Abilitazione insegnamento: 5 consigli per riuscirci
Quali sono i 5 consigli per conseguire l’abilitazione all’insegnamento? Diventare insegnante, in Italia, richiede un percorso piuttosto complesso.
Per un’aspirante Docente, le normative prevedono delle interessanti novità, a partire dall’abilitazione; Infatti, il requisito indispensabile per diventare insegnante è acquisire un titolo di abilitazione all’insegnamento: ecco 5 ottimi consigli infallibili!
Scuola dell’infanzia e scuola primaria
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, l’abilitazione viene conseguita automaticamente al termine del percorso accademico, che consente di ottenere un titolo abilitante, con la laurea magistrale in scienze della formazione primaria, a ciclo unico (SFP).
Per chi abbia intenzione di compiere questo tipo di percorso, il consiglio è semplicemente quello di affrontare il test di ingresso (che si svolge, generalmente, nel mese di settembre), essendo questo corso di laurea a numero programmato.
Scuola secondaria
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, dopo il 2010 era possibile conseguire l’abilitazione all’insegnamento, per una classe specifica di insegnamento o classe di concorso, con il Tirocinio Formativo Attivo (TFA).
Si trattava di un percorso da svolgersi presso le Università, a cui si accedeva a numero programmato; ciò era possibile dopo aver conseguito la laurea magistrale.
Cosa è cambiato? Da quest’anno, in seguito all’approvazione della legge di bilancio 2019, il percorso FIT è stato eliminato in favore di un concorso abilitante, che consentirà l’accesso ad un percorso, della durata di un anno, sia di formazione che di prova.
Per chi aspira ad insegnare nella scuola secondaria, il consiglio è di approfondire le modalità di accesso al concorso abilitante.
Abilitazione insegnamento 2019: Come funziona da quest’anno?
Il decreto legislativo n.59 del 2017 prevede che, per l’accesso all’insegnamento, si debba superare un concorso pubblico a cattedre. Nelle regioni in cui ci sono posti vacanti, il concorso viene bandito con cadenza biennale.
Il consiglio è di informarsi sull’eventualità di un bando emesso nella propria regione.
La partecipazione al concorso è consentita solo a chi sia già abilitato. Tuttavia, i non abilitati sono ammessi a partecipare al concorso, se in possesso dei seguenti requisiti:
- Laurea magistrale a ciclo unico, valida per le classi di concorso previste nel bando
Inoltre, è necessario verificare le classi di concorso a cui il proprio titolo consente l’accesso: a questo scopo, per il vecchio ordinamento, il MIUR ha reso disponibili dei motori di ricerca appositi.
Verificare l’avvenuto conseguimento dei Crediti Formativi Universitari (CFU) sia nelle discipline antropo-psico-pedagogiche che nelle tecnologie e metodologie didattiche.
Infine, si deve consultare le guide, presenti online, per il percorso formativo che consente l’acquisizione dei 24 CFU necessari per l’ammissione al concorso.
Dopo aver superato le prove concorsuali, i candidati saranno direttamente abilitati all’insegnamento per le stesse classi di concorso, senza dover attendere la conclusione del percorso di specializzazione, come accadeva in precedenza.