Droni: la modalità di spedizione che rivoluzionerà le consegne
Le spedizioni e le consegne mediante droni potrebbero sembrare ancora ben lontane dal diventare realtà, eppure non è così. È vero, è passato ormai del tempo da quando Amazon annunciò la possibile consegna degli ordini mediante questa tecnologia. L’azienda ha infatti iniziato a pensare ad un servizio del genere già nel lontano 2016 e, al momento, questo metodo non è ancora attivo.
Ma, anche se Amazon non consegna ancora mediante droni, questo non significa che altre aziende non lo facciano già. Ci sono infatti numerose imprese, quali ad esempio Wing di Google, che utilizzano già questo metodo di spedizione innovativo.
Cerchiamo quindi di capire a che punto siamo con la consegna mediante i droni e cosa dobbiamo aspettarci da questo metodo di spedizione rivoluzionario e futuristico.
Droni per la spedizione: di cosa si tratta
Quando parliamo di droni, indichiamo dei piccoli veicoli, che viaggiano per via aerea, senza la necessità di un pilota interno. Se utilizzati per effettuare consegne, quindi, le aziende dovranno fare i conti con l’assenza di un operatore umano che agevoli la consegna.
Anche per questa ragione, almeno per il momento, i primi tentativi di consegna e spedizione mediante droni riguardano oggetti poco voluminosi.
Ad esempio, sono famose a livello mondiale le prove (ed il relativo progetto pilota) che l’azienda Swiggy sta effettuando da qualche mese per rendere operativa questa tipologia di consegna.
Swiggy è un’azienda indiana che si occupa di consegna di cibo a domicilio ed ha intenzione di implementare questa forma di spedizione per i propri ordini.
Almeno per il momento, però, l’azienda ha deciso di utilizzare i droni non per la consegna finale al cliente, ma per rifornire negozi e venditori. Saranno poi degli operatori in carne ed ossa a consegnare l’ordine al cliente finale.
Ma anche altre aziende stanno attualmente puntando risorse ed energie per implementare i droni nei loro servizi di consegna.
La già citata Wing, di proprietà di Google, ha addirittura superato Swiggy, che è ancora alla sua fase di prova.
Wing ha infatti già effettuato più di 100.000 consegne in Australia, nella cittadina di Logan. Ed è attualmente impegnata nella propria espansione in altre aree. Vari test, ad esempio, stanno avendo luogo in Norvegia. Ma Google, ovviamente, punta ancor più in alto: a breve, le consegne mediante droni verranno estese anche ad altri Paesi.
Caratteristiche (e limiti) della spedizione con droni
Dato che altre aziende stanno cercando di approfittare della nuova tecnologia, viene spontaneo chiedersi come mai Amazon si sia lasciato sfuggire questa opportunità.
Dal 2016 ad oggi, in effetti, non abbiamo avuto notizie in merito alla possibile implementazione dei droni nelle consegne degli ordini Amazon.
La ragione è presto spiegata: questa tipologia di consegna è ancora affetta da numerosi limiti, che dovranno essere superati.
Innanzitutto, si tratta di una modalità di spedizione efficace solamente se si tratta di consegnare prodotti di piccole dimensioni. Via libera a cibo, medicine, libri e prodotti poco voluminosi.
Per la consegna di pacchi di dimensioni elevate, i droni non possono esserci d’aiuto, almeno per il momento.
Inoltre, c’è un altro aspetto da considerare: perché le consegne mediante droni siano davvero sicure, l’area che il dispositivo deve sorvolare deve essere a bassa densità demografica. In caso contrario, si potrebbero avere problematiche nel sorvolare la zona e, soprattutto, nella successiva consegna.
Tutte le sfide da risolvere per rendere operativa la spedizione con droni
Anche quella della consegna al cliente finale è una delle sfide da risolvere in caso di spedizione mediante drone.
Infatti, se per coloro che abitano in una casa singola non vi saranno problemi della ricezione dell’ordine, lo stesso non si può dire nel caso in cui si abiti in un palazzo.
Un cliente che abita in una casa singola potrà ricevere il proprio ordine direttamente davanti alla porta della propria abitazione. Per chi vive in appartamento, cosa molto comune, si pone invece il problema della fattibilità della consegna.
Problema che ha anche a che fare con la sicurezza: per chi vive in appartamenti, condomini e residence molto popolati, un ordine lasciato davanti al portone potrebbe essere smarrito o rubato.
Inoltre, la consegna con droni potrebbe essere oggetto di hackeraggio. Trattandosi di un dispositivo connesso alla rete, i cybercriminali potrebbero attaccarlo e impossessarsi dell’ordine.
Dei vantaggi che vanno oltre i limiti
In ogni caso, la spedizione mediante droni potrebbe garantire dei vantaggi, il cui guadagno va ben oltre i limiti di cui abbiamo parlato.
Innanzitutto, questa tipologia di consegne potrebbe essere molto più rapida rispetto alle tradizionali consegne mediante corriere “umano”. Se ad oggi Amazon garantisce la consegna in giornata, con l’utilizzo dei droni la spedizione potrebbe avvenire addirittura entro 30 minuti.
Inoltre, questa futuristica modalità di spedizione è anche abbastanza economica. Niente più camion e carburante: la consegna su strada è molto più costosa rispetto alla potenziale consegna via drone. Tra l’altro, molto spesso, gli acquirenti ordinano un solo articolo. Il che, per l’azienda, diventa ancor più costoso. Mediante i droni, invece, i costi verrebbero sensibilmente ridotti.
Alcuni potrebbero obiettare che, in questo modo, anche il personale verrebbe tagliato, eliminando preziosi posti di lavoro. Questo è vero, ma solo in parte: ci sarà sempre bisogno di personale qualificato per la manutenzione delle nuove tecnologie (oltre che per preparare gli ordini e sistemarli sul drone).
Altro vantaggio molto interessante da considerare è la possibile riduzione del traffico. Eliminare le consegne su strada ci consentirebbe di ridurre il traffico derivante dalle consegne delle merci. Non possiamo infatti negarlo: anche i camion delle società di consegna sono spesso causa di code e traffico stradale.
L’introduzione dei droni per le consegne potrebbe aiutarci ad aggirare questo problema.
Strettamente collegato al problema del traffico, anche il problema ecologico. I camion utilizzati per le consegne infatti inquinano.
L’ultimo vantaggio delle spedizioni mediante droni è la riduzione di tale inquinamento.
Un drone, per spostarsi, non utilizza carburante, ma viene alimentato a batteria. Cosa che lo rende un metodo di spedizione più ecologico e meno inquinante (oltre che potenzialmente più economico).
Insomma, una volta risolte le sfide che rendono ancora poco fattibile questo tipo di consegna, se i droni verranno introdotti nelle spedizioni avremo solo da guadagnarci.