Spesso ti sei chiesto cos’è l’equinozio primavera e autunno e non hai trovato risposta? In questo articolo troverai 5 informazioni utili da conoscere sugli equinozi.
Equinozio significa che giorno e notte hanno la stessa durata: quindi stesse ore di luce e di ombra.
Equinozio primavera e autunno: 5 cose che non sapevi
1. Equinozi e solstizi sono i 4 vertici dell’orbita della terra intorno al sole
L’inclinazione naturale dell’asse terrestre, calcolata intorno ai 23,5°, è l’elemento che determina l’alternarsi delle stagioni. Se l’asse terrestre fosse perfettamente verticale, infatti, il sole colpirebbe la terra in modo esattamente perpendicolare all’equatore sempre. In realtà, questo non accade quasi mai, anzi: i momenti in cui il sole si trova allo zenit all’equatore – ovvero è perfettamente perpendicolare a mezzogiorno – sono solo 2 in tutto l’anno e cadono, all’incirca, il 21 marzo e il 23 settembre.
Questi due momenti si alternano ai solstizi che sono, invece, i giorni in cui il sole è allo zenit rispettivamente al Tropico del Cancro e del Capricorno.
2. Ore di luce e di ombra nei giorni di equinozio
Solo in questi due giorni dell’anno, quindi, la terra viene illuminata esattamente a metà dal sole: ovvero la metà illuminata ha la stessa superficie di quella che resta in ombra. Questo significa che ogni località del globo la notte avrà la stessa durata del giorno – questo non è sempre verificabile al minuto, a causa dei fenomeni di rifrazione della nostra atmosfera che permettono alla luce del sole di vedersi anche poco prima che compaia all’orizzonte.
Convenzionalmente si è scelto di far iniziare la primavera e l’autunno nelle giornate di rispettivo equinozio.
3. Equinozio di primavera e rinascita
L’equinozio di primavera è il momento di passaggio tra il solstizio d’inverno e il solstizio d’estate. Il nostro emisfero raggiunge questa parità di ore di luce e di ombra e si prepara a raggiungere il punto in cui sarà maggiormente illuminato: una specie di giro di boa dal momento più buio a quello di maggiore luce.
L’equinozio di primavera viene percepito in modo incredibilmente forte anche dalla vegetazione, dai fiori e dagli animali. E’ l’inizio di una nuova stagione di luce che si concluderà nel momento dell’equinozio di autunno, ovvero nel giorno in cui le ore di ombra inizieranno a superare quelle di sole.
Per l’emisfero opposto, ovviamente, valgono le stesse considerazioni invertite.
4. Equinozio di autunno come chiusura
Una volta trascorso il solstizio d’estate, ovvero il punto di massima luce per l’emisfero settentrionale, ci si avvia verso un calo delle ore di luce che raggiungono la parità con quelle di ombra il 23 settembre.
Da questa data in avanti le giornate inizieranno sempre più tardi e si concluderanno prima: il nostro emisfero sarà sempre più inclinato nella direzione più lontana dal Sole e questo significa che riceverà i raggi con un’inclinazione maggiore.
5. Riti e celebrazioni equinozio primavera e autunno
La Pasqua nella tradizione cattolica, la festa nazionale del Giappone, la Giornata della Terra, l’inizio dell’anno astrologico sono tutte celebrazioni che hanno un legame con l’equinozio di primavera e sono connesse con il significato di rinascita, illuminazione e vittoria della luce sulle tenebre.
L’quinozio di autunno ha la valenza opposta nella natura e nei riti in tutto il mondo: cadono le foglie e si iniziano le preparazioni per il lungo inverno, le conserve, il vino, le potature.