Volatilità della SERP e variazioni del ranking nei risultati di Google
Ad oggi la SERP di Google cambia con una rapidità incontrollabile. Vari strumenti di monitoraggio della variazione ranking, segnalano sempre più spesso un’estrema volatilità dei posizionamenti.
Analizziamo insieme alcuni casi emblematici.
Che cos’è la SERP
- personalizzano l’esperienza utente;
- presentando i risultati in base a diversi fattori;
- considera posizione fisica e cronologia di navigazione di ciascuno.
Volatilità della SERP: intenti di ricerca misti
Volatilità della SERP: elevata difficoltà delle parole chiave
Un altro motivo che causa volatilità della SERP è l’elevata difficoltà delle parole chiave scelte dall’utente. Esistono miliardi di pagine web che competono per le prime posizioni nella SERP. Quest’alto livello di concorrenza crea difficoltà nella creazione di parole chiave appropriate.
Se vengono scelte quelle ad alta difficoltà, può essere relativamente semplice per i concorrenti ottenere una classificazione più alta nella SERP.
Ad oggi sul mercato esistono strumenti che consentono di compilare elenchi di parole chiave e confrontarle tra loro in base volume di ricerca e difficoltà. Se si nota che una parola chiave è diventata troppo difficile è possibile considerarne l’utilizzo di una con difficoltà inferiore per la quale è più facile posizionarsi.
Inoltre, è necessario verificare con costanza il livello di autorità attuale del proprio sito web. Se il posizionamento delle parole chiave inizialmente era alto, ma si è in seguito abbassato bisogna correre ai ripari. Mantenersi continuamente aggiornati e monitorare con efficienza il proprio sito è fondamentale.
Talvolta potrebbero inoltre essere presenti problemi di indicizzazione a livello tecnico. In questo caso è necessario identificare le pagine che vengono indicizzate in modo errato in modo da poterle isolare dai motori di ricerca.
Un caso recente: il Googlequake
Gli strumenti di analisi hanno infatti segnalato un’alta volatilità della SERP a livello internazionale. Tali movimenti, con dati fuori scala rispetto ai valori medi regolari, non erano pienamente percepiti a livello di traffico ma riguardavano le pagine di Google successive alla prima.