la religione cattolica divenne una materia senza possibilità di esonero insegnata anche alle scuole medie e superiori. Questa condizione rimase quasi intatta fino al 1984, l’anno del Concordato che sancì la fine dell’obbligatorietà di questo insegnamento. Ulteriori modifiche vennero apportate nel 1985.
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