Scuola: emergenza supplenti
Qualche anno fa nessuno lo avrebbe mai immaginato: la scuola italiana è caccia ai supplenti. Dopo un lungo periodo durante il quale sono state chiuse le porte a migliaia di insegnanti, adesso la situazione si è letteralmente ribaltata. Negli istituti italiani, sono infatti numerosissime le cattedre vuote, in particolar modo quelle legate al sostegno di alunni disabili. Se questo fattore rappresenta una vera e propria emergenza, d’altro canto, dal punto di vista dei lavoratori, la situazione appare incoraggiante, in quanto saranno tantissimi gli insegnanti ad essere integrati nel sistema scolastico, già nel corso di quest’anno scolastico.
Addio all’infinito precariato?
Fare l’insegnante in Italia è stato senza dubbio molto complicato fino ad oggi; tantissimi i precari, forse la stragrande maggioranza, che hanno dovuto rinunciare al loro lavoro dei sogni a causa della totale mancanza di posti disponibili. La situazione, stando ai dati che stanno emergendo, si è letteralmente ribaltata: la scuola italiana oggi necessita di personale. Questo dato porta tutti a chiedersi: è arrivata la fine del precariato? Si tratta di una situazione che perdurerà nel tempo o tornerà l’epoca degli spostamenti da un capo all’altro dello stivale per avere la possibilità di lavorare, quando possibile?
Scuola italiana: l’anno della “supplentite”
Sembra il nome di una patologia rara, ma è semplicemente il modo nel quale gli addetti ai lavori hanno definito l’anno scolastico 2019-2020, proprio per questa caccia esasperata al supplente. Addirittura, sembra che pochi giorni prima dell’inizio delle lezioni, addirittura il 30% delle cattedre fosse scoperto, tanto che, ancora oggi, molte scuole, terminate le graduatorie interne, hanno iniziato ad attingere nominativi dalle “Mad”, ovvero le “Messe a disposizione”. Si tratta di una situazione paradossale, che in Italia non si era mai verificata prima d’ora.
Come trovare lavoro a scuola? Ecco i requisiti
Iniziamo col dire che sono due i requisiti fondamentali:
- per insegnare è necessario essere laureati, tranne che per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per alcuni istituti tecnici, nei quali è sufficiente essere in possesso del diploma;
- per i posti di sostegno è necessario disporre dell’abilitazione apposita.
Ogni tipo di laurea dà accesso a dei particolari tipi di insegnamento. E’ necessario venire inseriti nelle graduatorie triennali per avere supplenze a tempo determinato e essere abilitati all’insegnamento per poter essere inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento. Per quanto riguarda invece l’inserimento nella secondaria è necessario conseguire 24 CFU per l’insegnamento, superare il concorso ed effettuare un anno di tirocinio. Per chi non fosse ancora in possesso della laurea e volesse comunque tentare l’ingresso nel mondo della scuola, si consiglia la MAD, una candidatura spontanea prevista dalla normativa in atto.