Anne Marie Frank, in italiano Anna Frank rappresenta un simbolo dell’Olocausto, grazie alla pubblicazione del diario che ha tenuto principalmente nel periodo di clandestinità insieme alla famiglia nel famoso “alloggio segreto”.
Chi era Anna Frank?
Anna Frank (1929 – 1945) era una ragazzina tedesca di origini ebraiche, nata in Germania e trasferitasi successivamente ad Amsterdam, per scappare alla politica antisemita di quegli anni.
La sua infanzia fu relativamente felice con il papà Otto con cui ha un rapporto speciale, la madre Eidth Frank e la sorella Margot, fino all’ascesa di Hitler e alla promulgazione delle leggi razziali. Il suo carattere appare vivace, estroverso ed intelligente e piena di interessi ma anche sensibile ed impulsiva.
Per sopravvivere ai nazisti, si nascose insieme a tutta la sua famiglia e ai Van Pels (o Van Daan come li chiama lei nel diario) e il dentista Fritz Pfeffer in un rifugio ricavato nel retro della fabbrica del padre, ancora visitabile ad Amsterdam.
Il diario o “Racconti dell’alloggio segreto”
Anna inizia a tenere un diario nel 1492 e continua per tutto il periodo della clandestinità a scrivere appunti raccontando quanto avveniva all’interno del nascondiglio.
La sua aspirazione era quella di poterlo pubblicare una volta finita la guerra, ma purtroppo non è sopravvissuta ai campi di concentramento ed è morta a Bergen – Belsen, pochi giorni prima della liberazione da parte degli alleati.
Questi fogli vengono recuperati da alcuni amici di famiglia e arrivarono al padre di Anne che decise di pubblicarli, esaudendo il suo desiderio.
Perché leggere il diario di Anna Frank?
Il diario di Anna Frank è diventato libro classico, è stato tradotto in tutto il mondo ed è uno dei libri più famosi e conosciuti. Oltre al fatto che la lettura è sempre un arricchimento, perché sceglierlo?
# 1 La sua testimonianza ha un valore straordinario
Nel diario il tema della discriminazione viene affrontato dal punto di vista di una ragazzina, con la leggerezza che, nonostante tutto, appartiene a quell’età. Trasmette perfettamente tutte le sensazioni che si provano a dover rimanere rinchiusi in un rifugio molto piccolo, non poter vedere il cielo e il senso di impotenza che ne deriva, producendo un forte impatto emotivo sul lettore.
#2 Un monito contro l’odio e la discriminazione
Rappresenta anche una straordinaria testimonianza delle conseguenze della discriminazione e dell’odio razzista, che tutt’ora non sono state sconfitti, attuale anche nel clima storico e politico attuale di grandi migrazioni. Anna racconta che cosa ha significato per lei essere costretta, in quanto ebrea a nascondersi e non solo a non poter vivere una vita normale, ma neanche poter guardare fuori dalla finestra il cielo.
#3 Per costruire il futuro devi conoscere il passato (Otto Frank)
Questa frase è esposta in un pannello proprio all’interno della casa museo di Anne Frank, presso l’alloggio segreto e descrive alla perfezione perché questo diario è stato scritto e pubblicato: per fare in modo che la storia di moltissimi ebrei fosse nota e conosciuta e servisse come monito per costruire il futuro su valori quali la solidarietà e l’uguaglianza.
#4 Testimonianza di solidarietà
Gli episodi più belli del libro sono quelli che riguardano tutti i gesti di solidarietà, in particolare le azioni di chi decise di spendersi, rischiando anche la vita, per aiutare le due famiglie i Frank e i Van Pelts e le frequenti visite all’alloggio.
#5 L’esempio di Anne Frank: non mi accontenterò di un futuro modesto
Infine, Anne Frank colpisce per la sua personalità forte. Ha le idee chiare sul suo futuro, non si vuole accontentare di fare la casalinga ma sogna una carriera, come scrittrice o giornalista. Si considera molto indipendente ma è anche sensibile e imperfetta, con tutti i difetti tipici dell’adolescenza, ma una grande voglia di vivere e pensare al dopo.
Per tutti questi motivi, rappresenta sicuramente un modello positivo da prendere ad esempio. Scopri anche tu qual è la tua strada.