Conservatorio: cos'è, come funziona e a quale età iniziare
Il conservatorio è un’istituzione scolastica di livello pari a quello di un ateneo universitario. Forma e prepara sia musicisti che direttori d’orchestra, oltre che cantanti e tecnici del suono. Non è facile accedere a questa scuola di musica come non lo è conciliarla con il percorso d’istruzione obbligatorio.
Il passaggio dal vecchio ordinamento del conservatorio a quello attuale ha modificato anche la durata dei corsi di studio. Più brevi, ma non meno impegnativi.
I corsi disponibili al conservatorio
Per chi si iscrive a questo istituto di alta formazione sono disponibili diversi percorsi formativi in ambito musicale:
- Esecutivo. Prepara cantanti e musicisti vari, che devono scegliere uno strumento di specializzazione. Una volta la durata dipendeva da ciò che si voleva suonare: dieci anni per il violino, sette per il contrabbasso. Ora invece come per l’università il conservatorio prevede triennale e specializzazione magistrale di due anni.
- Composizione. Si impara a comporre, ad effettuare la trascrizione di brani e anche a preparare arrangiamenti musicali per i diversi strumenti. Il percorso perfetto per chi intende mettersi alla prova realizzando delle canzoni.
- Direzione d’orchestra. Oltre naturalmente alla tecnica per guidare le diverse sezioni dell’orchestra si investe molto anche nello studio della storia della musica. Ogni epoca infatti ha caratteristiche peculiari.
- Direzione corale. Anche il coro è diviso in sezioni, o meglio in voci. Bassi, baritoni e tenori per gli uomini, contralti, mezzi soprani e soprani per le voci femminili. Dare i segnali a un coro richiede una gestualità diversa da quella richiesta in ambito orchestrale.
- Musica classica. Questo percorso del conservatorio è improntato allo studio degli aspetti stilistici della musica classica, oltre che alla sua storia e al suo repertorio.
- Musica elettronica. Si tratta di un corso dedicato ad approfondire l’analisi di questo genere e la storia delle tecnologie elettroacustiche.
- Jazz. Il jazz è la musica d’improvvisazione, una capacità che richiede una grande esperienza e conoscenza dei maggiori rappresentanti di questo genere di musica.
Il nuovo ordinamento
Con la riforma del sistema di iscrizione e ammissione la conservatorio come accennato tutti i corsi hanno la stessa durata. Ogni percorso fra quelli elencati prevede un diploma accademico di I livello (ossia il corso triennale) e uno di II livello (il corso magistrale, di due anni). I corsi triennali prevedono il conseguimento di 180 crediti formativi, come per l’Università. Al termine di questa prima fase va superata la Prova Finale.
Per il diploma magistrale ne sono previsti 120, oltre che il diploma di I livello. Gli esami hanno il voto in trentesimi come nei libretti degli atenei e non si possono sostenere le prove con più del 20% delle assenze ai corsi. La categoria dei “fuori corso” esiste anche al conservatorio di conseguenza, qualora occorra recuperare gli esami. La media accademica è ponderata sulla base dei crediti di ciascun esame.
Quando iniziare?
Un discorso diverso vale per i pre-accademici. Per qualche conservatorio il limite d’età superiore per iscriversi è fissato proprio ai diciotto anni. Per quanto riguarda il limite inferiore vediamo caso per caso.
Per gli strumenti di norma è fissato al completamento della scuola elementare, quindi a dieci o undici anni. Nel caso dei pre-accademici per lo studio della composizione si sale a un minimo di quattordici o quindici anni. Per il canto si può arrivare ad un’età minima di sedici anni, in modo che sia avvenuto il cambio della voce.
I pre-accademici sono conciliabili con la scuola?
La domanda inevitabile per gli studenti è “Il conservatorio mi porterà via troppo tempo?”. Contando che i corsi pre-accademici sono rivolti a chi sta frequentando la scuola secondaria di primo e secondo grado, la risposta è no. Ovviamente al momento dell’iscrizione alla scuola superiore occorre valutare che iscriversi a un liceo può richiedere una buona capacità di organizzazione per conciliare tutto.
Il livello A, base, prevede un impegno di circa 4 ore distribuite sull’intera settimana. I pre-accademici di secondo livello possono richiedere una media di 5 ore da trascorrere al conservatorio ogni settimana e l’ultimo livello anche 6 ore. Chiaramente anche qualora l’istituto superiore scelto prevedesse dei laboratori al pomeriggio ci sarebbero dei calcoli da fare.
I docenti del conservatorio tengono conto del fatto che gli allievi di questa tipologia di corsi debbano ultimare la scuola dell’obbligo. Per accedere ai pre-accademici è richiesta comunque una prova d’ingresso. Nel caso l’allievo abbia già dimestichezza con lo strumento si tratterà di una prova esecutiva, diversamente si svolgerà una verifica attitudinale.
E per l’Università?
Al momento è possibile frequentare allo stesso tempo Università e conservatorio, ma con forti limitazioni. Ogni anno si possono conseguire infatti un massimo di 90 crediti complessivi, nonostante entrambe le istituzione ne richiedano 60 a testa.