Terapista occupazionale, un approfondimento
Per poter risolvere problematiche di soggetti che hanno bisogno di interventi di prevenzione, cura e riabilitazione a causa di malattie e squilibri fisici e psichici e davanti a disabilità sia temporanee sia permanenti, è fondamentale fare appello ad una particolare figura professionale, quella del terapista occupazionale, che nello specifico si occupa di risolvere questi problemi mediante attività motorie,manuali, espressive, ludiche e cognitive. Si tratta di una figura professionale abbastanza nuova, che nel tempo sta prendendo piede e si sta affermando tra le tante figure che operano nel settore sanitario ed è senza dubbio risolutiva di fronte a svariate problematiche.
Come interviene un terapista occupazionale?
Per ogni paziente, per ogni problematica, è ovvio ci sia bisogno di un particolare tipo di intervento. Il terapista occupazionale, infatti, prima di poter agire in maniera attiva sul paziente, deve analizzare la situazione specifica per poter comprendere in maniera precisa quale patologia sia in corso, quali siano le problematiche reali da dover affrontare e quali siano le metodologie migliori per migliorare la situazione davanti la quale ci si trova. Insomma, è importante effettuare un’analisi ponderata della situazione clinica del paziente, analizzando anche i fattori psicosociali e ambientali nei quali egli vive, prima ancor di agire.
Di che cosa si occupa il terapista occupazionale?
Gli ambiti di competenza di questa figura professionale sono diversi, ma tra i tanti troviamo:
- valutazione dei deficit e dei bisogni del paziente;
- rieducazione del malato attraverso particolari attività pratiche;
- rieducazione del paziente allo svolgere attività di vita quotidiane;
- collaborazione con un’equipe medica per rieducare il paziente ai suoi progetti di vita;
- cooperazione con i familiari dei pazienti affinché il clima creato sia adeguato alla riabilitazione e rieducazione del soggetto malato.
Come si diventa terapista occupazionale?
Per diventare terapista occupazionale, è necessario conseguire una laurea in Terapia Occupazionale, che appartiene alla classe L/SNT2 delle Professioni sanitarie della riabilitazione. Si tratta di un percorso di studi triennale, a numero chiuso e che è abilitante alla professione. Al termine dei 3 anni vi è la possibilità di poter approfondire gli studi mediante master mirati o tramite una specializzazione mediante una laurea magistrale di secondo livello in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie. Si tratta di una professione ancor poco conosciuta, ma che nel tempo sta prendendo piede, offrendo molti sbocchi lavorativi ai neo laureati e dando un aiuto concreto ai pazienti che hanno bisogno di una rieducazione.