Igienista dentale: chi è, cosa fa e come diventarlo
Quella dell’igienista dentale è una professione riconosciuta per la prima volta nel 1976 ed è di fondamentale importanza nello studio di ogni dentista. Si tratta di un operatore sanitario specializzato nella cura di denti e gengive. Ma anche coinvolto nella prevenzione di irritazioni e patologie generiche oro-dentali.
Per ricoprire questo ruolo servono studi appositi. Una laurea in Igiene Dentale, come stabilito nel 1996, e l’abilitazione completa di iscrizione all’albo.
Il ruolo dell’igienista dentale
Questa figura professionale opera nella branca della medicina preventiva, che vuole evitare l’insorgenza di malattie o infezioni della bocca e delle sue parti. Si occupa direttamente della cura del cavo orale dei pazienti negli studi dentistici.
L’igienista dentale è il soggetto che svolge la pulizia dentale professionale periodica. Ossia pulisce a fondo le tasche gengivali e rimuove il tartaro che si accumula fra i denti (ablazione) e che può portare all’insorgenza di carie.
Lucida i denti con una speciale pasta abrasiva sbiancante e poi passa a lucidarne le superfici. Per i fumatori che tendono a presentare ingiallimento dei denti si tratta di una pratica abituale.
La formazione di questa figura prevede anche che sappia come trattare anche otturazioni o i cosiddetti restauri prostetici. Può inoltre svolgere profilassi oro-dentale tramite l’applicazione di fluoro e sostanze remineralizzanti. Si usano delle “mascherine” al fluoro, modellate sulla dentatura del paziente.
Comunicazione
Per individuare dove si collocano i residui di placca l’igienista dentale ricorre ad appositi rilevatori, che colorano le zone dove sono presenti i depositi di materiale dannoso per il dente.
Se durante la pulizia dovesse notare possibili complicazioni o situazioni compromesse, ha il dovere di informare il dentista. Dopodiché può aiutare nella compilazione della cartella clinica del paziente.
In ambito relativo alla salvaguardia della salute e dell’igiene orale, può dare pareri e consigli relativamente alla dieta dei pazienti. Può anche fornire indicazioni su come pulire in modo efficace la dentatura e prescrivere prodotti specifici per mantenere sani smalto e gengive.
Soprattutto per i bambini può diventare un maestro utile ad evitare situazioni spiacevoli.
Formazione e requisiti dell’igienista dentale
La formazione specifica per diventare igienista dentale consiste nel conseguimento della laurea nel corso di Igiene Dentale (L/SNT3) oppure della magistrale in Scienze delle Professioni sanitarie tecniche assistenziali.
Si tratta di un percorso incentrato sulle materie di anatomia, morfologia dentale, parodontologia e radiologia odontostomatologica. Oltre alle lezioni frontali teoriche è prevista una parte pratica per imparare il corretto utilizzo della strumentazione di lavoro e delle apparecchiature dello studio.
Nell’addestramento pratico è compresa anche una formazione su come rapportarsi con il paziente in modo efficace. L’igienista dentale deve capire come apparire professionale e consigliare adeguatamente le persone con cui viene a contatto. Può lavorare con bambini come con adulti o anziani, e la comunicazione va adattata a seconda delle circostanze.
I requisiti oltre al corso di laurea già nominato sono una buona manualità e precisione nell’utilizzo degli strumenti, oltre che predisposizione al contatto con il pubblico. Completano il profilo flessibilità e professionalità
Albo
Terminata la formazione l’igienista dentale deve iscriversi previo superamento dell’esame di abilitazione all’apposito albo professionale . Tale albo è stato istituito solo di recente, grazie alla legge 3/2018 che sancisce genericamente l’Ordine delle professioni sanitare.
. Una volta abilitato il professionista deve mantenersi aggiornato sulle tecniche e i materiali da sfruttare nell’esercizio delle sue mansioni.
Lavoro in studio o in proprio
Mansioni precluse
In quanto operatore sanitario, l’igienista non può curare le patologie del cavo orale o dentarie. Non può rimuovere le carie e neppure eseguire anestesie locali per l’estrazione dei denti o la ricostruzione delle gengive. Inoltre anche se può dare supporto per compilare il profilo clinico del paziente in cura dal dentista non ha le competenze necessarie per fare diagnosi. Permettersi di svolgere tali compiti equivale a commettere reato.