Body positivity: cos’è e le differenze tra donne e uomini
Inutile negarlo: negli ultimi anni, complici anche i nuovi mezzi di comunicazione, si sono diffusi degli standard di bellezza irreali. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di canoni di bellezza irraggiungibili, ottenuti a suon di diete sbilanciatissime. O, peggio ancora, a suon di Photoshop e programmi di fotoritocco. Per questa ragione, si è diffuso di recente il concetto di body positivity.
Uno degli obiettivi della body positivity è affrontare il modo in cui questi nuovi standard di bellezza non reali possono avere impatti sulla salute. Ci riferiamo alla salute mentale, perché è indubbio che avere un’immagine non sana del proprio corpo può causare problemi quali ansia e depressione.
Oltre che gravi disturbi alimentari.
Cosa intendiamo con body positivity
L’ampio e complesso concetto del body positivity si riferisce soprattutto all’affermazione del fatto che ognuno di noi abbia il diritto di avere un’immagine positiva del proprio corpo. E questo indipendentemente da ciò che la società indica come l’aspetto o la dimensione ideale.
Possiamo identificare il body positivity anche come il relativo movimento, che ha vari obiettivi da raggiungere.
Innanzitutto, promuovere l’accettazione di ogni forma corporea, indipendentemente dagli standard culturali. Questo primo obiettivo si ricollega strettamente al secondo, quello di aiutare ogni persona ad avere fiducia e ad accettare il proprio corpo. In terzo luogo, il movimento vuole sfidare la società odierna, combattendo e superando gli irrealistici standard fisici che si sono diffusi.
Tra le altre cose, l’atteggiamento positivo rispetto ai corpi non riguarda solamente il modo in cui ci si percepisce in base alla forma fisica.
Il concetto ha assunto, nel tempo, un’accezione molto più ampia. Include oggi non solo la forma fisica in senso stretto, ma anche la razza, la sessualità, la disabilità.
Il movimento, di base, mira a fornire un sostegno alle persone che non comprendono come i media maggiori abbiano un impatto negativo sulla salute mentale. I media sono visti come i principali colpevoli della pessima reazione che la gente ha col proprio corpo, col cibo e con la cura di sé.
Come nasce il movimento
Tendiamo spesso a considerare il movimento come figlio della nostra società. Eppure, ci sono tracce di body positivity già dagli Anni 60. All’epoca, si cercò di portare avanti l’accettazione dei corpi non proprio filiformi, denunciando la discriminazione contro le persone grasse.
Effettivamente, una delle prime associazioni, ossia la National Association to Advance Fat Acceptance, nacque negli Stati Uniti nel 1969.
L’Associazione è ancora attiva e continua a battersi per modificare l’errata concezione che abbiamo in merito al peso corporeo.
Nonostante le origini abbastanza “antiche”, il movimento body positivity nasce ufficialmente intorno al 2010. Circa una decina d’anni fa, in effetti, donne e modelle oversize iniziarono a postare foto e video sui social media che ritraevano fieramente i loro corpi.
I post erano (e sono tutt’ora) accompagnati dal noto hashtag #BodyPositivity.
Nonostante il movimento sia ormai noto e affermato, sono ancora molti gli interrogativi che spesso ci si pone sul reale significato di body positivity.
Infatti, spesso tale positività viene fraintesa ed è causa, come vedremo, di pesanti critiche al movimento stesso.
Di base, comunque, il concetto di body positivity è legato al non rimproverarsi per il proprio aspetto fisico. Ma anche per i cambiamenti che fisiologicamente avvengono in determinati momenti della vita. Non solo invecchiamento, ma anche gravidanza e particolari condizioni fisiche.
Body positivity e critiche
Nonostante il movimento del body positivity abbia il nobile scopo di aiutare a combattere i problemi mentali correlati con l’immagine di sé, le critiche non mancano.
Molti, infatti, sono portati a pensare che questa positività possa avere impatto negativo. Secondo le critiche più frequenti, l’accettazione di un corpo grasso potrebbe condurre a comportamenti alimentari scorretti.
Eppure, questo messaggio non è altro che un concetto estremamente erroneo e distorto di ciò che “body positivity” vuole dire in realtà.
Tra l’altro, ricordiamoci anche che siamo quotidianamente bombardati da immagini di corpi irrealisticamente magri. E tali corpi vengono indicati come più sani: nessuno ci ha mai detto a quale costo viene ottenuta quella magrezza sicuramente non salutare.
Inoltre, nonostante la recente apertura ad altre categorie, spesso il movimento è stato tacciato di poca inclusività.
Questa critica, purtroppo, è reale: il movimento dovrebbe essere infatti valido per qualsiasi forma corporea. Di fatto, però, la reale inclusività non viene sempre garantita.
Non solo movimento femminile: come la positività ha impatto sugli uomini
Inoltre, le maggiori esponenti del movimento sono spesso delle donne. Di frequente, gli uomini vengono quasi del tutto esclusi dal concetto di body positivity.
Questa esclusione ha delle radici comprovate scientificamente. Secondo vari studi, gli uomini manifestano meno insoddisfazione rispetto al proprio corpo.
Non solo si considerano più belli (anche in condizioni di sovrappeso). Numerose ricerche hanno mostrato come, in generale la forma del corpo percepita si avvicina, nell’uomo, alle misure ideali. Anche qualora l’uomo in questione sia ben lontano dagli standard culturali imposti.
In generale, dunque, le donne che considerano se stesse fuori dagli standard sono numericamente più numerose rispetto agli uomini.
Eppure, sarebbe scorretto dire che sono solamente le donne a lottare con problemi legati all’immagine corporea.
Innanzitutto, anche gli uomini in sovrappeso subiscono le stesse ingiustizie destinate alle donne oversize.
In secondo luogo, l’incidenza dei disturbi alimentari tra gli uomini è aumentata di recente. Negli ultimi anni, anche gli uomini sono stati colpiti dai modelli irrealistici proposti dai social media. Di conseguenza, le problematiche legate all’immagine corporea sono aumentate anche tra gli uomini.
Come accade nel caso delle donne, le problematiche legate ad una immagine corporea negativa si tramutano in disturbi. Ma anche in comportamenti malsani legati ad esercizio fisico e alimentazione.
A differenza di quanto accade con le donne, però, nel caso degli uomini si ha la tendenza a nascondere eventuali problemi di questo tipo.
Se il movimento del body positivity aiuta le donne ad accettarsi e sta crescendo esponenzialmente, per gli uomini le sorti sono abbastanza diverse.
Dato che si tende a non parlare di questo genere di problemi, le condizioni ad essi collegate restano irrisolte.
Dunque, in mancanza di modelli maschili che si battono per il body positivity legato all’uomo, ci troviamo di fronte ad un enorme problema. Tantissimi giovani hanno difficoltà ad affrontare il problema e non riescono a trovare soluzioni ai loro disturbi correlati.