Successo accademico: bambini di genitori laureati hanno un vantaggio del 45% nell'università
Sono molti i fattori che determinano se un ragazzo all’università incontrerà o meno successo accademico. Vedendo i dati registrati dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) viene da chiedersi se uno di questi non riguardi la propria famiglia. O più strettamente il percorso di studi dei genitori degli studenti.
Chi nasce in una famiglia di laureati o almeno diplomati infatti aumenta del 45% le probabilità di ottenere a sua volta questo titolo rispetto agli altri. Per giungere a questa conclusione si sono raccolti dati da ben 38 paesi raccolti nel corso di tre anni, fra il 2019 e il 2021. Un divario che esiste da anni ormai.
Che cos’è il successo accademico e quando se ne può parlare
Visto che è stato nominato meglio spiegare nel dettaglio in che casi è giusto utilizzare questa espressione. Prima di tutto un fattore determinante è la regolarità del curriculum di studi. Quindi un impegno accademico costante in termini di esami a ogni sessione e conseguimento della laurea entro gli anni di corso previsti.
Poiché i CFU maturati non dipendono solo dagli esami ma anche dai tirocini e dalle attività effettuate sono considerati un indicatore complessivo. Per controllare la regolarità si controlla per ogni anno di corso i crediti che lo studente ha maturato ( costituiscono il valore dell’indice IRA). In caso di percorso ottimale non dovrebbe esserci troppo scarto fra gli anni accademici.
Gli indicatori principali relativi alle performance considerati nel successo accademico sono la media degli esami universitari e la votazione di laurea. Dato che dalla prima dipende in larga parte il secondo solitamente si dà maggior valore al voto, su cui influisce anche la valutazione della tesi e della sua esposizione.
Negli ultimi anni le Università stesse oltre a OCSE hanno promosso analisi e studi sui fattori che possono favorire o meno il successo di una nuova matricola. Si tratta soprattutto di analisi basate sui dati ricavati dal profitto degli alunni dell’ateneo stesso.
La storia scolastica dei genitori può avere effetti sui figli?
Stando ai dati a disposizione di OCSE per sperare di avere successo accademico prima di tutto conta quanto vi sia portata la propria famiglia. Ma questo ente non è il solo ad aver raccolto statistiche interessanti. Tra questi in particolare c’è l’INAPP (Istituto nazionale per le politiche pubbliche).
I dati raccolti da questo ente dimostrano che solo il 12% dei figli di genitori non ben istruiti (non laureati né diplomati) riesce ad arrivare alla laurea. Ciò dipende dal fatto che gli studi terziari hanno un costo ingente sulle famiglie e chi non ha molti titoli difficilmente può ambite a professioni con lauti stipendi.
Di conseguenza solo le famiglie in cui i genitori guadagnano di più grazie al diploma/laurea possono sostenere negli studi i propri figli. Il successo accademico dei primi prepara la strada ai secondi. E la ragione è che il titolo conseguito ha permesso di avere accesso a una posizione economica stabile.
Si può anche supporre che il successo accademico nei figli di laureati dipenda anche dalla mentalità dei primi. Essendo stati loro per primi studenti universitari auspicano che anche i loro bambini puntino a raggiungere questo traguardo. Così faranno anche il possibile per sostenerli e spingerli a dare il massimo.
Il successo accademico si costruisce negli anni
In media pare infatti che i genitori che hanno ottenuto successo accademico in genere cercano di ritagliarsi più tempo per seguire lo studio dei figli. Li aiutano a fare i compiti e se impossibilitati chiedono aiuto a qualcuno di esterno come un insegnante privato per delle ripetizioni o un corso di metodo di studio.
Questo ovviamente non è uno schema che vale per tutti visto che ci sono genitori non laureati che spingono perché i figli continuino a studiare. Tuttavia si può supporre che chi ha affrontato l’Università possa capirne meglio alcune dinamiche e aiutare in modo più efficiente i ragazzi ricordando la propria esperienza.
Ma prima di questo, ci sono dati emblematici. Nel 60% delle famiglie dove i genitori hanno un reddito alto e una professione di rilievo impara a leggere e scrivere prima di andare a scuola. Nelle famiglie dove il reddito è basso e gli studi si sono fermati alla scuola dell’obbligo si scende quasi di metà.