Media ponderata: come calcolare il voto di laurea
La media ponderata è un elemento essenziale per avere maggiori opportunità di ricevere un voto di laurea elevato.
In questo modo, diventa possibile presentarsi dalla commissione con più tranquillità, senza il pericolo di andare incontro ad eventuali figuracce.
Quando calcolare la media ponderata
Quando ci si avvicina finalmente alla tanto sospirata laurea, si può iniziare a pensare di effettuare tutti i calcoli necessari per conoscere la propria media ponderata. Nel corso degli ultimi anni, è entrato in vigore un nuovo sistema di crediti formativi che ha letteralmente trasformato tale discorso. In precedenza, era sufficiente sommare tutti i voti e poi dividerli per la quantità esatta di esami sostenuti, in modo da avere come risultato la media aritmetica. Al giorno d’oggi, a ciascun esame corrisponde un determinato peso, che può essere valutato al meglio soltanto quando ci si accinge alla tesi.
Come si calcola il voto esatto di laurea
Chi ha intenzione di verificare la media ponderata, deve conoscere la quantità di crediti formativi universitari che vengono associati a ciascun esame. Bisogna infatti prendere tutti i voti finali e moltiplicarli per i loro rispettivi CFU. I prodotti devono essere sommati l’uno agli altri, col risultato conclusivo che va diviso per la quantità di CFU. Non bisogna sommare i voti e poi moltiplicarli per il totale di crediti disponibili per l’intero corso di laurea, dato che in tal caso verrebbero fuori risultati che non corrisponderebbero alla media ponderata.
Ulteriori consigli per ottenere una calcolo perfetta
Quando si decide di calcolare la media ponderata, non bisogna mai farlo a mente. Il rischio di compiere svarioni è dietro l’angolo e non è semplice memorizzare tanti numeri uno dopo l’altro. È consigliabile utilizzare la calcolatrice per agire nel modo migliore. Inoltre, bisogna sapere che la media ponderata iniziale è in trentesimi e va convertita in centodecimi. Il punteggio iniziale deve essere moltiplicato per undici e poi diviso per tre. La cifra conclusiva deve essere arrotondata per eccesso se la prima cifra decimale è maggiore o uguale a 5, mentre per difetto se è da 4 in giù.