Anatomia del tessuto nervoso
All’interno del corpo il tessuto nervoso è quello che compone sia il sistema nervoso centrale (SNC) che quello periferico (SNP). Di conseguenza encefalo, midollo, nervi e gangli, che costituiscono il sistema di ricezione, elaborazione e trasmissione degli stimoli interni ed esterni che riceve il nostro organismo. Prevede due tipologie cellulari principali, che sono i neuroni e le cellule della neuroglia.
Per ogni neurone troviamo una cellula della neuroglia, ed entrambe derivano dal foglietto embrionale più esterno, ovvero l’ectoderma. C’è un’eccezione però, in quanto alcune cellule della neuroglia, che formano la cosiddetta microglia, originano dal foglietto del mesoderma. Si tratta di cellule con una funzione immunitaria, definiti i macrofagi dell’SNC.
L’unità funzionale del sistema nervoso: il neurone
All’interno del cervello di un adulto sono presenti quasi 100 miliardi di neuroni, che alla nascita sono solo 86. Ma se tutti sappiamo che la loro funzione è quella di produrre e trasmettere gli impulsi, non è così semplice riassumere la loro struttura.
Le loro dimensioni possono variare ma ogni neurone prevede tre regioni fondamentali, che sono il corpo cellulare, i dendriti e l’assone.
Il primo si definisce spesso anche pirenoforo, ed è la zona che contiene il nucleo e il citoplasma, come per tutte le cellule. La particolarità delle unità funzionali del tessuto nervoso sono le altre due regioni, che sono le parti devolute alla ricezione e alla trasmissione degli impulsi cerebrali. Partiamo dai dendriti, piccoli processi citoplasmatici di forma tubulare che si limitano a ricevere gli stimoli.
La loro presenza consente infatti al neurone di prendere contatto con le altre cellule vicine.
Ogni dendrite può diramarsi formando le spine dendritiche, permettendo di prendere contatto con un numero maggiore di neuroni. Ma se tra i neuroni può variare molto il numero di dendriti quello degli assoni invece è fisso, perché è uno solo, anche se può presentare delle ramificazioni collaterali.
Si tratta di un’appendice cellulare dalla forma a tubo che può essere lungo anche più di un metro a seconda della cellula bersaglio a cui va condotto l’impulso. Il punto dove si origina l’assone si chiama monticello assonico, mentre quello dove termina è il bottone sinaptico, dove avviene la trasmissione dell’impulso.
Classificazione delle cellule della neuroglia
Oltre ai neuroni il tessuto nervoso prevede cellule che hanno il ruolo di supportare le loro funzioni, isolarli per consentire la trasmissione degli impulsi nervosi e proteggerli. Sono le cellule della neuroglia, che a differenza dei neuroni mantengono la capacità di proliferare, mentre questi una volta che raggiungiamo l’età adulta iniziano a invecchiare.
Le cellule della neuroglia si trovano sia nell’SNC che nell’SNP.
Nel primo troviamo quattro tipi cellulari, cioè gli oligodendrociti, la microglia, gli astrociti e le cellule ependimali. Nel sistema nervoso periferico invece ne troviamo solo due tipologie, ovvero le cellule satelliti e le cellule di Schwann. Oligodendrociti e cellule di Schwann hanno funzioni sovrapponibili, in quanto si occupano di sintetizzare la mielina.
La mielina è una sostanza composta per l’80% da lipidi ed è fondamentale per isolare le fibre nervose in modo da rendere rapida la trasmissione degli impulsi. Un ruolo fondamentale nella protezione dei neuroni però lo ha anche la microglia, ovvero i macrofagi che si trovano nell’SNC e proteggono il tessuto nervoso prevenendo le infezioni e mantenendo l’omeostasi tissutale.
Per quanto riguarda le cellule ependimali, le troviamo a rivestire i ventricoli cerebrali e il canale vertebrale, ovvero lo spazio in cui si trova il midollo spinale. Producono il liquido cerebrospinale, o liquor, che serve come ammortizzatore per gli urti a cui è sottoposto l’SNC. Infine gli astrociti creano la barriera emato-encefalica, e si trovano sia nella sostanze grigia che nella sostanza bianca.
I vari tipi di neuroni presenti nel tessuto nervoso
In base al loro numero infatti possiamo distinguere tre gruppi, ovvero:
- I neuroni unipolari. Si tratta della tipologia in assoluto più rara perché non possiedono dendriti e l’unico prolungamento che part dal pirenoforo è l’assone. Un esempio possono essere i neuroni embrionali, non ancora del tutto sviluppati.
- Le cellule bipolari. Hanno due propaggini che si dipartono dal pirenofoto, ovvero un dendrite e l’assone che sono situati ai poli opposti del corpo cellulare. Si trovano a livello della mucosa olfattiva, sulla retina collegati ai fotocettori (coni e ai bastoncelli) e nel ganglio cocleare.
- Le cellule multipolari. Costituiscono la maggior parte dei neuroni del tessuto nervoso e contano diversi dendriti disseminati lungo il bordo del corpo cellulare. Visto l’aspetto che ricorda un piccolo sole spesso si definiscono anche neuroni stellati e un esempio sono le cellule piramidali della corteccia cerebrale e i nuclei motori dell’SNC.
- I neuroni pseudo-unipolari. Si trovano a livello dei gangli cerebro-spinali e nascono come cellule bipolari allo stadio embrionale. Durante lo sviluppo però i due prolungamenti del neurone si fondono insieme diventando una propaggine unica che assume una forma a T. Una delle braccia della T pur essendo una derivazione assonica assume la funzione di dendrite.