Fisioterapia o Medicina: quale facoltà scegliere? Risolviamo il problema
Fisioterapia o Medicina? Questo è il vero dilemma per molte future matricole universitarie al momento di iscriversi ai test. Entrambe afferiscono all’area sanitaria e di cura della persona, ma sono molto diverse per gli sbocchi lavorativi che offrono. Essere medici o seguire la riabilitazione non sono affatto la stessa cosa, per quanto entrambe le professioni siano impegnative.
Dunque, come capire se si vuole essere un fisioterapista o un medico? Ecco una guida per scoprirlo.
Fisioterapia o Medicina…o meglio: triennale o magistrale?
Si sente spesso parlare della facoltà di Medicina come quella perfetta per assicurarsi un futuro e soprattutto un lauto stipendio. Peccato che per raggiungere questa fantomatica terra promessa ci vogliano sacrifici, studio e soprattutto almeno sei anni. Nel dibattito sulla scelta fra Fisioterapia o Medicina un fattore fondamentale è il tempo che richiedono.
Per diventare medico c’è un percorso a ciclo unico mentre la laurea per diventare fisioterapista è una triennale. Una volta terminata la scuola superiore iniziare l’università non è una scelta semplice e molti temono di cambiare idea quando è troppo tardi. Una triennale richiede di pianificare entro un tempo più breve ed è un traguardo più vicino.
Di contro però preferire la prima fra Fisioterapia o Medicina può restringere il campo di chi desidera comunque lavorare in ambito sanitario. Il fisioterapista può a sua volta specializzarsi ma ha un ventaglio di scelte limitato. Scegliere Medicina invece apre a diverse strade, fra specializzazioni o percorsi di ricerca.
Bisogna però considerare che terminata la triennale di Fisioterapia si può comunque proseguire con i due anni della magistrale. Vale a dire il corso di Scienze riabilitative delle professioni sanitarie. Con questo titolo le possibilità si allargano e rendono meno sbilanciato il divario fra le scelte di chi sceglie Fisioterapia o Medicina.
Fisioterapia o Medicina: approccio pratico o teorico?
Trattandosi di percorsi di durata molto diversa, optare per Fisioterapia o Medicina significa anche ricevere un’istruzione molto diversa. Una triennale è una laurea in cui tutti gli elementi di una laurea a ciclo unico sono condensati in meno anni. Questi sono formazione teorica, tirocini sul campo e laboratori oltre ovviamente alla stesura della tesi per la prova finale.
I sei anni di Medicina si articolano bilanciando equamente il tutto, ma i primi due anni di studio prediligono le lezioni frontali di natura teorica. A Fisioterapia invece già dal primo anno si inizia la formazione pratica alternata alle spiegazioni in classe. Un’organizzazione comune fra le triennali scientifiche, come ad esempio anche Chimica o Biologia.
In questo senso a Medicina c’è più tempo per ambientarsi, anche considerato che il primo anno di corso ha esami comuni con altre facoltà. Chi fosse indeciso fra Fisioterapia o Medicina e scegliesse la seconda potrebbe ancora ritirarsi dopo il primo anno. Il tutto anche facendo valere gli esami in comune e non rischiando di dover partire da zero, per quanto sia l’università a decidere.
Di contro Fisioterapia mette subito gli studenti di fronte a ciò che li aspetta nel mondo del lavoro. In questo modo in breve le matricole possono capire se si sentono portate per la professione di sbocco oppure no. A Medicina invece la parte più difficile (es. l’approccio alle malattie) arriva solo al terzo anno, svelando chi ha davvero lo stomaco per la professione.
Fisioterapia, come si accede
Che si scelga Fisioterapia o Medicina insomma si deve sempre sostenere un esame di ingresso. Nel primo caso però non c’è una graduatoria nazionale a differenza di quanto accade invece per chi intende seguire il corso di Medicina. Ogni università pubblica la propria graduatoria, che però comprende tutte le professioni sanitarie indicate nelle preferenze.
Affrontare il test di Professioni Sanitarie infatti comprende una scelta ulteriore a quella fra Fisioterapia o Medicina. Serve indicare una lista di corsi di laurea che si desidera frequentare in ordine di preferenza. Va precisato che entrare per esempio alla seconda scelta esclude per forza al terza ma è ancora valido un ripescaggio per il primo corso indicato.