Threads: Boom di followers, ma sfida con Twitter finisce in parità
Grande successo per Threads, nuovissima piattaforma social lanciata dal gruppo Meta. A poche ore dal lancio, il CEO di Meta (nonché fondatore di Facebook) Mark Zuckerberg ha annunciato che, in sole sette ore dopo il lancio del nuovo social media, ben dieci milioni di utenti si erano già registrati.
L’annuncio, non a caso, è stato fatto su Twitter, piattaforma rivale di Threads e di proprietà di Elon Musk. La sfida è dunque aperta: i due social media sembrano destinati a fare a gara per i prossimi mesi.
In ogni caso, al momento, la sfida in atto sembra aver decretato la parità tra le due piattaforme. Nonostante i numeri davvero pazzeschi di Threads, Twitter continua a reggere. E, se mai gli utenti fedeli a Musk dovessero passare alla concorrenza, si tratterebbe comunque di un passaggio che richiederà molto tempo.
Tra l’altro, almeno per il momento, Zuckerberg deve fare i conti con un problema non da poco: Threads al momento ha qualche problema in Europa. L’app è infatti alle prese con la spinosa questione della privacy.
Threads: cos’è e come funziona
Creata dallo stesso team che si occupa dell’app Meta Instagram, Threads è un’app social per la condivisione di testo. Al pari del concorrente Twitter, è pensato per aggiornamenti in tempo reale.
Come tutti i social del gruppo Meta, anche questa nuova piattaforma avrà a disposizione un feed. Al suo interno, sarà possibile vedere tutti i nuovi post pubblicati dagli utenti seguiti e da quelli consigliati dalla piattaforma stessa.
Per quanto riguarda i post su Threads, invece, questi potranno contenere testo per un massimo di 500 caratteri. Sarà possibili arricchire il testo con foto, video di massimo cinque minuti, ma anche link.
Si tratta della prima versione dell’app, ma Meta ha già annunciato che a breve sarà possibile integrare i post di Threads agli altri social media. Ovviamente, ci aspettiamo che tale integrazione non sia possibile su tutte le piattaforme, ma solamente su quelle che appartengono al gruppo Meta.
L’app al momento è già legata ad Instagram. È infatti possibile accedere alle conversazioni sul nuovo social media tramite Instagram stesso, utilizzando l’account già in nostro possesso. C’è però la possibilità di modificare profilo e dati. I dati del profilo Instagram vengono infatti importati direttamente sulla nuova piattaforma, ma l’utente potrà tranquillamente modificarli e creare un profilo tutto nuovo da utilizzare solo ed esclusivamente su Threads.
Threads vs Twitter
Inutile tentare di negare l’evidenza: Threads è un diretto rivale di Twitter. E si tratta di una sorta di lotta che ha origini lontane. Sebbene le varie piattaforme si diano battaglia per primeggiare ogni giorno, stavolta c’è qualcosa di diverso.
Pensiamo, ad esempio, alla battaglia tra TikTok e Instagram. Le due app social sono spesso paragonate tra loro, ma la realtà è che, alla fine dei conti, si tratta di due prodotti diversi. Lo testimonia il fatto che TikTok si rivolge ad un target molto giovane. Instagram, invece, ha un target differente, come differenti sono le funzionalità dei due social.
Twitter e Threads, invece, si rivolgono praticamente allo stesso pubblico target. E c’è anche da sottolineare che, prima che Meta lanciasse la nuova app, Twitter aveva il monopolio nel campo dei social media dedicati alle notizie in tempo reale. Quella di Musk era l’unica piattaforma in grado di raccogliere conversazioni su politica, economia, attualità.
In un momento in cui l’app sembra essere destinata al declino, data la perdita di interesse da parte del pubblico, Twitter dovrà dunque fare i conti con il primo vero competitor.
Analogie e differenze tra le due app
Interessante, quindi, tentare di capire in cosa Threads e Twitter sono simili e quali sono, invece, le differenze sostanziali tra le due app.
Sebbene entrambe le app diano la possibilità di condividere e leggere contenuti testuali, le due piattaforme sono profondamente differenti tra loro.
Innanzitutto, se Twitter è nato come sito web per poi trasformarsi in una app, Threads nasce direttamente come app social. Questo significa che l’esperienza sulla nuova piattaforma Meta è completamente ridotta al mobile.
Inoltre, come già detto, Threads è collegato all’account Instagram degli utilizzatori, mentre possiamo considerare Twitter come “un’entità a sé stante” e indipendente da altri social media.
Altra differenza tra le due piattaforme riguarda i contenuti che si possono produrre. Anche Twitter, come Threads, permette di arricchire il testo con contenuti multimediali. Tuttavia, il limite è fissato a 4 foto, mentre la nuova concorrente garantisce la possibilità di creare caroselli da dieci elementi multimediali.
Anche il limite di caratteri all’interno del singolo posto è differente: 280 su Twitter contro i 500 di Threads.
Threads e Twitter, una lotta alla pari
Si tratta dunque di due app totalmente differenti tra loro, che offrono esperienze diverse. Al momento, nonostante i numeri da record di Threads, la sfida tra Zuckerberg e Musk sembra destinata a concludersi alla pari.
Entrambe le app dovranno fare i conti con una nuova realtà: a breve, i social media cambieranno volto a causa dell’implementazione dell’Intelligenza Artificiale.
Ma è ancora troppo presto per scoprire se le due app sapranno tenere il passo con la rivoluzione AI.
La questione della privacy
Al momento, comunque, la sfida che il gruppo Meta dovrà superare, e sulla quale Twitter sembra avere un vantaggio non indifferente, è quella che riguarda la privacy degli utenti.
Threads avrà infatti non pochi problemi in Europa, dove il lancio del nuovo social media rischia di subire enormi ritardi dato che gli enti nazionali europei che si occupano di privacy non hanno ancora dato il loro ok alla diffusione dall’app.
La sfida tra Threads e Twitter entrerà nel vivo solamente quando tale problema legato alla privacy verrà risolto.
Attendiamo dunque il lancio ufficiale della nuova app testuale di Mark Zuckerberg per scoprire quale, tra i due social media, riuscirà a primeggiare. Al momento, la sfida è ancora lontana dall’essere conclusa e, per adesso, possiamo solamente dichiarare la parità.