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Grazie in inglese: espressioni giuste in situazioni formali e informali

Grazie in inglese: espressioni giuste in situazioni formali e informali

grazie in inglese
  • Sara Elia
  • 8 Gennaio 2025
  • Lingue
  • 4 minuti

L'importanza dell'alfabetiere inglese

Saper dire grazie in inglese, in maniera adeguata ed educata, in base alla situazione è fondamentale per poter affermare di conoscere bene la lingua.

Analizziamo insieme delle alternative da usare per esprimersi al meglio ed ampliare il proprio lessico!

Indice
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Come esprimere gratitudine in base al contesto

Il classico termine utilizzato per dire grazie in inglese “thanks” può essere trasformato in una frase che si adatta perfettamente a ogni occasione in base al differente contesto.

Nello specifico:

  • Formale
    Situazioni che richiedono formalità, tra cui incontri ufficiali, corrispondenza professionale ed eventi importanti. In queste occasioni, l’inglese utilizzato deve essere più strutturato e rispettoso rispetto alla lingua utilizzata per convenzione. Ad esempio: I’m grateful (sono grato), I really appreciate it (lo apprezzo davvero molto), Many thanks (molte grazie);
  • Informale
    Si applica a
    situazioni quotidiane, tra amici, familiari o in contesti rilassati. Il linguaggio è più spontaneo e permette un’espressione personale più libera e casual. Ad esempio: Thanks a lot e Thanks a bunch (grazie mille) o ancora più intimi It means the world to me (significa davvero molto per me) e I’m forever indebted (ti sono debitore a vita).
  • Professionale
    Specifico in contesti di affari, dove le interazioni sono guidate da obiettivi lavorativi. Il linguaggio è professionale ma può variare dalla formalità stretta a una cordialità professionale, in base alla relazione e al contesto. Ad esempio: Obliged (riconoscente, utilizzato in chiusura di una e-mail), Much appreciated (apprezzo molto), I appreciate your help/advice/ time (apprezzo molto il tuo aiuto/consiglio/tempo).

Grazie in inglese: situazioni specifiche e modalità di risposta 

Esistono, alcune situazioni specifiche in cui è consigliato esprimere gratitudine. Si tratta di:

  • colloquio di lavoro: una volta terminato, inviare una e-mail di ringraziamento che esprima apprezzamento per l’opportunità e ribadisca l’interesse per la posizione dimostra professionalità e cortesia. In queste occasioni si può utilizzare: Thanks for everything (grazie di tutto) o I can’t thank you enough (non posso ringraziarvi abbastanza);
  • mail formale: con un giusto ringraziamento, che ne specifica il motivo, è possibile mostrare che il messaggio sia pensato e personale. Ad esempio Thanks for your help (grazie per il vostro aiuto) o Thank you very much (grazie molte);
  • contesti accademici: quando si ringrazia un professore o un mentore, il termine di ringraziamento ideale è “thank you for your guidance/assistance”, soprattutto ove accompagnato da specifici riferimenti a come tale aiuto è stato benefico.

Inoltre, oltre a saper dire grazie in inglese, di certo è necessario anche sapere come rispondere, quando è qualcun altro a ringraziare noi. Tra le espressioni più utilizzate per dire prego:

  • Not at all (figurati);
  • It was nothing (per niente un problema);
  • The pleasure was mine (il piacere è stato mio);
  • Don’t mention it (non dirlo nemmeno)
  • You’re welcome (quando hai bisogno, sei il benvenuto).

Altri modi di dire grazie in inglese

Analizziamo insieme altri modi di dire grazie in inglese che non abbiamo ancora visto finora. I più utilizzati sono:
 
  • Cheers: la versione più informale e spensierata di “Thank you,” viene utilizzato soprattutto quando qualcuno fa qualcosa di gentile. Ad esempio, un tassista che ci porta a destinazione, chiudere una mail senza essere troppo formali e rigidi o uno sconosciuto che ha fatto qualcosa di gentile come tener aperta la porta o raccogliere un oggetto caduto. Occorre precisare che questo modo di dire è maggiormente diffuso in UK, mentre è più raro negli Stati Uniti, dove assume per lo più il significato di “cin cin” durante un brindisi;
  • I owe you one: per esprimere gratitudine per un favore ricevuto, è possibile manifestare la nostra disponibilità a restituirlo in futuro con questa espressione. Tradotto in italiano significa “Te ne devo una”. Spesso si utilizza attaccato alla fine di “Thank you”;
  • Shout-out: espressione usata per fare un ringraziamento pubblico molto in voga nel mondo della musica, dello spettacolo ed on-line. Si utilizza soprattutto per ringraziare i propri supporters, fan e followers ponendo l’attenzione degli altri spettatori su un gesto in specifico. Non è quindi un termine che capiterà di dire, ma si potrebbe sentirla o leggere da qualche parte. 

Cultura ed etichetta del ringraziamento nei paesi anglofoni

Dire grazie in inglese varia significativamente per cultura ed etichetta in base al paese anglofono in cui ci si trova. Nello specifico:
 
  • Stati Uniti: dire “grazie” è un gesto quotidiano espresso liberamente e in molteplici contesti anche per piccoli favori. Ad esempio, è normale ringraziare il cameriere dopo aver ricevuto un caffè o l’autista dopo un viaggio in bus;
  • Regno Unito: l’etichetta è più formale, con enfasi sulla correttezza e sulla discrezione. In questo senso, la tendenza è quella di usare “thank you” in modo più riservato e ponderato.  Per esempio, è meno comune ringraziare per azioni di routine come l’apertura di una porta. In ambito professionale, invece, le espressioni di gratitudine seguono un protocollo specifico di rispetto e riconoscimento reciproco. 
  • Australia e Nuova Zelanda: l’approccio al ringraziamento è molto più rilassato e amichevole. L’atteggiamento informale si riflette nelle espressioni in risposta al “Thank you” più utilizzate, quali “no worries” o “no problem”.
Come è dunque evidente, la cultura influenza in modo preponderante il modo di esprimere gratitudine, rivelando diversi approcci ed aspettative sociali. Queste differenze, infatti, non riflettono solo il linguaggio, ma anche gli atteggiamenti e i valori sottostanti. 
In quest’ottica, conoscere e comprendere le sfumature è essenziale per comunicare con sensibilità ed efficacia in contesti internazionali!
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Sara Elia
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