La caratteristiche del tessuto epiteliale
Ogni punto del corpo a diretto contatto con l’esterno è ricoperto dal tessuto epiteliale, che costituisce sia una barriera protettiva che un sistema di scambio. Esistono più tipologie di epiteli localizzate in diverse aree del corpo, alcune delle quali hanno funzioni specifiche. Tra queste l’assorbimento e la secrezione, sia a livello endocrino che esocrino.
Oltre che in base alla funzione gli epiteli si possono suddividere anche guardando la morfologia delle cellule che li compongono. In più alcune tipologie consistono di un solo strato di cellule, altri invece ne possono prevedere più di uno aumentando il proprio spessore. Quando questo tessuto si specializza per una funzione particolare assume forme particolari, come lo smalto dei denti o il cristallino.
Il tessuto epiteliale: caratteristiche generali
Prima di guardare le diverse classificazioni che si adottano per definire questo tessuto vediamo quali sono i tratti comuni agli epiteli. Prima di tutto presentano una matrice extracellulare molto ridotta tra le sue cellule rispetto ad altri tessuti. Si trova però sempre una membrana basale formata da proteoglicani, che divide le cellule dell’epitelio dal tessuto connettivo sottostante.
Un’altra proprietà del tessuto epiteliale è il fatto che le cellule che lo formano risultano uniti da giunzioni specializzate. Un esempio sono le tight junction, o giunzioni strette, che impediscono il passaggio di fluidi fra gli spazi intercellulari. Si trovano soprattutto a livello della cute e degli epiteli intestinali. A comporle troviamo due proteine integrali di membrana, ovvero l’occludina e la clausina.
Tra le giunzioni delle cellule degli epiteli possiamo trovare anche i desmosomi, abbondanti soprattutto a livello della cute. Grazie al fatto che permette di saldare insieme i citoscheletri di due cellule adiacenti permette alla pelle una grande resistenza agli stress meccanici. Per questo motivo la pelle è elastica e non si lacera facilmente.
Tra le due cellule coinvolte nel desmosoma si forma sotto alla membrana una piastra di attacco, ossia una zona densa da cui partono i filamenti intermedi del citoscheletro. Sono questi gli elementi che fungono da “ancora” tra i citoplasmi delle due cellule, separati da uno spazio di appena 20 nm. Il desmosoma si definisce anche macula adhaerentes proprio per il suo aspetto denso.
Funzione di rivestimento e funzione ghiandolare
La prima suddivisione del tessuto epiteliale si basa sulla funzione che svolge. Nel caso dell’epitelio ghiandolare è composto da cellule specializzate nella secrezione di molecole. Se queste vengono riversate all’esterno del corpo si parla di ghiandole esocrine, mentre se le secrezioni rimangono all’interno del corpo si tratta di ghiandole endocrine.
Le ghiandole esocrine ed endocrine si formano in seguito a proliferazione di cellule epiteliali. Le prime comunicano con l’esterno attraverso specifici dotti, mentre le altre secernono ormoni e non avendo dotti riversano li riversano nel flusso ematico. Le ghiandole inoltre possono essere sia unicellulari o pluricellulari.
Passando al tessuto epiteliale di rivestimento come dice il nome serve a creare uno strato protettivo. Quando parliamo di epitelio pensiamo subito alla cute, che forma la barriera esterna del corpo. Ma troviamo epiteli di rivestimento anche sulle mucose, per esempio quelle dell’imboccatura del canale digerente, i canali uditivi e nel sistema respiratorio.
Rientra fra gli epiteli di rivestimento anche la tonaca sierosa, che va a rivestire gli organi interni situati nel torace e nell’addome. Compone ad esempio il pericardio (che riveste il cuore), la pleura (attorno ai polmoni) e il peritoneo (lungo la parete addominale).
I tipi cellulari del tessuto epiteliale semplice
- Epitelio pavimentoso semplice o piatto. Si tratta di un epitelio formato da cellule piatte, simili a tessere con il bordo irregolare e dotati di un singolo nucleo centrale. Lo troviamo soprattutto a livello degli alveoli polmonari, oltre che sulla parete del labirinto membranoso.
- Tessuto epiteliale cubico. Formato da cellule di forma prismatica, quindi sviluppate in modo simile sulle tre dimensioni. Può presentarsi ciglia (ciliato) o avere una superficie liscia (non ciliato). Il primo si trova all’interno degli ovidotti, mentre il secondo è localizzato a livello dell’intestino tenue. Il nucleo delle sue cellule è sferico e centrale.
- Epitelio cilindrico o batiprismatico. Si chiama così perché presenta delle cellule molto sviluppate in altezza, con un nucleo di forma ovale posizionato verso il lato che dà sulla lamina basale. Questa tipologia di tessuto si trova a livello dell’intestino oltre che come rivestimento dei dotti escretori che troviamo nei reni.
- Epitelio pseudostratificato. Nonostante preveda sempre un singolo strato di cellule quelle che compongono questo epitelio sono di forma molto variabile che dà un aspetto irregolare. Troviamo sia quello ciliato che quello con stereociglia, il primo all’interno della trachea e il secondo nel dotto che collega i testicoli al dotto deferente.