User Generated Content (UGC): definizione e gestione efficace
Gli UGC, acronimo per User Generated Content sono tutti i contenuti generati dagli utenti, che liberamente interagiscono con i contenuti di un sito. Risorsa preziosa per un sito, in quanto creano coinvolgimento e fiducia negli utenti, devono essere ben gestiti per non sortire l’effetto opposto.
I vantaggi derivanti dagli UGC per il marketing digitale sono:
- migliorare la brand awareness;
- raggiungere nuovi potenziali clienti;
- coltivare gli utenti già acquisiti;
- ottenere feedback su prodotti e servizi;
- creare interesse e viralità su alcuni topic;
- riuscire a convogliare i clienti verso l’esecuzione di determinate azioni.
Analizziamo insieme tutto ciò che riguarda gli UGC, la loro gestione efficace e i vantaggi per il proprio business.
User Generated Content: che cosa sono
- testo;
- post;
- immagini;
- video;
- recensioni.
- contenuti multimediali: immagini, video e podcast. Il contenuto visivo è uno dei tipi più comuni e coinvolgenti di UGC. Si declina in condivisioni di foto o video per recensire un prodotto, testimoniare un momento o raccontare un evento;
- recensioni: pubblicate sulle pagine dei prodotti o sulle pagine aziendali. Sono una parte importante del successo del prodotto/servizio. Molti potenziali clienti leggono queste informazioni per arrivare a una decisione di acquisto informata e consapevole;
- commenti: contenuti generati dagli utenti, coinvolti nel commentare le notizie pubblicate, stimolando la partecipazione anche di altre persone;
- testimonianze: strumento importante per rafforzare il brand e per incentivare l’interesse su quell’oggetto o servizio.
User Generated Content: caratteristiche tecniche
- pubblici: forniti attraverso piattaforme pubbliche e non sistemi privati;
- originali: creati al di fuori delle classiche logiche di produzione dei contenuti, e quindi non da agenzie, redazioni o professionisti;
- creativi: anche quando si appropriano di temi e idee già patrimonio comune, la peculiarità sta nell’aggiungere sempre qualcosa di nuovo.
- gratuiti e spontanei: anche se i brand possono incentivarne la creazione;
- facili da creare: grazie ai nuovi strumenti digitali non richiedono competenze specifiche e precise.
- pagine di articoli, servizi e prodotti;
- home page;
- pagine di ispirazione;
- blog aziendale;
- pagine di community.
Vantaggi e rischi
Tutti gli UGC (recensioni, video, foto, domande e risposte, commenti e altre tipologie) possono portare benefici anche in ottica SEO.
Gli stessi infatti:
- forniscono ai crawler di ricerca più contesto e maggiori informazioni;
- permettono di capire con precisione di cosa trattano le pagine e quanto sono pertinenti alla query di un utente;
- utilizzano keyword scelte dagli utenti stessi;
- aiutano a creare un senso di comunità, raccogliendo feedback e permettendo al pubblico di ottenere informazioni dai loro colleghi.
D’altro lato esistono anche dei rischi. Gli User Generated Content possono infatti avere problemi di:
- controllo: sollecitando la condivisione di contenuti spontanei dei nostri utenti si perde parte del controllo sul risultato;
- bassa qualità: non tutte le recensioni sono positive né i commenti entusiasti.
- spam: per prevenire molte pubblicazioni bloccano preventivamente i commenti. Altrimenti richiederebbero un costo per l’attività di monitoraggio o esporrebbero a impatti negativi sul ranking;
- contenuti duplicati da altri siti e ridondanti;
- recensioni: possono rivelare una valutazione media bassa per i servizi o i prodotti serviti. Campanello d’allarme per potenziali clienti e utenti;
- forum di discussione e sezioni di domande e risposte: prese d’assalto da spammer o utenti che creano discussioni ridondanti. In questo modo si genera un impatto negativo sulla SEO e sull’esperienza utente.
È quindi evidente una vigilanza per invogliare la condivisione di contenuti utili che possano accompagnare gli sforzi SEO.
I consigli di Google
- pubblicare una content policy: una serie di norme sui contenuti che chiariscono agli utenti cosa sia consentito pubblicare e cosa invece è vietato.
- reclutare dei moderatori degli utenti, coinvolgendo la community come supporto per segnalare i contenuti inappropriati;
- esaminare regolarmente i contenuti generati dagli utenti, revisionando attentamente le pagine del sito;
- aggiungere link per segnalare contenuti non validi, per dare la possibilità agli utenti di segnalare violazione alla policy e icontenuti problematici.
- impostare un processo di moderazione automatico: in base al tipo di contenuto del sito è possibile creare filtri per rilevare automaticamente determinati contenuti.
- limitare l’accesso ai bot utilizzando un CAPTCHA che dia accesso solo agli esseri umani;
- modificare il design del sito stesso, ove non sia possibile o non si abbiano le competenze per moderare i contenuti che le persone inviano al sito;
- cura e attenzione da dedicare al trattamento dei link: prendere precauzioni, di tipo assoluto (vietarne completamente l’inserimento) o più moderato;
- creare un senso di aggregazione e condivisione: farlo garantendo un doppio ritorno positivo agli utenti. Sia a chi lascia il suo contribuito, gratificandolo con concorsi a premi o vantaggi particolari sia a chi lo legge.