Erc Consolidator Grant: la Ca' Foscari conquista 4 progetti
Il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) assegna i suoi Grant solo ai ricercatori più meritevoli. Si tratta di finanziamenti molto difficili da ottenere in quanto sono riservati alle eccellenze europee. Non si può quindi che essere orgogliosi del personale di ricerca dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove sono stati in quattro a ricevere questo merito.
Un vero primato nel panorama italiano considerando che gli Erc Consolidator Grant concessi al nostro paese in tutto sono stati 21. Vediamo di approfondire la dinamica di assegnazione del finanziamento e i progetti che se ne sono dimostrati degni.
Come funzionano gli Erc Consolidator Grant
Per reputare quali ricercatori si dimostrino degni di ricevere .questo fondo il Consiglio di Ricerca Europeo ha stilato diversi criteri. Non ci sono però limitazioni relative al settore di ricerca, quindi la materia o la scuola di riferimento non costituiscono un elemento discriminante. Occorre indicare la Host Institution (HI) ossia la sede in cui si effettueranno le attività.
Questa HI come precisa l’Erc può essere sia l’organizzazione pubblica o privata dove il ricercatore sta già lavorando o anche un altro istituto. L’importante è che si trovi all’interno dell’Unione Europea. Questo si estende anche ai paesi associati, tra cui la Turchia, la Norvegia, Israele, il Kosovo e diversi altri.
Nel momento in cui si sottopone la domanda (application) per il finanziamento deve risultare un solo Principal Investigator (PI) ossia un ricercatore capo. Se la procedura va a buon fine, il Consolidator Grant viene erogato al PI e alla Host Institution indicate. Poiché il fondo è concesso a titolo individuale starà al ricercatore il compito di assumere dei collaboratori.
Coloro che entreranno nel team di ricerca possono anche trovarsi in paesi non europei. Il tetto massimo di questo genere di finanziamento è di 2 milioni di euro da utilizzare entro un periodo di 5 anni. In casi particolari (ad esempio dove siano richieste delle trasferte) è possibile richiedere fino a un milione di euro in più.
Pascal Bohleber e i carotaggi
I ricercatori che possono vantare l’ottenimento dell’Erc Consolidator Grant quest’anno operano in ambiti molto diversi fra loro. Dato che il primo pensiero va al settore scientifico tanto vale nominare per primo Pascal Bohleber, che afferisce al Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’ateneo veneziano.
Bohleber lavora qui già da quasi quattro anni e vanta già un dottorato in Fisica conseguito in Germania. Si occupa in particolare dell’analisi dei carotaggi di ghiaccio effettuati in profondità per comprendere la storia del clima sulla Terra. La sua sede di lavoro è il campus scientifico che Ca’ Foscari ha predisposto a Mestre pochi anni fa.
Grazie al fondo conferitogli dall’Erc ora Bohleber intende procedere nella sua ricerca integrandovi il supporto di un’intelligenza artificiale. Uno strumento che renderà molto più rapide le analisi sui carotaggi che presto verranno effettuati in Antartide. Si tratta del progetto Beyond Epica che punterà a fare estrazioni a 808 metri sotto la superficie del Polo Sud.
Man mano che si scende si torna indietro e si scava nella memoria dei ghiacci del Pianeta. In questo modo è possibile scoprire le condizioni climatiche che esistevano anche più di un milione di anni fa. Al momento s è già oltrepassato il limite dei 700 metri di profondità.
Un Erc Consolidator Grant per la Filosofia
Un altro ricercatore che onora l’università veneziana è il professor Matteo Pasquinelli, che ora insegna Filosofia dei Media a Karlsruhe, in Germania. Nel suo caso grazie al fondo potrà fare ritorno in Italia per la gioia dell’ateneo che è pronto a riaccoglierlo. All’estero Pasquinelli si è occupato di gestire un team di ricerca sull’interazione fra intelligenza artificiale e media, chiamato KIM.
Il progetto che gli è valso l’Erc si occuperà dello sviluppo degli algoritmi per l’apprendimento automatico e della loro nascita. Proverà dunque a unire e collegare i modelli mentali che si sono evoluti nella società e nell’essere umano con le loro versioni cybernetiche. Si tratta di un lavoro che risulta un misto di riflessione sul ragionamento umano e le nuove tecnologie informatiche.
Pasquinelli vanta già diverse pubblicazioni e libri che hanno come tema centrale la storia degli algoritmi per le AI. Ha scritto articoli per il Journal of Interdisciplinary History of Ideas e South Atlantic Quarterly.