Leggere libri: 5 benefici di indubbia utilità
Siamo abituati a sentir dire che leggere libri sia un’ottima abitudine e che tutti dovremmo prendere in mano un testo che ci incuriosisce e dedicarci ad esso anche solo per pochi minuti.
Moltissime persone tendono a leggere poco, probabilmente perché si portano dentro la concezione tipicamente “scolastica” della lettura, fondata sull’imposizione: a scuola il libro assegnato va letto per forza, entro un determinato lasso temporale, anche laddove non stimoli affatto il nostro interesse.
Leggere libri in realtà è esattamente l’opposto, è una forma di libertà e di creatività, quali sono dunque i 5 principali benefici che contraddistinguono quest’abitudine?
Apre la mente
Aprire un libro e iniziare a leggerlo è un’azione che “apre la mente“, nel senso più profondo del termine.
Leggere consente di vivere delle emozioni, di viaggiare con l’immaginazione e di isolarsi, nel senso positivo del termine, dalla realtà e dalla quotidianità; leggere è un regalo che si fa alla propria persona, è una sorta di trattamento benessere che riguarda la mente piuttosto che il fisico.
Stimola il relax e la concentrazione
Leggere libri è un’attività estremamente rilassante, e questo è un aspetto da non sottovalutare.
La quotidianità odierna, quella che ci porta sempre a pensare al lavoro, agli impegni, al prossimo esame universitario che dovremo dare, tende ad occupare una grossa “fetta” della nostra psiche, e alla luce di questo vivere dei momenti distensivi e rilassanti può essere molto positivo.
Leggere è un’azione che sa rispondere in modo straordinariamente efficace a quest’esigenza, ed è allo stesso tempo un’attività che favorisce in modo importante la concentrazione.
Accresce costantemente la cultura personale
Leggere è un hobby che accresce costantemente la cultura.
Quest’aspetto potrebbe essere considerato eccessivamente teorico, ma in realtà non è affatto così: il nostro cervello si alimenta costantemente con ciò che recepisce dall’esterno, soprattutto tramite delle attività che richiedono un livello di concentrazione medio-alto, per questo motivo leggere arricchisce in modo costante il proprio sapere.
Questo non significa che chi studia psicologia, ad esempio, debba leggere esclusivamente testi di argomento psicologico: anche un libro di letteratura, di economia o di narrativa può trasmettere delle conoscenze che il suo cervello immagazzinerà e potrà spendere in futuro in circostanze che oggi non si potrebbero neppure immaginare, dal colloquio di lavoro alla scrittura di un articolo, dalla redazione di una tesi al semplice dialogo con una persona che ci interessa.
Migliora l’ortografia e le modalità di espressione
Più si legge, più si perfeziona il proprio modo di esprimersi e la correttezza della propria grammatica.
In molti, probabilmente, si sentirebbero un po’ “insultati” dinanzi all’idea che le proprie modalità di espressione debbano essere perfezionate, eppure la quantità di persone che commette errori ortografici e che scrive e parla in modo poco armonioso è davvero altissima e riguarda anche le fasce di popolazione che vantano notevoli titoli di studio.
Intrattenimento del tutto gratuito
Quanti sono, oggi, gli intrattenimenti gratuiti? Decisamente pochi, e anche questa è un’ulteriore ragione per leggere libri: i libri hanno di norma un costo più che accessibile, ma se si vuol evitare di spendere anche un solo euro si può far riferimento alla biblioteca più vicina, dove si troveranno migliaia di testi.