Bilancio energetico: 5 cose da sapere per il Test di Medicina
Che cos’è il bilancio energetico
Il bilancio energetico corrisponde al rapporto equilibrio tra l’energia utilizzata e quella in entrata, corrispondente all’energia che si ottiene dal cibo.
Di conseguenza l’energia che si assume non deve essere inferiore a quella in uscita per mantenere le proprie condizioni di salute e la propria dimensione corporea. Al tempo stesso un ottimale bilancio energetico consente di svolgere in maniera efficace le attività fisiche, motorie e ricreative e ripristinare le componenti tissutali perse. In caso contrario si hanno variazioni delle riserve energetiche corporee con conseguente perdita o aumento di peso.
Si tratta di un argomento spesso presente all’interno dei quesiti nel Test di Medicina, pertanto vi diamo alcuni suggerimenti per ripassarlo.
Se doveste riscontrare lacune sull’argomento vi consigliamo di procedere con lo studio di manuali specifici per il superamento del Test e la frequenza di un corso in aula o online completo. Questo consentirà di acquisire le necessarie competenze teorico-pratiche indispensabili per raggiungere il vostro obiettivo.
Come calcolare il bilancio energetico
Per calcolare il bilancio energetico bisogna valutare il BRM (metabolismo basale) in quanto deve corrispondere a circa il 65-70% dell’energia in uscita quando l’organismo a riposo. Infatti si tratta dell’energia necessaria per svolgere funzioni metaboliche vitali e si misura facendo riferimento a determinati fattori. Tra questi si ricordano il fatto di avere una posizione che riduca al minimo l’attività muscolare (in genere rilassata e supina), essere a digiuno da 10-12 ore, assenza di stress e stimoli e avere temperature normali sia per l’ambiente che per il corpo. Ciò è fondamentale perché almeno il 70% dell’energia in uscita viene disparsa come calore e processi metabolici si caratterizzano per essere esoenergetici. Di conseguenza l’energia derivante dall’assunzione degli alimenti viene trasformata in energia termica. In genere il bilancio energetico viene misurato in Watt per metro cubo attraverso la calorimetria indiretta, tenendo conto dell’entità di ossigeno consumato e delle emissioni di CO2. Più si avanza con l’età e minore è il bilancio energetico perché si tende a ridurre la massa magra del corpo.
Il bilancio energetico della demolizione del glucosio
L’energia che alimenta i processi dell’organismo deriva essenzialmente dagli zuccheri attraverso la loro ossidazione parziale o la loro degradazione totale. La generazione di questa fonte di energia avviene a livello cellulare tramite la respirazione cellulare, la fermentazione e la glicolisi. Nel primo caso l’ossidazione del glucosio avviene in presenza di ossigeno, mentre la glicolisi interessa tutti gli esseri viventi. Infine la fermentazione si verifica in assenza di ossigeno e prevede l’ossidazione del glucosio a etanolo o ad acido lattico.
Il bilancio energetico del ciclo dell’urea
Il bilancio energetico del ciclo dell’urea è di -4 ATP e si svolge attraverso la glicolisi. In particolare si compone di -2 ATP ripristinare l’energia necessaria per la sintesi di arginin succinato e di -2 ATP per la carbamil-P sintetasi. Di conseguenza l’urea corrisponde all’80% dei composti azotati e l’emuntorio renale tramite cui è eliminata presenta una concentrazione pari a 30-35 g/die.
Cosa tenere a mente
Bisogna tenere a mente che nel carbamil-P l’NH3 è organicata; in caso contrario possono verificarsi conseguenze gravi, soprattutto se il problema interessa i primi enzimi del ciclo. Nel caso in cui il soggetto sia colpito da iperammonemia bisogna introdurre molecole che si fondono con la glicina o con la glutammina oppure ridurre l’apporto di proteine. Di conseguenza la quantità assunta deve essere esclusivamente funzionale alla sintesi proteica.