Full English breakfast, uno dei simboli della cultura britannica
La Full English Breakfast è molto più di una semplice colazione: è un autentico simbolo della cultura britannica, un rito mattutino che unisce gusto, convivialità e tradizione. Nata nelle case inglesi del XIX secolo come pasto sostanzioso per affrontare la giornata, la colazione all’inglese continua ancora oggi a rappresentare un’icona dell’identità nazionale e un’esperienza imperdibile per chi visita il Regno Unito.
Dalle versioni più classiche, con uova, bacon, salsicce, fagioli al pomodoro e pane tostato, fino alle reinterpretazioni moderne e vegetariane, la Full English Breakfast racconta l’evoluzione di un intero Paese: un equilibrio perfetto tra tradizione e adattamento ai tempi.
Nei prossimi paragrafi scopriremo come si compone la colazione inglese completa, le sue origini storiche, le varianti regionali e i motivi per cui questa pietanza è diventata un vero e proprio patrimonio gastronomico britannico, amato in tutto il mondo.
Full English breakfast: dalle origini ai giorni nostri
In questo senso, il primo pasto doveva fornire l’energia necessaria per ore di fatica nei campi, e comprendeva alimenti ricchi di grassi, proteine e carboidrati, quali carne salata, uova, pane e birra. Quest’ultima sostituiva tè e caffè, che sarebbero arrivati in Inghilterra solo nei secoli successivi.
Da che cosa è composta la Full English Breakfast
- uova, solitamente all’occhio di bue o strapazzate;
- bacon, ovvero carne suina salata e leggermente affumicata, diversa dalla pancetta italiana per taglio e consistenza. Spesso viene cotto in padella fino a diventare croccante;
- salsicce, chiamate “bangers“, e black pudding, un insaccato dal sapore intenso a base di sangue e grasso di maiale, arricchito con farina d’avena e spezie;
- verdure quali pomodori grigliati, funghi saltati in padella e fagioli in salsa di pomodoro, in grado di aggiungere un tocco di dolcezza ad un piatto altrimenti del tutto salato;
- pane fritto o toast imburrati, spesso serviti con marmellate di agrumi;
- tazza di tè nero, solitamente con una goccia di latte, oppure caffè filtrato dal gusto meno intenso rispetto all’espresso italiano.
Le varianti regionali
- Irish Breakfast: si distingue per la presenza del soda bread, un pane preparato con bicarbonato di sodio al posto del lievito, dalla consistenza più densa e un sapore leggermente acido, perfetto per accompagnare salsicce e uova. Essa viene inoltre consumata in qualsiasi momento della giornata, non solo al mattino.
- Scottish Breakfast: presenta sapori più rustici grazie alla presenza, oltre agli ingredienti tradizionali, di “potato scones”, focaccine di patate bollite cotte in padella con burro e sale, “oatcakes” biscotti croccanti d’avena e “haggis” un insaccato preparato con interiora di pecora, grasso e spezie, che aggiunge una nota intensa al piatto;
- Wales Breakfast: nel Galles, la colazione si arricchisce del “averbread”, un ingrediente molto particolare ottenuto da alghe bollite e mescolate con fiocchi d’avena, poi fritte fino a formare una crosticina dorata.
Tradizione e cultura pop
Nei cafè e hotel di tutto il Regno Unito viene infatti servita ai turisti come rituale di tradizione e ospitalità per chi vuole provare un’autentica esperienza anglosassone.