Diventare Tecnico della prevenzione: guida completa alla professione
La figura professionale del tecnico della prevenzione ha assunto via via un rilievo sempre maggiore. Questo è avvenuto grazie alla consapevolezza sempre più radicata sui rischi presenti nei luoghi di lavoro e l’aggiornamento della normativa a riguardo. Lo stesso è avvenuto per il ruolo da RSPP, obbligatorio ormai non solo per le aziende ma anche per le associazioni.
Vediamo come arrivare ad ottenere questa qualifica e come spenderla nel mondo del lavoro.
Chi è il tecnico della prevenzione
Questa figura si indica spesso con l’acronimo TPALL ed è uno dei profili sempre più ricercati dalle aziende più diverse. Si occupa fondamentalmente di verificare l’idoneità dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene dei diversi luoghi di lavoro. Notifica eventuali irregolarità riscontrate e fornisce pareri professionali.
Sono diversi gli aspetti che il tecnico della prevenzione deve controllare. Prima di tutto vengono gli ambienti di lavoro, che possono essere i più disparati. Possono variare fra cantieri, capannoni, laboratori o anche uffici. A seconda di quanto rilevato può richiedere accertamenti du determinati infortuni o incidenti.
Durante i rilievi sul luogo di lavoro il TPALL deve definire se le strutture rispondono alle attività che vi si devono svolgere. Un laboratorio deve rispondere a determinati requisiti di igiene e di separazione dei reparti, come per una struttura ospedaliera. Se invece si tratta di un cantiere deve avere stabilità e apparecchiature certificate.
Fanno parte delle prerogative del tecnico della prevenzione anche la formazione del personale delle imprese nell’ambito della sicurezza. Può così organizzare corsi relativi ai diversi ambiti di rischio e improntati sul settore delle aziende in cui lavora.
Questa professione è regolamentata dal Decreto Ministeriale 58/97 e dll’articolo 4 della legge 251/2000.
Competenze di ruolo
Un tecnico della prevenzione deve necessariamente possedere le seguenti competenze:
- Conoscere le seguenti branche del diritto: Pubblico, Penale e naturalmente il Diritto del Lavoro. .
- Aver appreso le basi della salute e della sicurezza del lavoro. Per quest’ultima il testo di riferimento è il Dlgs. 81/08.
- Possedere conoscenze di statistica e dei principali metodi e test di analisi dei dati, soprattutto sull’ambito epidemiologico.
- Avere appreso i principi della prevenzione e della protezione.
- Conoscere bene l’ambito del Primo Soccorso.
- Saper riconoscere e valutare l’entità dei rischi nei diversi ambienti di lavoro.
Per acquisire queste abilità un tecnico della prevenzione frequenta l’apposito corso di studi triennale. Sono diversi gli atenei italiani dove è possibile conseguire questo titolo, tra cui l’Università degli Studi di Milano. Per accedere occorre un diploma di scuola secondaria di secondo grado e il superamento di una prova d’esame per molti atenei.
Laurea come Tecnico della Prevenzione
Un aspirante tecnico della prevenzione approfondisce diverse materie durante i tre anni del corso di laurea. Impara ad applicare l’approccio scientifico per analizzare rischi e pericoli connessi alle diverse mansioni e ai vari settori Ateco. Apprende i concetti di malattia professionale, prevenzione e protezione dai rischi.
Oltre ad approfondire le ripercussioni dei vari lavori sulla salute gli studenti vengono formati anche sulla psicologia del lavoro. Lo stress lavoro correlato per esempio, ma ci sono anche gli aspetti della sociologia nell’organizzazione aziendale. Le interazioni fra i diversi ruoli possono comportare rischi dovuti a fraintendimenti.
Ai futuri tecnici servono anche dei corsi più teorici sui principi deontologici, giuridici e medici legati al loro ruolo professionale. Sapere i limiti legali del proprio campo di attività è essenziale. Gli studenti devono anche studiare bene le norme relative ai requisiti minimi di igiene e sicurezza.
Altri corsi erogati durante la laurea per diventare tecnico della prevenzione riguardano le basi della microbiologia della biochimica e della fisiologia umana. In questo modo comprendere le patologie associate alle diverse mansioni diventa più semplice.
Allo stesso modo corsi relativi alla tossicologia possono permettere di comprendere dei settori di rischio particolari. Ad esempio quello legato all’esposizione a sostanze cancerogene.
La facoltà prevede un tirocinio pratico obbligatorio per ottenere il titolo. A Milano questo stage ha il valore di 12 crediti formativi per un totale di ben 300 ore. Questo periodo può essere svolto nell’ateneo come in enti esterni ed essere sfruttato per elaborare il proprio progetto di tesi.
Sbocchi lavorativi
Specializzazioni possibili
- Master in Diritto della Sicurezza Alimentare. Propone una formazione specifica sul diritto agroalimentare e sulle norme nazionali e internazionali che regolano il settore. Questa specializzazione per tecnico della prevenzione è molto gettonata data l’importanza del controllo qualità nel settore primario.
- Master in Sicurezza e prevenzione nell’ambiente di lavoro. Si tratta di una sorta di approfondimento della laurea conseguita. Vengono approfonditi gli strumenti per eseguire interventi di riduzione o contenimento dei rischi nei diversi settori. Conta anche come aggiornamento professionale sia per i tecnici che per gli RSPP aziendali.
- Master in Sicurezza delle reti informatiche. Per chi intende formarsi sull’aspetto della sicurezza cibernetica è perfetto. Tuttavia afferendo alla dipartimento di ingegneria occorre avere conoscenze specifiche del settore.