Watt: guida pratica alla comprensione dell'unità di misura
Nel sistema Internazionale delle unità di misura (S.I.) il Watt serve per esprimere la potenza. L’indicazione della potenza massima si può trovare su qualsiasi elettrodomestico nel libretto d’istruzioni, ma si usa anche in relazione ad un’intero impianto. Il concetto di questa misura è ricorrente nella vita quotidiana come quello della temperatura. Soprattutto per quanto riguarda i consumi di elettricità.
Appare evidente la necessità di acquisire dimestichezza con il watt come con i suoi multipli e sottomultipli.
Il Watt, unità di misura derivata.
I multipli della misura della potenza.
I multipli del Watt utilizzati arrivano ad avere una notazione scientifica di 1024. Qui le elenchiamo, evidenziando quelle più familiari:
decawatt = daW = 10 W.
ettowatt = hW = 100 W.
kilowatt = kW = 1000 W (in forma di kWh fin troppo visto nelle bollette)
megawatt = MW = 1000.000 W (questo multiplo del Watt è comune per la produttività delle centrali elettriche)
gigawatt = GW = 1000.000.000 W pari come sopra
terawatt = TW = 1012 W (TW/h riporta i consumi di stati interi)
petawatt = PW = 1015 W (per la potenza di certi laser usati in ricerca)
exawatt = EW = 1018 W
zettawatt = ZW = 1021 W
yottawatt = YW = 1024 W (per stimare la potenza generata dal contatto fra due buchi neri)
L’ultima di queste, lo YW, come si può intuire simboleggia una quantità di Watt mostruosamente grande. E non risulta comunque sufficiente per ottenere una cifra limitata. Dalle stime degli scienziati infatti l’impatto fra due corpi celesti come i buchi neri genererebbe 36 settilioni di yottawatt. Una potenza impossibile da concepire o immaginare per la sua portata.
Sottomultipli della misura
Esistono potenze grandi se non abnormi ma anche apparecchi che al contrario sono “deboli” (per spiegarci meglio, che consumano poco). In questo caso dovremo ricorrere alle sottopotenze del Watt, che arrivano fino alla notazione 10-24. Anche qui sono stati messi in evidenza i principali:
deciwatt = dW = 0,1 W (può servire per la potenza dissipata da un caricatore per cellulare lasciato nella presa senza l’apparecchio)
centiwatt = cW =0,01 W
milliwatt = mW = 0,001 W (per gli amanti della sigaretta elettronica meglio farci attenzione…)
microwatt = µW = 0,000001 W
nanowatt = nW = 0,000000001 W
picowatt = pW = 10-12 W
femtowatt = fW = 10-15 W
attowatt = aW = 10-18 W
zeptowatt = zW = . 10-21 W
yoctowatt = yW = 10-24 W
La potenza in yoctowatt è irrisoria quanto lo YWè grande. Un semplice cambio di lettera fra maiuscola e minuscola può fare la differenza in termini di potenza e Watt espressi.
Wattora, quando si parla di consumi
Abbiamo già introdotto prima i concetti di kWh, Wh…ma a differenza di esprimere la potenza questi sono riferiti a quanta ne viene consumata. Per la precisione ci riferiamo all’energia elettrica fornita per mantenere una certa potenza in Watt. la potenza di cui si parla può essere la lavatrice, il forno, la batteria di scorta. Questa misura è lo specchio dello spreco e per valutarlo è essenziale.
In realtà questa non è affatto un’unità di misura ufficiale, non appartiene al Sistema Internazionale. Si usano solo alcuni dei suoi multipli, come il chilowattora. Quest’ultimo ricorre soprattutto come unità di vendita dell’energia elettrica dalle aziende ai diversi utenti.
Come mai non ufficiale? Perché in effetti la sua misura è equivalente ad una quantità fissa di Joule. Facendo il calcolo 1 kWh = 1000kW x 3600 s. Questi come visto prima corrispondono a 1000 J/s x 3600 s, ossia 3.600.000 Joule in tutto.
Ma in pratica, quanto è 1 Watt?
Domanda da 1 milione di dollari: cosa corrisponde alla potenza di 1 Watt? Per prendere un oggetto comune, pensiamo al nostro amatissimo smartphone o ad un cellulare moderno qualsiasi. La sua potenza irradiata è pari a 2 mW, durante una chiamata può arrivare a 200 mW. Che sono comunque la quinta parta di una sola unità.
Allo stesso modo una radio a bassa potenza emette 2mW. Passiamo agli elettrodomestici più usati per allargare il campo. Un frullatore come potenza può arrivare anche a 500 W. L’innocuo spremiagrumi automatico sfruttato ogni mattina invece conquista per un pelo i 20 W. Se ancora il concetto apre confuso, l’ultima chicca: di contro, il ventilatore non va oltre i 50 W.