Libero e Virgilio Mail: cos'è successo e perché sono andate in blocco
Su Internet per giorni i possessori di un account Libero o Virgilio Mail hanno dato sfogo alla propria frustrazione per il blocco improvviso della loro casella di posta. Decine di segnalazioni hanno invaso la piattaforma Downdetector.it (molto usata anche nei casi in cui le app di messaggistica come WhatsApp smettano di funzionare).
Dopo i primi problemi rilevati la mattina del 23 gennaio sono voluti giorni per tornare anche solo a una normalità parziale. Qualche possibilità di rimborso è stata accennata, e fortunatamente almeno i dati non sono andati persi. Ma che è successo davvero ai due servizi mail?
Italiaonline dietro Virgilio Mail e Libero Mail
I comunicati ufficiali che hanno cercato di rassicurare gli utenti nel panico che sono arrivati nei giorni successivi al 23 gennaio erano a nome di Italiaonline S.p.A. Si tratta di una società molto grande di cui non fanno parte solo diversi portali come Libero e Virgilio ma anche diverse agenzie di media e offre la possibilità di aprire il proprio sito di e-commerce.
Dal 2012 quando ha assunto il nome attuale Italiaonline si è via via ampliata e dal 2021 collabora anche con l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. I suoi servizi infatti coprono praticamente tutte le attività proprie del marketing digitale per aiutare le imprese a farsi conoscere sul web.
Il down di Virgilio Mail e Libero Mail di pochi giorni fa tuttavia ha portato un danno pesante all’immagine della società. Nonostante le rassicurazioni sul fatto che sia la prima volta nella sua storia professionale che si verifica un evento del genere gli utenti sono rimasti molto delusi. Per non parlare di chi utilizza quei servizi per lavoro e per quasi una settimana non ha potuto sfruttarli.
La dinamica della vicenda
Per avere un quadro più completo è meglio descrivere la sequenza degli eventi che hanno avuto inizio nelle prime ore della mattina del 23 gennaio. Verso le 7:00 si stavano già registrando decine e decine di segnalazioni circa il disservizio degli account di posta elettronica.
Le mail inviate a indirizzi Virgilio Mail o Libero Mail tornavano al mittente con una notifica circa l’impossibilità di recapitare il messaggio. Per quanto riguarda invece i proprietari degli account intaccati non era neppure possibile aprire la casella di posta, che risultava del tutto inaccessibile. E neppure in una zona circoscritta bensì per utenti di tutta Italia.
Nei giorni successivi sono arrivati dei comunicati da parte di Italiaonline che hanno precisato come non si trattasse affatto di un attacco hacker. Il responsabile era bensì un bug interno al sistema operativo. Per la precisione si tratterebbe di un problema del nuovo software per l’archiviazione delle mail.
La sera del 28 gennaio finalmente dopo un lento ripristino che la società ha motivato legato al fatto di evitare perdite di dati la situazione si è risolta. Sia le caselle di posta di Virgilio Mail che quelle di Libero hanno ripreso a funzionare sui dispositivi Android. I problemi per gli account su iOS sono proseguiti ancora fino al 2 febbraio tranne che per la versione web.
L’entità dei danni per Libero e Virgilio Mail
I provider di posta solitamente non assicurano più alcun tentativo di spedizione della mail non consegnata una volta che sono trascorsi più di 5 giorni. Vale a dire esattamente il lasso di tempo che ha richiesto risolvere il down del servizio di Libero e Virgilio Mail. Una dettaglio che ha portato moltissimi utenti a chiedere chiarimenti ad Italiaonline soprattutto per i messaggi da terzi.
Chi dunque invia e riceve comunicazioni lavorative attraverso uno dei due provider ha rischiato o subito diversi danni a livello professionale. Il traffico a livello dei messaggi di posta elettronica accumulato in quasi 5 giorni ha rallentato molto il ripristino delle caselle. Non è stato possibile discriminare fra mail di carattere urgente o meno visto il caos.
Per rispondere alle domande la società ha invitato gli utenti a contattare il numero verde 800 591 829. Questo è stato potenziato ampliando il personale incaricato in modo da poter seguire in modo efficiente tutti i proprietari di un account su uno dei due servizi intaccati.