URL: la struttura migliore per bilanciare SEO e usabilità
L’URL è l’indirizzo unico e univoco che consente ad un sito di essere trovato nel web. Elemento fondamentale per la navigazione è anche un vero e proprio segnale che viene inviato ai motori di ricerca e agli utenti.
Scopriamo insieme qual è la miglior struttura URL per la SEO e per gli utenti!
Che cos’è e come è strutturato
- identificare in modo distinto e univoco una risorsa specifica su Internet;
- informare della posizione di una risorsa (sito, pagina o file) e permettere di trovarla tra tutte le altre;
- identificare la struttura dei file di un qualsiasi sito, rappresentando l’indirizzo completo di un sito;
- svolgere un ruolo nell’ottimizzazione del sito tramite URL SEO friendly.
- schema: indica il protocollo utilizzato per accedere alla risorsa localizzata sui server;
- stringa: separatore tra il protocollo e la rimanente parte dell’URL, che in genere;
- host anche detto username;
- nome di dominio dell’host: indirizzo del server su cui risiede la risorsa, che un software converte automaticamente in indirizzo IP avvalendosi
- porta del servizio tramite la quale inoltrare la richiesta;
- pathname: il percorso all’interno del file system del server per identificare la risorsa richiesta;
- query string, una stringa di caratteri che permette di trasmettere al server uno o vari parametri;
- fragment: una parte o una posizione interna alla risorsa.
URL: come utilizzarlo per l’ottimizzazione SEO
Un URL ben strutturato aiuta i motori di ricerca a capire di cosa parla la pagina e come dovrebbe essere indicizzata. È quindi un elemento chiave per avere presenza online e la sua strutturazione influenza il posizionamento sui motori di ricerca.
Quando si decide quale standard applicare alle pagine del proprio sito è necessario valutare vari aspetti. Un percorso efficace ha tre principali effetti positivi per la SEO:
- impattare sul ranking: permette una miglior leggibilità. Se un URL è di facile interpretazione per Google, è più semplice determinare pertinenza e posizionamenti per le query di ricerca;
- migliorare l’user experience: un URL ben strutturato fornisce indicazione facili da capire sul contenuto della pagina di destinazione.
- rappresentare una potenziale anchor text per la condivisione della pagina: con un URL ben scritto è facile fare copia e incolla come link in vari contesti.
Le strutture di URL che rispettano tali parametri prendono il nome di SEO friendly. Essi descrivono in modo chiaro e con parole vere l’effettivo contenuto della pagina di riferimento.
Per la SEO di un sito, un URL SEO friendly:
- facilita la ricerca dell’utente
- conferisce un maggiore peso al ranking nelle SERP di Google
- ottimizza il traffico della pagina, favorendo aumento di visibilità e di numero dei clic
URL: che valore ha per l’usabilità del sito
- criteri di leggibilità;
- possibilità di rendere l’indirizzo interpretabile da Googlebot;
- rimando a una risorsa ugualmente accessibile per l’indicizzazione sul motore di ricerca.
- evitare stravolgimenti degli indirizzi del sito perché ci sono tanti errori che possono compromettere la salute del progetto;
- fare affidamento a professionisti esperti per non compiere errori che possono costare classifiche e traffico al sito.
- ponderare con attenzione la situazione e chiedersi perché si pensa di cambiare URL del sito.
- rebranding;
- migrazione del sito;
- riprogettazione profonda del sito e di alcuni elementi base come ad esempio il nome di dominio;
- cambi di piattaforma CMS che non consente più di conservare gli stessi indirizzi;
- presenza di problemi come date obsolete negli indirizzi o elementi inutili.
Possibili problematiche su SEO e usabilità
- gestione dei link e dei precedenti backlink ricevuti;
- tempo necessario a Google per riscoprire le pagine del sito attraverso i nuovi URL;
- diminuzione conseguente dei fattori di ranking.