L'approccio di Tom Brady sulla forza mentale
La storia di Tom Brady ci insegna che la forza mentale si può allenare focalizzandosi su ciò che è in nostro controllo e utilizzando le sfide per migliorarci.
Scopriamo insieme la mentalità del miglior quarterback di sempre!
Indice
La mentalità vincente di Tom Brady
Tom Brady, tra i giocatori di football più celebri a livello mondiale, all’ inizio della sua carriera veniva considerato poco talentuoso.
Atleta mediocre, fisicamente molto fragile e con una struttura inadeguata per il livello NFL. Pur non possedendo le qualità fisiche e tecniche degli altri giocatori, Brady aveva una qualità particolare: la sua mentalità.
Ed è proprio il suo “will-over-skill mindset” (letteralmente: la volontà può trionfare su tutto) ad essere stata determinante nel renderlo, nel tempo, più forte.
Ed è proprio il suo “will-over-skill mindset” (letteralmente: la volontà può trionfare su tutto) ad essere stata determinante nel renderlo, nel tempo, più forte.
Secondo Brady, infatti, la forza mentale può essere allenata focalizzandosi su alcuni fattori in grado di fare la differenza:
- cercare di dare sempre il massimo;
- concentrarsi su sulle cose che si possono controllare e non sul risultato;
- avere il desiderio di migliorarsi continuamente;
- utilizzare le sfide come esperimenti per farlo;
- imparare dai propri errori.
Nelle sue parole “la forza mentale è un’attitudine basata sul fare il meglio che puoi nel presente mentre pensi di poter fare ancora meglio in futuro”.
Agendo in questo modo, Tom Brady è riuscito a superare i suoi limiti fisici e diventare il quarterback perfetto uomo immagine della lega.
Brady ha cambiato lo sport del football per la continuità mostrata negli anni e per la capacità di separare la parte mentale del gioco dalla dimensione fisica. La sua forza è proprio il suo modo di pensare che gli permette una comprensione del gioco in toto.
Forza mentale e focalizzazione
Tom Brady incarna alla perfezione lo spirito della filosofia stoica.
La saggezza, in base all’antica filosofia, è nel comprendere la differenza tra le cose che si può e non si può controllare. Ed è proprio questo il mantra e la forza mentale del celebre giocatore.
Brady, infatti, ha sempre cercato di massimizzare la propria performance focalizzandosi e lavorando duramente sulle cose in suo controllo. E quindi il fisico, l’etica del lavoro e, soprattutto il proprio atteggiamento. È proprio quest’ultimo fattore, infatti, qualcosa a che si può controllare, decidendo se rimanere positivi o cercare scuse.
È infatti normale che accadano cose negative, ma è necessario restare positivi. Se questi fattori sfuggono al nostro controllo, i moti interiori invece li decidiamo noi. Sentirsi vittime ed arrabbiarsi, focalizzandosi sulle cose negative, produce solo effetti negativi senza arrecare alcun vantaggio.
Lottare contro ciò che non possiamo cambiare è inutile e provoca sofferenza. Molto più saggio è invece focalizzarsi sulle cose che siamo in potere di migliorare.
La scelta più costruttiva è quindi rifiutare di prendere le cose sul personale ma lasciarle andare ed imparare e diventare la migliore versione di sé stessi.
In definitiva Brady pensa che ciò che conti davvero non sia il risultato, ma un impegno al massimo delle proprie possibilità. Nel contesto calcistico, di certo anche in relazione al potenziale della squadra.
Difficoltà come opportunità di crescita e sviluppo di forza mentale
Brady è stato fortemente influenzato dalla filosofia stoica.
In base al pensiero filosofico ciò che ci ostacola ci da potere perché le cose che intralciano la vita diventano vita stessa. In ogni sfida si nasconde un’opportunità di crescita che consente di mettere in pratica virtù come coraggio, ragione, pazienza ed autodisciplina.
Le persone che invece non affrontano difficoltà nella vita non possono mettersi alla prova né capire di cosa sono capaci veramente. E di conseguenza non sviluppano la propria forza e resilienza mentale.
Per migliorarsi veramente è quindi fondamentale trovare la forza mentale di affrontare difficoltà e sfide come un’opportunità per mettersi alla prova e imparare.
Secondo Brady tale forza non è una qualità innata, ma un atteggiamento che si sviluppa e si autoalimenta attraverso il superamento delle situazioni difficili. Il fatto di non avere talento ha affinato in lui questa qualità in un modo che non avrebbe raggiunto se non avesse dovuto affrontare le molte sfide. Le esperienze peggiori si sono rivelate le migliori perché sono quelle che gli hanno permesso di imparare di più.
Capita infatti che chi è naturalmente dotato o portato per qualcosa non subisca mai un vero e proprio cambiamento che sviluppi la forza mentale. Gli ostacoli, invece, agiscono come stimolo per l’azione: sono proprio le difficoltà che spingono a dare il meglio di sé stessi.
Applicazione pratica della mentalità sul campo da gioco
Anche da un punto di vista sportivo ogni sconfitta deve essere utilizzata come un’opportunità per imparare qualcosa.
Secondo Brady, infatti, una partita è sempre un esperimento. E il successo è la serenità che deriva dalla soddisfazione di sapere di aver fatto tutto il possibile per dare il meglio in campo.
Durante l’allenamento si implementano strategie, idee e ipotesi su come si potrebbe sviluppare il gioco. Ma alla fine ciò che accadrà durante la partita è imprevedibile. Vedere un eventuale sconfitta come un insegnamento da cui trarne un qualche beneficio, rende la partita un esperimento positivo a prescindere dal risultato.
Utilizzare le partite perse come un mezzo per diventare migliore produce un impatto positivo superiore a qualsiasi beneficio derivante da una vittoria. Agire in questo modo permette e di incanalare l’emotiva in una direzione positiva, anche quando le cose si fanno difficili.
Le basi dell’approccio di Tom Bray alla sua carriera sportiva, lavorativa e personale possono essere un esempio utile per tutti. Concentrarsi sullo sforzo, rimanere positivi quando le cose vanno male ed imparare dalle sconfitte può trasformare gli errori in lezioni preziose e i fallimenti in vittorie. Se infatti capita di non avere controllo su ciò che accade, si ha sempre la scelta su come reagire.
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