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Break Even Point: a cosa serve il punto di pareggio

Break Even Point: a cosa serve il punto di pareggio

break even point
  • Nausicaa Tecchio
  • 13 Febbraio 2024
  • Guide
  • 5 minuti

Break Even Point: il punto di pareggio fra profitti e costi

All’interno di un’azienda si parla di Break Even Point (B.E.P.) per indicare il punto di pareggio fra profitti e costi da sostenere, dove si raggiunge l’equilibrio. Al di sotto di questa soglia l’impresa va in perdita, mentre se si sale rispetto al BEP realizza dei profitti che portano in positivo il bilancio. Si tratta di un indicatore rilevante sia per le start up che per le realtà avviate e consolidate.

Si può parlare in effetti del BEP come uno dei parametri essenziali per dare una misura del successo di un’azienda dato che questa punta sempre a superarlo. Un imprenditore parte sempre dal punto di pareggio per capire come pareggiare i conti e organizzare di conseguenza la produzione.

 

Indice
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Come calcolare il Break Even Point 

Per ricavare il valore del punto di pareggio di un’impresa è necessario tenere conto di tre indicatori aziendali:

  • Costi fissi. Si tratta dei fattori produttivi che mantengono un valore costante anche se cambia il volume di attività a carico dell’azienda. Alcuni esempi sono i costi di affitto e di manutenzione ordinaria degli spazi produttivi o la parcella del commercialista o degli altri consulenti esterni che fanno visite o controlli fissi.
  • Costi variabili. Questo secondo parametro raggruppa invece i fattori produttivi il cui valore varia a seconda del carico di lavoro che affronta l’impresa. Da considerare per il calcolo del Break Even Point per esempio ci sono i prezzi delle materie prime da acquistare o quelli dovuti ai consumi energetici.
  • I ricavi. Le entrate che riceve l’azienda, che possono derivare dalla vendita di prodotti o servizi come dalla realizzazione di progetti.
La suddivisione fra costi fissi e variabili non è da considerarsi definitiva anche se fatta con attenzione. Alcuni costi considerati stabili su periodo breve possono subire variazioni nel lungo periodo, quindi la classificazione va aggiornata di conseguenza. Una volta raccolti i dati poi ci sono due metodologie per calcolare il BEP: una analitica e una grafica. 
 

Metodo analitico e grafico a confronto 

Per ricavare il Break Even Point secondo il sistema analitico si utilizza una formula matematica molto semplice. Questa consiste nel rapporto fra i costi fissi e la differenza fra il prezzo di vendita di un’unità di prodotto e il suo costo variabile. Per scriverla poi si indicano con CF i costi fissi, con PVU il prezzo di vendita per unità e con CVU il costo variabile per unità. 
 
La formula quindi si scrive BEP = CF / (PVU – CVU). Lo svantaggio di questo metodo è che il calcolo va effettuato per ogni prodotto realizzato dall’azienda dato che può richiedere materiali dal costo differente o comportare consumi più o meno elevati.
 
La differenza fra PVU e CVU corrisponde al margine di contribuzione, indicatore di rilievo per stabilire le strategie produttive.
 
Il metodo grafico per ricavare il Break Even Point invece prevede di mettere in correlazione i tre fattori visti prima. Sul piano cartesiano si inserisce sull’asse delle ascisse (x) l’ammontare della produzione, mentre su quello delle ordinate ordinate (y) vanno i costi, sia fissi che variabili. Da questi si ricavano i costi totali, rappresentati come una linea retta. 
 
Infine sullo stesso grafico si traccia la retta dei ricavi che incrociandosi con quella dei costi totali definisce la soglia del BPE. Graficamente questo non è che il punto di tangenza fra le due linee, le cui coordinate rappresentano i costi e l’attività lavorativa che si compensano fra di loro. La prima è l’ordinata del BEP e la seconda la sua ascissa.
 

L’analisi del Break Even Point

Per capire come muoversi una volta ricavato il valore del punto di pareggio si ricorre alla Break Even Analysis.
Attraverso questa analisi un’azienda può modificare il prezzo a cui mette in vendita i propri prodotti, aspetto che ha un grosso peso a livello della sua redditività. Ed è in base al costo fissato che si può ottenere un profitto.
 

In secondo luogo il punto di pareggio aiuta a fissare un obiettivo realistico e concreto in termini di guadagno per un’impresa. Avere un dato di questo tipo aiuta i team di lavoro anche in termini di motivazione. Il Break Even Point è il primo traguardo da raggiungere, dopodiché se ne possono fissare degli altri.

Ci sono inoltre delle situazioni in cui occorre prestare un’attenzione particolare alla Break Even Analysis, per esempio quando si avvia una nuova attività. Una start up parte sempre da un progetto su cui si vuole investire ma in base ai risultati dell’analisi si può comprendere se questo possa crescere o meno. Così si può intervenire per tempo per ridimensionarne alcuni aspetti.

Lo stesso vale quando un’azienda già ben avviata introduce un nuovo prodotto o servizio. Questo fattore può incidere in modo notevole sui costi variabili che deve sostenere l’impresa e dunque spostare il BPE. L’analisi quindi risulta fondamentale per fissare il prezzo ideale per la novità.

Come abbassare il punto di pareggio

Qualora il Break Even Point risulti alto da sostenere ci sono dei metodi per abbassarne il valore.
Una delle prime strategie da adottare è intervenire a livello dei costi fissi. Questi sono infatti direttamente proporzionali al BPE e più sono alti più di conseguenza si alza il punto di pareggio. Non è semplice ma ad esempio si può trasferire un negozio in una struttura con un affitto più basso.
 
Anche sui costi variabili si può agire, per quanto sia un’operazione più complessa. Si possono per esempio cambiare i fornitori del materiale facendo dei confronti fra quelli più convenienti per non perderci in termini di qualità e svolgere analisi a livello di settore. Altri aspetti da ridimensionare possono essere le spese pubblicitarie e i canali di vendita. 
 
Infine come ultima spiaggia non rimane che alzare i costi dei propri prodotti, in modo che serva vendere un numero inferiore di pezzi per arrivare a pareggiare le spese.
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