GA4: quali sono i vantaggi e perché utilizzarlo da subito
Google Analytics 4, abbreviato GA4, rappresenta l’ultima generazione del servizio di Google pensato per monitorare le visite ai siti web. La data n cui la terza generazione rappresentata da Ultimate Analytics verrà dismessa è fissata al luglio dell’anno prossimo. Per la precisione dal 1° luglio 2023 cesserà di operare, a parte per chi è abbonato che darà l’addio il 1° ottobre.
Ma che cambiamenti può portare GA4? Tra nuove funzionalità e miglioramenti è ora di scoprirlo.
GA4 e le metriche predittivi
Una delle novità più interessanti della nuova generazione di Google Analytics 4 c’è la capacità di ipotizzare le azioni future dei visitatori. In particolare ci sono tre diverse metriche predittive che GA4 può fare. Le sue predizioni di solito si spingono fino ai 7 giorni successivi rispetto alla data della raccolta dei dati. In dettaglio le previsioni sono le seguenti:
- Abbandono da parte degli utenti. Si tratta della probabilità stimata da GA4 che un utente che ha visitato il sito nella settimana precedente lo utilizzi ancora entro i 7 giorni successivi. Un sistema per capire la fedeltà degli utenti alla propria pagina web.
- Probabilità legata agli acquisti. In questo caso si tratta di che quanto sia probabile che gli utenti attivi entro le quattro settimane precedenti acquistino qualcosa entro 7 giorni.
- Entrate. In parte legata alla precedente, è la stima della cifra attesa in seguito agli acquisti nei 28 giorni successivi alla raccolta dei dati. Si basa come per gli acquisti sugli utenti che sono stati attivi nelle quattro settimane precedenti.
Per poter usare questi modelli predittivi però a GA4 serve che siano rispettati determinati requisiti. Serve un campione abbastanza grande su cui basare le stime sia in positivo che in negativo. Diversamente la probabilità predetta potrebbe risultare poco affidabile.
Miglioramenti relativi alla privacy
GA4 ha provveduto anche a implementare la sua funzione Google Consent Mode. Come dice il nome stesso si tratta di una modalità che si preoccupa di aggiustare i tag in base al consenso degli utenti. Questi si possono adattare in maniera dinamica all’interno del sito web proprio grazie a questo strumento.
Questa particolare modalità è divenuta necessaria già dal 2016 dopo l’introduzione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Tale regolamento definisce che per il trattamento dei dati personali spetta ai titolari dei siti web assicurarsi di avere il consenso degli utenti. La tutela della privacy è un aspetto che ormai è fondamentale in ogni situazione.
Ma come funziona ora Google Consent Mode con GA4? Semplicemente ogni volta che un utente che naviga sul web nega l’acquisizione di informazioni personali i tag si adattano di conseguenza. In questo modo tutto avviene in automatico senza la necessità di dover controllare. Google Analytics riceve i cookie statistici e varia la raccolta dati in base a quelli.
Va ricordato che da gennaio di quest’anno sono entrate in vigore alcune modifiche al GDPR molto severe in materia di privacy. Oltre all’esplicito consenso degli utenti per ogni raccolta dati serve un fornire un contatto della figura responsabile per ogni sito aziendale. In caso di violazione delle norme occorre fare la denuncia entro un massimo di 72 ore (3 giorni esatti).
Nuovi modelli di attribuzione per GA4
Su GA4 diventa molto più elaborata la stima dei parametri e si possono utilizzare ben 7 diversi modelli di attribuzione. Tra questi diventa possibile variare quando si analizzano i report. Ogni modello si basa però sullo stesso principio, ossia il confronto fra gli utenti esposti a un canale e quelli estranei rispetto alla probabilità di conversione.
Questa finestra può quindi essere ridotta rispetto all’impostazione predefinita di 90 giorni, venendo portata a solamente 60 o 30 giorni. Per fare le variazioni previste occorre andare sulla sezione Amministrazione e poi sulla dicitura Impostazioni di attribuzione. Quando si imposta un nuovo modello con GA4questo viene applicato in maniera retroattiva.