Malattie in forma ereditaria X linked
Tra le patologie che si trasmettono in forma ereditaria le malattie X linked sono un gruppo consistente. Si chiamano così perchégli alleli che le provocano sono posizionati sul cromosoma X. Sappiamo però livello genetico gli individui di sesso femminile hanno una coppia di cromosomi XX, uno materno e uno paterno, mentre i maschi uno solo (XY).
Di conseguenza queste patologie si manifestano più di frequente negli uomini, Dobbiamo considerare però che a volte l’allele che determina l’insorgenza dei sintomi è dominante su quello sano, altre volte invece è recessivo. Di seguito ne esamineremo alcune addentrandoci anche nel meccanismo ereditario.
Le malattie X linked, un’eredità pesante
Come sappiamo nelle donne uno dei due cromosomi X posseduti viene inattivato, in modo casuale come emerso da studi condotti con la marcatura genica. Alcune cellule esprimeranno quello materno, altre quello ereditato per via paterna. I
l fenomeno si chiama Lyonizzazione dato che a scoprirlo fu la biologa Mary Lyon, che scoprì questo fenomeno nei topi nel 1961.
Questo fenomeno è legato in particolare all’azione esercitata dal gene Xist (X-inactive specific transcript) che rende inattiva la cromatina di uno dei due cromosomi. Nelle ragazze in particolare metà delle cellule esprime l’X materno e la metà restante l’X paterno. Le malattie X-linked quindi possono essere trasmesse ai figli maschi con una probabilità del 50%.
Il corredo cromosomico di un maschio infatti ha una sola copia del cromosoma X e dunque le sue cellule esprimeranno sempre quello di origine materna. Nel caso delle patologie recessive dunque le femmine saranno più spesso portatrici sane ereditando l’allele mutante dalla madre. Presenteranno la malattia solo nel caso in cui il padre ne sia affetto, ereditando entrambe le X con la mutazione.
Nel caso in cui la patologia derivi da un allele dominante invece sarà sufficiente avere un cromosoma X con la mutazione per mostrare i sintomi. Quindi sia le femmine che i maschi erediteranno la malattia nello stesso modo, sia che la madre abbia un allele mutante sia che il padre sia malato. Questo rende facile capire individuare gli individui affetti, perché in questi casi non esistono portatori sani.
Patologie recessive legate al cromosoma X
I sintomi si presentano a partire dai due o tre anni di età. Si tratta di una debolezza muscolare degli arti dovuta alla degenerazione delle fibre del muscolo.
La mutazione che posta a questa distrofia avviene a carico del gene del locus Xp21.2.
Questa condizione provoca problemi ai globuli bianchi, che diventano incapaci di produrre specie reattive dell’ossigeno (ROS). I sintomi più comuni sono lo sviluppo ascessi durante l’infanzia, ma nei casi più gravi si arriva a lesioni interne a carico del fegato, dei polmoni e dell’intestino. Grazie a un test specifico però è possibile identificare anche le portatrici sane.
Esempi di malattie X linked dominanti
Si tratta di patologie molto più rare rispetto a quelle recessive, perché spesso provocano la morte del feto all’inizio della gestazione se si tratta di un bimbo maschio. Nonostante l’allele che le provoca sia dominante su quello sano le femmine possono sopravvivere grazie al fenomeno della lyonizzazione visto prima. Un esempio tipico è la sindrome di Alport.