Università di Ferrara: studenti con l’ombrello per protesta
Nell’aula studio Mortara dell’Università di Ferrara alcuni studenti sono stati costretti a lasciare le aule. O a ad aprire l’ombrello per poter restare. Questo a causa delle infiltrazioni di acqua provenienti dal soffitto causate da dei temporali.
Ma come è possibile che nel 2022 accada una cosa del genere? Proviamo ad analizzare meglio la situazione insieme.
Cos’è accaduto negli spazi dell’Università di Ferrara?
Richieste degli studenti
Altre proteste all’ Università di Ferrara
L’Università di Ferrara non è certo nuova a problematiche, e conseguenti proteste. Molti ragazzi stranieri, hanno infatti denunciato di non riuscire a trovare alloggi ed essere costretti a dormire per strada.
La denuncia arriva da un gruppo di Erasmus spagnoli arrivati a Ferrara. Non solo non riescono a trovare stanze o case in affitto ma le agenzie immobiliari non rispondono alle loro telefonate. Secondo i media spagnoli, che hanno diffuso il caso al pubblico, il problema nel trovare una sistemazione non va ricercato nella carenza di case. Ma nel timore di feste e confusione. Secondo gli studenti a Ferrara ci sarebbero una cinquantina di spagnoli in forte difficoltà con l’alloggio. Altri casi sono stati segnalati a Bologna. Il problema comunque non riguarda solo gli spagnoli ma tutta la popolazione studentesca universitaria.
Si preferisce, come ha spiegato l’Osservatorio immobiliare di Nomisma, affittare a chi viaggia per piacere e per pochi giorni piuttosto che a studenti. Nonostante le Università, soprattutto in una città come Ferrara, siano settori importanti per l’economia e la vita culturale delle città.
Diritto allo studio
Un’altra protesta presso l’Università di Ferrara di cui tenere conto è quella dei rappresentanti degli universitari durante la presenza della ministra Maria Cristina Messa. Tra le richieste principali mosse l‘istituzione di una commissione tasse e la garanzia al diritto allo studio. La protesta nasce dunque per portare lo proprie istanze su questi due diritti. Alla rettrice Laura Ramaciotti e della ministra Maria Cristina Messa sono state consegnate alcune lettere con rivendicazioni e richieste.
La richiesta di istituzione di una commissione tasse era già stata presentata per ben due volte in CdS, senza ricevere risposta da parte degli organi centrali. Ad oggi, non c’è ancora stata nessuna notizia o informazione circa il nuovo prospetto di tassazione né alcun incontro dalle parti. Viene dunque denunciato un continuo procrastinare e un approvazione di proposte senza prima aver aperto un dialogo studentesco.
Come abbiamo analizzato insieme, le proteste studentesche in una città universitaria importante come Ferrara sono molte. Speriamo che si giunga in breve tempo a soluzioni, accordi e garanzie al diritto allo studio.