Medicina in inglese o in italiano: la guida con pro e contro
Il dilemma per l’aspirante medico inizia a monte: Medicina in inglese o in italiano? Bella domanda, anche perché la risposta non è affatto scontata. Non è necessario trasferirsi all’estero per svolgere il percorso di studi in inglese. In Italia sono ben 17 gli atenei che presentano anche questa opzione, ma optare per questa scelta non deve essere fatto alla leggera.
In quale lingua conviene studiare Medicina? Vediamo pro e contro di ciascuna opzione.
Vantaggi di studiare Medicina in inglese
Più correttamente è giusta chiamarla Medicine and Surgery. In Italia gli atenei dove è possibile optare per questo percorso sono diversi e dodici fanno parte delle università statali. Per la precisione si trovano nelle città di Bari, Bologna, Messina, Milano, Napoli, Padova, Pavia, Roma e infine Torino.
Studiare Medicina in Inglese porta ad alcuni vantaggi rispetto alla facoltà in italiano. Prima di tutto i posti disponibili per questi corsi sono nettamente inferiori rispetto a quelli previsti per Medicina in italiano. Per fare un esempio nel 2021 a livello nazionale c’erano 13.000 posti nei corsi in italiano contro i 996 per la laurea in inglese.
Un altro vantaggio riguarda gli aspiranti medici che intendono fare carriera all’estero. Anche la facoltà di Medicina in italiano viene riconosciuta, ma i colloqui sono decisamente più fluidi per chi ha svolto i sei anni di formazione in inglese. E inserirsi in breve con i colleghi è di gran lunga più facile dato l’esercizio quotidiano.
Certo per esercitare ad esempio negli Stati Uniti non basta Medicina in inglese, ma occorre superare l’ USMLE (United States Medical Licensing Examination). Si tratta di una licenza medica che comprende il superamento di tre prove.
Un terzo vantaggio è che il corso ha gli stessi contenuti e un livello medio della lingua è sufficiente per sostenere gli esami. Di norma per comprendere bene i contenuti dovrebbe bastare un certificato di fascia di livello B2.
Svantaggi del percorso in inglese
Se Medicina in inglese può tornare più utile in determinati contesti, c’è comunque un risvolto della medaglia. Ad esempio in ambito di costi c’è da considerare che la facoltà di Medicina in italiano presenta delle rette inferiori. Sono soprattutto gli atenei privati a proporre il corso in inglese e questo determina una media dei costi più alta.
Il piano di studi tra le due opzioni non varia in modo significativo, anzi è davvero molto simile. Quindi non ci sono grosse differenze nelle nozioni che alla fine si accumuleranno a parte la lingua usata per l’insegnamento. Considerato che in Italia la facoltà di Medicina in inglese non presenta per forza docenti madrelingua si paga di più per una formazione praticamente identica.
Occorre tenere conto anche che se da un lato i corsi saranno meno affollati per il minor numero di posti il test d’ingresso è molto complesso. L’esame di ingresso per questa facoltà si chiama IMAT (International Medical Admission Test). La difficoltà è comparabile, ma tutte le domande sono in inglese.
Il punteggio minimo è alla pari con il test di Medicina in italiano, ma un barlume di speranza in più forse c’è. Molti studenti provano sia il test per Medicina in inglese che l’altro, e quindi la graduatoria potrebbe liberarsi in fretta.
L’IMAT è diverso dal test di Medicina in italiano?
La prima differenza fondamentale fra i due esami è quasi scontata, ossia la data di svolgimento. Come accennato molte matricole desiderano tentare sia l’esame per Medicina in inglese che quello tradizionale. Quindi è necessario che le due prove non si svolgano in contemporanea.
La struttura dei due test invece è identica. Si compongono entrambi di 60 quesiti a risposta multipla da risolvere in 100 minuti. Le materie trattate sono logica, cultura generale, chimica, biologia, matematica e fisica. Anche i punteggi attributi alle risposte sono uguali. Ossia 1,5 punti per le risposte esatte, 0 per la domanda in bianco e -0,4 punti per ogni errore.
Secondo alcune valutazioni fatte a posteriori però il test di Medicina in inglese però presenta in genere delle domande di logica più complesse. Dal 2019 infatti è gestito da un’organizzazione famosa per somministrare quesiti di difficoltà alta, la Cambridge Assessment.
Le graduatorie dei risultati escono a loro volta in giorni diversi. Per la facoltà in italiano escono direttamente su Universitaly, per l’IMAT in un alto momento.
Quando viene pubblicata la graduatoria però i criteri per l’assegnazione dei posti sono diversi fra i due esami. Nel test di Medicina in italiano se alcuni candidati hanno lo stesso punteggio prevale chi è inferiore di età. A patto però che il punteggio di logica sia uguale, altrimenti può ottenere il posto chi aveva i risultati migliori.
Quale ateneo per la facoltà in inglese?
- Campus Bio-Medico di Roma. Una struttura grande e moderna non estranea però a polemiche. Nelle aule di questo campus vige infatti il divieto di insegnare la pratica abortiva.
- Humanitas University di Milano. Qui la facoltà in inglese esiste dal 2010 e dal 2019 c’è anche il percorso di doppia laurea Medtech School.
- Università Vita e Salute San Raffaele, a Milano. Si tratta di una delle strutture fondate più di recente.
- Università Cattolica del Sacro Cuore, a Roma. Gli studenti vengono preparati anche per sostenere l’USMLE in caso volessero lavorare negli USA.
- Ateneo Unicamillus di Roma, che collabora con l’ospedale Spallanzani.