Concorso docenti: in 49mila per concorrere al posto
Si tratta davvero di una corsa contro il tempo, quella del Ministro all’Istruzione, per chiudere in tempi strettissimi i due bandi relativi al concorso docenti. Sono infatti in fase di approvazione i due decreti ministeriali che, appena approvati, daranno il via ai tanto attesi concorsi per docente. Sono ben 49mila gli italiani che stanno attendendo l’uscita dei bandi, che dovrebbeero arrivare a giorni, in modo da poter avere i primi docenti in cattedra già da settembre e quindi all’inizio del nuovo anno scolastico. Questa sarebbe di sicuro una nota positiva, vista la fatica fatta quest’anno per riuscire a coprire tutte le cattedre vacanti con supplenti vari.
Come saranno strutturate le prove?
Le tipologie di prove saranno diverse tra precari con almeno 3 anni di servizio e non:
- la tipologia ordinaria consisterà in ben due scritti e un orale preceduti da una prova preselettiva per quanto riguarda le regioni con più candidati, in modo da avere una buona scrematura iniziale;
per i precari con 3 anni di servizio le cose saranno invece più semplici. Dovranno soltanto affrontare una prova scritta che consisterà in un quiz di 80 domande e dovranno far valutare i titoli. Una procedura senza dubbio più veloce rispetto all’ordinaria.
Quali saranno i punteggi di valutazione?
Essendo due tipologie di concorso diverse, anche i punteggi relativi ai due concorsi saranno diversi tra loro. Per quanto riguarda quello ordinario il totale dei punti messi a disposizione sarà pari a 40 per lo scritto. Serviranno 28 punti per passare all’orale, che darà altri 40 punti ai quali vanno poi sommati i riconoscimenti dei titoli pari a 20 punti. Si tratta senza dubbio di un iter più lungo e complicato rispetto a quello previsto per i precari con 3 anni di servizio che, dovranno invece ottenere i seguenti punti: calcolando che vengono messi a disposizione 80 punti, i candidati dovranno arrivare ad una soglia minima di 56. Ogni risposta valida vale un punto, mentre quelle sbagliate valgono zero. Verranno poi anche valutati i titoli e attribuito un punto per ogni anno di servizio.
Insomma, manca ancora poco e finalmente verranno messe le carte in tavola, rendendo più chiara tutta la situazione riguardo questo argomento che fa ormai parlare da mesi docenti e sindacati, e ci si augura che i tempi, stavolta, siano davvero stretti, in modo da poter garantire lavoro agli insegnanti desiderosi di occupare la loro cattedra.