L’emergenza legata al Coronavirus sta toccando la scuola in modo davvero rilevante, e sembra che a pagarne le spese più alte saranno soprattutto le scuole paritarie. Questi istituti, infatti, hanno un inquadramento giuridico diverso rispetto a quelle pubbliche, e sembra che si possa arrivare ad una chiusura per il 30% delle scuole paritarie cattoliche.
Scuole paritarie, a rischio il 30%
L’emergenza sanitaria metterebbe in ginocchio soprattutto le scuole paritarie: tra queste, il 30% sarebbe a rischio chiusura. Le conseguenze sarebbero, ovviamente, a cascata, in quanto si arriverebbe a dover ricollocare ben 300 mila studenti, oltre ai 40 mila lavoratori che rimarrebbero senza un impiego.
Questa situazione sarebbe ancora più difficile perché tutte le proposte che sono state avanzate in merito, e che avrebbero consentito di inserire degli aiuti nel Decreto Cura Italia, sono state respinte. Si potrebbe pensare alla possibilità di equiparare questi tipi di scuole alle aziende in generale.
Per le realtà produttive, infatti, sono stati già previsti aiuti e sgravi, ma sembra che ci sia un limite che per le scuole paritarie potrebbe essere difficile da superare alle condizioni attuali. Infatti, nel modulo che bisognerà inviare al Mise sarà necessario indicare l’iscrizione nel registro delle imprese. Questo mette in difficoltà le paritarie, in quanto la maggior parte di queste, e degli enti che le gestiscono, sono iscritte solamente al Rea.
Ecco che, quindi, le banche si ritroverebbero nell’impossibilità di dare seguito alle pratiche per conferire aiuti ed incentivi a tali tipi di istituti. Bisognerebbe, perciò, partire proprio dal modulo di iscrizione e di richiesta, modificandolo per consentire, quindi, alle scuole di poter partecipare. Ma la situazione non sarebbe comunque vicina ad una svolta.
Scuole paritarie e il problema delle rette
Anche salvando le scuole paritarie queste affronterebbero comunque una riduzione notevole delle iscrizioni. Si pensa, infatti, alla riduzione del Pil e degli stipendi di molti genitori: tanti non potranno più permettersi di pagare la retta per i propri figli. Una proposta che è stata avanzata è quella della detrazione delle rette: in questo modo, il costo che le famiglie dovranno sostenere per la scuola potrebbe essere recuperato in sede di successiva dichiarazione dei redditi.